Guerra in Ucraina, ultime notizie. Cento giorni fa iniziava il conflitto. Zelensky: “Grazie Biden, gli Himars ci aiuteranno”. Onu: “Non ci sarà un vincitore”
GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 3 GIUGNO 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Sono passati 100 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. Ieri l’Ue ha approvato il sesto pacchetto di sanzioni anti-russe, che include l’embargo graduale al petrolio in arrivo via mare in Europa con deroghe per il greggio trasportato via oleodotti. Per superare le obiezioni dell’Ungheria è stato escluso il patriarca russo ortodosso Kirill. “La Russia occupa attualmente circa il 20% del territorio ucraino”, sottolinea il presidente Volodymyr Zelensky in un video discorso al Parlamento lussemburghese. Il presidente russo Vladimir Putin, invece, si sarebbe sottoposto a un trattamento medico nel mese di aprile per curare un cancro in stadio avanzato. Lo scrive Newsweek citando fonti dell’intelligence statunitense e facendo riferimento a un rapporto riservato degli 007 Usa, dal quale emergerebbe che Putin a marzo sarebbe anche sfuggito a un’attentato. Di seguito le notizie di oggi, venerdì 3 giugno.
Ore 20.30 – Grano, Putin: blocco russo un “bluff”, può passare per la Bielorussia – Le notizie secondo cui la Russia starebbe bloccando l’export di grano sono un “bluff” dei paesi occidentali per coprire i propri errori politici. Lo ha detto Vladimir Putin in un’intervista all’emittente Rossiya-1. “Se qualcuno vuole risolvere il problema dell’esportazione di grano ucraino, il modo più semplice è attraverso la Bielorussia. Nessuno lo sta impedendo. Ma per questo bisogna revocare le sanzioni alla Bielorussia”, ha detto Putin.
Ore 20.20 – Putin offre porti Mariupol e Berdyansk per grano ucraino – La Russia è pronta a offrire i porti di Mariupol e Berdyansk per sbloccare l’export del grano in Ucraina. Lo ha reso noto Vladimir Putin, secondo quanto riporta Interfax.
Ore 20.10 – Macron: errore storico di Putin, ora è isolato – Il presidente russo Vladimir Putin a fatto un “errore storico e fondamentale” invadendo l’Ucraina e adesso e’ “isolato”. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in un ‘intervista rilasciata alla stampa regionale. “Penso, e gliel’ho detto, che ha fatto un errore storico e fondamentale per la sua gente, per se stesso e per la storia”. Il presidente francese non ha escluso una visita a Kiev in tempi brevi.
Ore 20.00 – Ong, “Mosca ha rimosso Dvornikov dal comando della guerra” – Il generale Alexander Dvornikov non sarebbe più al comando dell’operazione militare russa in Ucraina. Ad affermarlo è il Conflict Intelligence Team, ong investigativa russa. Al suo posto sarebbe stato nominato il generale Gennady Zhidko, ex comandante del distretto militare orientale e viceministro della difesa di Mosca per gli affari politici. Secondo quanto indicato dall’analista Ruslan Leviev, la rimozione potrebbe essere legata a un “processo di rotazione” dei vertici operativi delle forze armate, “come quello visto in Siria”, dato che non risulta al momento che sia la conseguenza di una gestione ritenuta deludente.
Ore 19.50 – Kiev: in 100 giorni esperti occidentali fedeli a Cremlino cambiano 3 volte la retorica – In 100 giorni di guerra su vasta scala, gli esperti occidentali fedeli al Cremlino hanno cambiato tre volte la retorica sulla guerra in Ucraina. Lo afferma il Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale. Secondo il Centro, nel primo mese gli esperti hanno cercato di giustificare l’attacco della Russia e hanno parlato dello sviluppo di armi di distruzione di massa in Ucraina, rivolte esclusivamente ai russi. A marzo-aprile, la propaganda russa attraverso le ex truppe americane ed europee ha cercato di scaricare a colpa dell’aggressione sulla Nato e sugli Stati Uniti, sottolineando che “l’Occidente continua a provocare ancora più aggressioni alla Russia”. A maggio, gli stessi esperti occidentali hanno chiesto agli Usa e all’Unione europea di convincere l’Ucraina alla resa. La trasformazione delle narrazioni mostra che nessuno dei piani del Cremlino per impadronirsi dell’Ucraina è stato attuato.
