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“La poetessa palestinese Hanan Awwad è stata aggredita, percossa e interrogata per 4 ore sul contenuto dei suoi scritti dai soldati di Israele”: la denuncia di PEN International

Immagine di copertina
Credit: AGF

La poetessa palestinese Hanan Awwad è stata fermata mentre tornava a casa a Gerusalemme Est da una pattuglia di soldati israeliani, che prima l’hanno perquisita e aggredita fisicamente sotto la minaccia delle armi e poi l’hanno trattenuta per quattro ore interrogandola sul contenuto dei suoi scritti finché non è stata accusata di incitamento all’odio contro Israele. La denuncia arriva dall’associazione mondiale degli scrittori Pen International, che ha chiesto a Tel Aviv di aprire un’indagine sull’accaduto e di ritirare la citazione contro l’autrice palestinese basata sul contenuto delle sue opere.

La vicenda risale allo scorso giovedì 11 luglio quando la presidente di Pen Palestine stava tornando a casa nella zona est di Gerusalemme. Prima di arrivare alla propria abitazione però, la poetessa è stata fermata da alcuni soldati israeliani al posto di blocco di Hizma. Qui, come ha raccontato la scrittrice palestinese a Pen International, è stata “tenuta sotto tiro, aggredita fisicamente e minacciata”.

L’autrice 73enne “è stata trattenuta per quattro ore, sottoposta a insulti verbali, definita terrorista e presa a calci e pugni ed è stata ripetutamente interrogata sul contenuto dei suoi scritti”, denuncia l’organizzazione. “I soldati hanno distrutto una fotografia dell’autore e poeta palestinese Mahmoud Darwish e hanno sequestrato una kefiah alla dott.ssa Awwad, che hanno gettato a terra e calpestato. La dott.ssa Awwad è stata convocata a comparire in una stazione di polizia durante le indagini per le accuse di incitamento all’odio contro Israele”.

“Siamo indignati per la detenzione di Hanan Awwad, presidente del PEN Palestine, da parte dei soldati israeliani. Tenere sotto tiro una scrittrice per i suoi libri è inaccettabile”, si legge in un comunicato diramato da Pen International. “Siamo dalla parte di Awwad e di tutti gli scrittori palestinesi che affrontano la violenza sotto l’occupazione israeliana”

“Condanniamo e siamo profondamente addolorati per l’aggressione e la detenzione di Hanan Awwad da parte dei soldati israeliani. L’aggressione non è solo un attacco a un individuo, ma alla libertà di espressione in un momento in cui è più necessaria in Israele e nei Territori palestinesi occupati”, hanno aggiunto da Pen America. “Scrittori e artisti devono essere in grado di esprimere i propri pensieri, condividere le proprie storie e dire la verità al potere senza timore di violenza o repressione. Chiediamo un’indagine urgente sull’incidente e che la citazione contro la dott.ssa Awwad venga immediatamente ritirata”.

Anche l’associazione Arc (Artists at Risk Connection): “Siamo indignati per il trattamento spaventoso e il fermo della poetessa palestinese Hanan Awwad da parte dei soldati israeliani”, si legge in una nota diramata via social dal’Arc. “Le intimidazioni e le violenze contro gli scrittori non devono essere tollerate. Arc è al fianco di Awwad e si unisce alla richiesta di Pen International”.

Awwad è autrice di tredici tra libri e raccolte di poesie e dall’inizio degli anni Novanta presiede Pen Palestine. Secondo l’indice Freedom to Write Index di Pen America, che monitora il fermo, l’arresto e la detenzione degli scrittori in tutto il mondo, almeno 17 autori risultavano incarcerati in Israele nel 2023, di cui 14 palestinesi tutti arrestati dopo il 7 ottobre.

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