Ore 19.40 – Putin: “Russia pronta ad aumentare l’export del grano” – La Russia è pronta ad aumentare le esportazioni di grano fino a 50 milioni di tonnellate. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti
Ore 19.30 – Putin: Russia capro espiatorio per crisi alimentare – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha denunciato i tentativi di “fare della Russia il capro espiatorio” della crisi alimentare globale e ha negato che Mosca stia bloccando le esportazioni di grano dai porti ucraini. “La situazione peggiorerà, perché gli inglesi e gli americani hanno imposto sanzioni sui nostri fertilizzanti”, ha poi avvertito Putin in un’intervista televisiva rilanciata dall’agenzia Ria Novosti.
Ore 19.20 – Kuleba: Kiev pronta a riprendere esportazioni da Odessa – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha dichiarato che Kiev “è pronta a riprendere le esportazioni” dal porto di Odessa. “Il punto è come garantire che la Russia non abusi della rotta commerciale per attaccare la città di Odessa”, ha detto, affermando che “finora non ci sono state garanzie dalla Russia”.
Ore 19.10 – Lamorgese: “127mila profughi in Italia, pochi nei centri” – In Italia sono arrivati 127mila i profughi ucraini, di cui la maggior parte sono andati da amici, parenti e connazionali che già risiedevano nel nostro Paese e nei nostri centri sono stati accolti numeri davvero limitati”. Così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Sky TG24, Live da Venezia, la quale spiega che non ci sono stati particolari problemi nella gestione dei flussi dei profughi ucraini. Inoltre – ha aggiunto Lamorgese – circa 27mila ragazzi sono già iscritti nelle nostre scuole.
Ore 19.00 – Luhansk, messaggistica Viber bloccata in repubblica auto-proclamata – L’auto proclamata repubblica del Luhansk ha bloccato il sistema di messaggistica Viber. Lo riferisce Novosti Dnabassa, spiegando che grazie alle informazioni ottenute da Viber l’esercito ucraino sarebbe riuscito a identificare gli obiettivi da colpire. I militanti non hanno però spiegato come il sistema di messaggistica sarebbe stato usato per obiettivi militari.
Ore 18.50 – Kiev: aperte 16 indagini contro russi per violenza sessuale – La polizia ucraina ha aperto 16 indagini penali sulle accuse di violenze sessuali commesse da soldati russi contro civili. Lo rende noto il viceministro degli Interni ucraino, Kateryna Pavlichenko, riferisce il Guardian. Circa 50 denunce di violenza sessuale da parte delle truppe contro civili sono state presentate alla polizia, ha detto Pavlichenko in un briefing. “Per quanto riguarda la violenza sessuale nei confronti della popolazione civile, questo e’ un argomento molto difficile. Un argomento di cui, di regola, le vittime non vogliono parlare, perché la paura e il dolore che hanno vissuto… vogliono dimenticare il prima possibile”, ha detto Pavlichenko.
Ore 18.40 – Fonti UE, navi europee possono trasportare petrolio russo per stati terzi – Le navi europee potranno trasportare petrolio dai porti della Russia a paesi che non siano dell’Unione. Lo hanno spiegato fonti europee in merito al sesto pacchetto di sanzioni di Bruxelles. Nel testo, a seguito anche del pressing di alcune capitali, Atene in testa, non è previsto un divieto di trasporto di greggio russo da parte di navi battenti bandiera di un paese europeo. Le stesse fonti tuttavia sottolineano come ci potrebbe essere un problema per le assicurazioni, che potrebbe costituire un forte deterrente, dato che le prime due delle maggiori compagnie assicurative di questo tipo al mondo sono proprio europee.
Ore 18.30 – La Russia vieta l’ingresso ad altri 41 canadesi – La Russia vieta l’ingresso sul suo territorio nazionale ad altri 41 cittadini canadesi. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Mosca citato dalla Tass. Nella lista di coloro cui viene vietato l’ingresso nel Paese vengono menzionati responsabili di organizzazioni che sostengono gli “ultranazionalisti” in Ucraina, specifica il ministero russo.
Ore 18.20 – Gentiloni: “Su sanzioni riusciremo a trovare accordo” – “Penso che alla fine riusciremo a trovare un accordo. La fatica di costruire consensi sulle nostre proposte e’ enorme, ma tutta l’Europa la sua parte l’ha fatta alla grande”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo al Festival internazionale dell’Economia di Torino, a proposito delle sanzioni nei confronti della Russia. “Il processo decisionale è difficile ma teniamocelo stretto”, ha aggiunto, “i processi troppo rapidi non ci piacciono, perché rischiamo di essere figli di modelli autoritari che poi non è detto funzionino”.
Ore 18.10 – Putin incontra presidente Unione Africana, “cresce ruolo politico Africa, grandi prospettive” – “Il ruolo politico dell’Africa nell’arena internazionale in generale sta crescendo e noi crediamo che l’Africa nel suo insieme e i suoi Paesi singolarmente, con cui tradizionalmente abbiamo avuto, senza esagerare, relazioni amichevoli molto buone, abbiano grandi prospettive”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, ricevendo a Sochi il presidente del Senegal Macky Sall, nella sua veste di presidente dell’Unione africana. “Su queste basi – ha affermato – intendiamo sviluppare ulteriormente le nostre relazioni con l’Africa nel suo insieme e con i Paesi”.
Ore 18.00 – Festa della Repubblica, messaggio di Putin a Mattarella – Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della festa del 2 giugno. La notizia viene confermata dal Quirinale. “Si tratta di uno dei tanti messaggi scritti che arrivano ogni anno per la festa della Repubblica dai capi di stato stranieri”, spiegano all’ufficio stampa del Colle. Non è previsto che Mattarella risponda a questo messaggio, i cui contenuti non sono stati diffusi dalla presidenza della Repubblica, perché non è prassi rispondere a questo tipo di messaggi”, spiega ancora l’ufficio stampa.
Ore 17.50 – Primo ministro Ucraina: “Grati a UE per sesto pacchetto, unità Europa importante per vittoria” – “L’Unione Europea ha ufficialmente approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Le restrizioni stanno finalmente colpendo le importazioni di petrolio russo, il che avrà un impatto significativo sul budget dell’aggressore e sulla capacità di finanziare la guerra. L’UE prevede di rinunciare al petrolio estratto della Russia entro sei mesi e a tutti i prodotti petroliferi russi entro otto mesi”. Lo scrive sul suo canale Telegram il primo ministro dell’Ucraina, Denys Smihal. “Siamo grati all’Unione Europea per la decisione. È importante – aggiunge – non fermare la pressione delle sanzioni e continuare a indebolire ulteriormente la Russia in modo che l’aggressore non abbia l’opportunità di continuare la guerra. Oggi, l’unità dell’Europa è più importante che mai per la nostra vittoria comune, per la sicurezza e la pace globali”.
Ore 17.40 – Borrell: “Russia ha rubato grano ucraino e ha cercato di venderlo” – “La Russia ha rubato del grano dell’Ucraina e ha cercato di venderlo”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un’intervista all’emittente Al Arabiya. Il capo della diplomazia europea ha ribadito il sostegno alle iniziativa dell’Onu per cercare di liberare i porti ucraino e fare uscire il grano verso i Paesi che ne hanno bisogno. In ogni caso, rispondendo alle preoccupazioni espresse dal presidente dell’Unione africana, ha affermato che “non ci sono divieti all’importazione di cibo dalla Russia”.
Ore 17.35 – Parlamento europeo, in agenda rapporti Salvini-Russia – La conferenza dei presidenti del parlamento europeo ha deciso di includere nell’agenda della plenaria del 23 giugno un dibattito sulle relazioni del governo e della rete diplomatica russa con i partiti della destra europea nel contesto della guerra. Lo hanno reso noto Simona Bonafé, vice presidente del gruppo S&D, e Pierfrancesco Majorino, coordinatore del gruppo S&D nella Commissione speciale sulle interferenze straniere nei processi democratici. “I rapporti tra Matteo Salvini e la Russia sono sempre stati pericolosi ed inquietanti, ma lo sono ancora di più adesso con una guerra in corso”, hanno spiegato.
Ore 17.30 – UE non riconoscerà i passaporti russi delle zone occupate – “L’Unione Europea condanna fermamente i decreti presidenziali russi del 25 e 30 maggio, che semplificano il processo di concessione della cittadinanza russa e il rilascio di passaporti russi ai cittadini ucraini delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, temporaneamente sotto il controllo militare delle truppe di invasione russe, nonché ai bambini ucraini privi di cure parentali e alle persone legalmente incapaci delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia”. Lo si legge in una nota.
Ore 17.25 – Intelligence: generale Dvornikov non è più alla guida delle truppe per volere di Putin – Secondo fonti di intelligence, il generale Dvornikov non è più alla guida delle truppe russe in Ucraina. A decidere di sollevare dall’incarico il cosiddetto “macellaio della Siria”, è stato il presidente Putin, che lo aveva chiamato a guidare l’aggressione dell’Ucraina dopo il fallimento dell’avanzata verso Kiev. Da un paio di settimane Dvornikov non si vedeva in pubblico.
Ore 17.20 – Ucraina, volontario francese ucciso nei combattimenti – Un “volontario francese” è rimasto ucciso nel corso di combattimenti in Ucraina. Lo ha reso noto il Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri di Parigi.
Ore 17.13 – Borrell: no embargo gas russo, per ora non abbiamo alternative – L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, esclude al momento un embargo al gas russo perché “non ci sono ancora forniture alternative”. In un’intervista ad Al Arabiya, il capo della diplomazia europea ha spiegato: “Non abbiamo vietato l’importazione del gas russo perchè al momento non ci sono alternative; le stiamo cercando per liberarci di questa dipendenza e ci possiamo riuscire perché la Russia non è l’unico fornitore di gas al mondo”. Borrell ha inoltre assicurato che “l’Ue non imporrà sanzioni che danneggerebbero l’economia europea più di quella russa”.
Ore 16.45 – Due giornalisti della Reuters feriti a Severodonetsk, morto l’autista – Due giornalisti dell’agenzia Reuters sono rimasti feriti a Severdonetsk e l’autista dell’auto su cui viaggiavano è morto a causa dei bombardamenti delle forze armate ucraine. Lo ha riferito il corrispondente di RT Igor Zhdanov, citato dalla Tass. “Siamo stati bombardati all’ingresso di Severodonetsk. Uno dei proiettili è caduto esattamente sull’auto, cinque a dieci metri davanti a noi, a bordo della quale c’erano due giornalisti di Reuters. All’inizio sembrava che avessero colpito una mina: l’auto si è ribaltata di lato e ha preso fuoco. L’autista è morto sul colpo, i giornalisti sono stati trasportati in ospedale. Stavano mirando: hanno aspettato fino a quando siamo entrati e solo allora hanno iniziato a bombardare”, ha scritto il giornalista russo sul suo canale Telegram. Successivamente, una fonte della Reuters ha confermato alla Tass che due giornalisti dell’agenzia sono rimasti feriti a seguito del bombardamento delle forze armate ucraine a Severdonetsk. “La strada è stata bombardata dai militari ucraini e la loro auto è stata colpita da un proiettile”, ha detto. Dalla gamza di uno dei due giornalisti, Sasha. L’altro, Pavel, ha un braccio rotto. Sono in un ospedale a Rubizhne”, ha aggiunto la fonte.
Ore 16.20 – WaPo: “Putin certo che Occidente si stancherà, Ungheria ne è segno” – Vladimir Putin è convinto che l’Occidente “si esaurirà” nella lunga guerra di attrito in Ucraina, spiegano esponenti dell’élite economica russa citate dal Washington Post. L’esitazione di alcuni paesi europei, vale a dire l’Ungheria, è considerata dal Cremlino come una indicazione della prossima perdita di concentrazione dei paesi per contrastare l’invasione russa dell’Ucraina, in modo particolare con l’aumento globale dei prezzi dell’energia. Il presidente russo, sottolinea un miliardario con solide relazioni nell’establishment russo, non si aspettava inizialmente una risposta così decisa e unita. “Ma ora sta cercando di rimodellare la situazione, ed è convinto che sul lungo termine vincerà”. I leader occidentali sono vulnerabili ai cicli elettorali, Putin ritiene che “l’opinione pubblica possa cambiare in un giorno”. E sa che “il tempo gioca a suo favore. E’ molto paziente e può aspettare sei nove mesi perché controlla la società russa molto meglio di quanto non avvenga in Occidente”.
Ore 16.15 – Sindaco Kiev: “Libereremo la nostra terra dai barbari russi” – “Cento giorni di barbarie della guerra russa per distruggere l’Ucraina e gli ucraini…100 è come un giorno lungo e difficile. Emozioni, duro lavoro, sanguinose battaglie, perdite e morti. Tuttavia, un tempo di coraggio e perseveranza. Restiamo in piedi e combattiamo tutti insieme. Ognuno al suo posto. Ammiriamo le nostre forze armate. Libereremo la nostra terra dai barbari russi che vi giunsero!” Lo scrive in un messaggio su Telegram il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel 100esimo giorno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. “Si’, sarà difficile. Ma credo che ognuno di noi supererà queste prove con dignità. Perché questa è una guerra del male e del bene. E la bontà e la giustizia vincono ancora”, conclude.
Ore 16.10 – A Belgrado protesta contro annunciata visita Lavrov – L’annuncio oggi della prossima visita in Serbia del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, che sarà a Belgrado il 6 e 7 giugno, ha suscitato la protesta dell’Associazione ‘Russi, ucraini, bielorussi e serbi insieme contro la guerra’. In un comunicato dal titolo ‘In Serbia non c’è posto per l’aggressore’ si afferma tra l’altro che “e’ del tutto chiaro che la visita di un alto esponente dello stato russo in questo momento, nel pieno dell’aggressione all’Ucraina, ha come unico scopo, con ricatti e minacce, di assicurarsi l’appoggio della Serbia alla sua guerra di conquista contro uno stato libero e indipendente, membro delle Nazioni Unite”.
Ore 16.05 – Lamorgese: “Preoccupati, con crisi grano aumento sbarchi” – I dati dicono che con la crisi del grano “300 milioni di persone sono a rischio povertà e fame, necessariamente dobbiamo pensare che ci sarà un aumento dei flussi, ma anche negli altri Paesi e non solo in Italia. C’è stato un aumento del 286% a Cipro mentre siamo sul 30% in più in Italia, dove abbiamo circa 20mila persone” sbarcate dall’inizio dell’anno. “Se non si riesce a portar via il grano dai porti del Mar Nero dobbiamo attenderci un flusso maggiore. Siamo preoccupati, come tutti i Paesi di primo approdo. Certamente ci saranno numeri in aumento”. Così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Sky TG24, Live da Venezia.
Ore 16.00 – Lamorgese: “Attività diplomatica prosegua con forza” – “L’attività diplomatica deve andare avanti sempre con più forza”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in un’intervista a Sky TG24. “I leader europei e il nostro presidente stanno intervenendo in tutti i modi a livelli di consiglio europeo perché si arrivi a un programma che veda la pace quanto prima sviluppata in quel Paese. Certo non e’ semplice perché l’attività diplomatica richiede che ci siano due parti in causa. Quando si troverà un punto di contatto nelle trattative, che devono essere riservate, si potrà anche uscire e parlarne apertamente. Dobbiamo essere molto cauti”.
Ore 15.55 – Sindaco Mariupol: “Catastrofe umanitaria” – “Mariupol è oltre l’orlo della catastrofe umanitaria”. Queste le conseguenze dell’occupazione russa secondo il sindaco Vadym Boichenko, il quale ha tenuto a Kiev la sua prima conferenza stampa. “Secondo stime prudenti i morti sono 20.000, il doppio dei morti durante la seconda guerra mondiale”, ha riportato. Il 95% dei palazzi è stato distrutto. Le sepolture improvvisate hanno provocato la contaminazione dell’acqua. Il servizio di raccolta dei rifiuti non è più in funzione. “Per tutta la città c’è un odore terribile”, ha aggiunto.
Ore 15.50 – Tra sanzionati UE la famiglia di Peskov e patron Yandex – Tra i nuovi sanzionati dall’UE figurano anche la moglie e i figli di Dmitri Peskov, il portavoce di Vladimir Putin, nonché Arkady Volozh, fondatore e amministratore delegato di Yandex, il colosso informatico russo. Lo si legge in un documento pubblicato dal Consiglio europeo.
Ore 15.45 – Ucraina concede cittadinanza a giornalista russo Nevzorov – L’Ucraina ha concesso la cittadinanza al giornalista russo, Alexander Nevzorov, fuggito dalla Russia a marzo con la moglie dopo aver denunciato l’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino. La Russia ha chiesto l’arresto di Nevzorov, accusandolo di diffondere false informazioni. Lo rende noto il Guardian. Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, ha dichiarato che le autorità di Kiev hanno concesso la cittadinanza a Nevzorov e a sua moglie Lydia. Nevzorov ha confermato di aver ricevuto la cittadinanza ucraina in una dichiarazione su Telegram, in cui ha affermato che la guerra della Russia è un crimine e l’Ucraina una vittima.
Ore 15.40 – UE, da 24 febbraio import da Russia crollato del 63% – “Dall’inizio della guerra abbiamo assistito a una diminuzione del 63% di tutte le importazioni dalla Russia”. Lo ha dichiarato un alto funzionario dell’Unione europea nel giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del sesto pacchetto di sanzioni a Mosca che prevede lo stop agli acquisti di greggio e prodotti raffinati provenienti dalla Russia.
Ore 15.30 – UE: “Serve accelerare passo su accordi commerciali” – “Dobbiamo accelerare il passo sulla firma di accordi commerciali con l’Unione Europea”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis. “La politica commerciale UE deve adattarsi al quadro geopolitico che cambia e la guerra in Ucraina non è l’unico fattore di riassestamento”, ha aggiunto notando come l’UE deve “riesaminare e proteggere” le sue catene del valore. “L’aggressione russa ha un impatto molto significativo sul sistema globale, l’Ue deve utilizzare gli accordi commerciali per raggiungere i suoi obiettivi strategici, compreso lo sviluppo sostenibile”.
Ore 15.20 – Ministro Cultura: “Distrutti 370 monumenti in cento giorni” – L’esercito russo ha distrutto 370 monumenti in questi cento giorni di invasione dell’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Cultura e dell’Informazione Oleksandr Tkachenko ricordando che in particolare, lo scorso 7 maggio, l’esercito russo ha lanciato un missile contro il Museo nazionale della memoria letteraria a Skovoroda, nella regione Skovorodynivka.
Ore 15.10 – Oms: “Al lavoro con first lady ucraina contro boom ansia, insonnia e disagio” – In Ucraina “la guerra ha causato un enorme aumento del danno psicologico e del disagio”, tanto che “in tutto il paese gli operatori sanitari riferiscono che la richiesta più comune ora è un aiuto per affrontare l’insonnia, l’ansia, il dolore e il dolore psichico”. Lo segnala l’Organizzazione mondiale della sanità, in occasione dei primi 100 giorni di conflitto. Per far fronte a questa “emergenza nell’emergenza”, l’agenzia ginevrina spiega di essere “al lavoro con l’ufficio di Olena Zelenska, first lady dell’Ucraina, per sviluppare un Programma nazionale di salute mentale accessibile a tutti”.
Ore 15.00 – Michel: “UE unita su sanzioni, tutto il possibile per fermare guerra” – L’UE ha approvato formalmente il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina nel “centesimo giorno” del conflitto. Lo rivendica via social il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Secondo Michel, “l’UE è unita e farà tutto il possibile per porre fine a questa guerra disastrosa”. Il pacchetto, che prevede un embargo graduale alle importazioni di petrolio, con eccezioni, è stato bloccato per quasi un mese dal veto dell’Ungheria, che ha ottenuto anche la rimozione dalla lista dei soggetti sanzionati del patriarca ortodosso Kirill.
Ore 14.50 – Di Maio parla con Kuleba: ogni sforzo per sbloccare export grano – “Ho sentito il collega Dmytro Kuleba, ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina e confermato il supporto alla popolazione e alla ricostruzione del Paese. Uniti per fermare questa atroce guerra e trovare la pace. Ogni sforzo per sbloccare l’export del grano dall’Ucraina, lavoriamo a una soluzione”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Ore 14.40 – Hacker tentano attacco ai porti di Genova e Savona – Il sito delle Autorità di sistema portuale di Genova e Savona è finito questa mattina sotto attacco hacker. È stata la stessa Autorità portuale a dare la notizia in una breve nota stampa. L’attacco è stato respinto grazie al pronto intervento della polizia postale di Genova in collaborazione con i tecnici della stessa autorità portuale e gli esperti di Liguria digitale, che gestisce il sito dell’Adsp. Secondo quanto appreso, l’attacco è stato organizzato dal gruppo di attivisti filorussi Killnet che da ieri ha messo nel mirino i principali porti italiani.
Ore 14.30 – Unione Africana a Putin, “siamo vittime del conflitto” – Il presidente senegalese Macky Sall, nel ruolo di leader dell’Unione Africana, ha affermato, nel suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin, che gli africani sono “vittime” del conflitto in Ucraina a causa degli effetti sugli approvvigionamenti di cereali. Sall ha chiesto a Putin di “rendersi conto che i nostri Paesi, anche se sono lontani dal teatro di guerra, sono vittime a livello economico” della guerra. Sall ha poi dichiarato che le forniture alimentari devono essere “fuori” dal sistema di sanzioni occidentali.
Ore 14.20 – Mariupol, “russi incarcerano e sparano a chi non collabora” – Nel distretto di Mariupol i russi stanno imprigionando e sparando a volontari e funzionari ucraini che si sono rifiutati di collaborare con le autorità di occupazione. Lo sostiene il consiglio comunale ucraino di Mariupol, citando il sindaco Vadim Boychenko, secondo Interfax-Ucraina. “Il ‘falso tribunale della DPR’ ha condannato a 10 anni di carcere il capo di uno dei villaggi dell’area”, ha affermando il sindaco. “Almeno un dipendente pubblico è stato giustiziato a colpi di arma da fuoco. Decine di volontari che tra marzo e aprile hanno aiutato a evacuare i residenti di Mariupol sono detenuti nella prigione di Olenivka. Ci sono notizie di torture”.
Ore 14.10 – Incendio a Mosca, due ustionati – Un incendio è divampato questa mattina al Gran Setun Plaza business Center di Mosca, ha reso noto il ministero delle Emergenze, precisando che le fiamme, che hanno interessato una superficie di mille metri quadri, sono state spente in seguito. Due persone sono rimaste ustionate e 120 sono state evacuate. È solo uno dei numerosi incendi scoppiati in Russia dall’inizio della guerra contro l’Ucraina. Il nuovo ministro delle Emergenze, Aleksandr Kurenkov, si è recato sul sito dell’incendio per coordinare personalmente le operazioni dei vigili del fuoco. La causa dell’incendio sarebbe stata, secondo le autorità, un corto circuito nel sistema di luci della facciata.
Ore 14.00 – Lukashenko “pronto” a discutere passaggio grano da Bielorussia – Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko si è detto ”pronto” a discutere della possibilità che il grano bloccato in Ucraina possa essere esportato attraverso il territorio bielorusso. “Ora tutti stanno valutando la logistica. Va bene, ne possiamo parlare”, ha affermato Lukashenko intervistato da Belarus Today. Parlando del grano ucraino ha detto che ”ci va bene portarlo attraverso la Bielorussia, ma ci devono essere dei compromessi”.
Ore 13.50 – Mosca, “raid nella notte, uccisi oltre 360 nazionalisti”- Oltre 360 “nazionalisti” ucraini sono stati uccisi e 49 tra sistemi d’arma e veicoli militari sono stati distrutti negli attacchi condotti nella notte dalle forze russe nell’est e nel sud del paese. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, che ha fornito un bilancio dei militari di Kiev morti negli attacchi di artiglieria e dei raid aerei, nei quali è stata distrutta, tra le altre cose, una stazione radio a Sloviansk e alcun depositi di munizioni nel Donbass. Altri obiettivi sono stati colpiti nella regione meridionale di Mykolaiv.
Ore 13.40 – Bombe su Lysychansk, morta una donna – Una donna è morta durante i bombardamenti russi sulla città di Lysychansk, nell’Ucraina orientale. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare-civile della città, Oleksandr Zaika, sottolineando che il 60% di tutte le infrastrutture e degli edifici residenziali cittadini è stato distrutto. Zaika ha precisato che 20.000 persone sono rimaste a Lysychansk, rispetto a una popolazione di 97.000 abitanti prima dell’invasione russa. Lysychansk è una delle uniche due città dell’Ucraina orientale ancora sotto il controllo almeno parziale di Kiev.
Ore 13.30 – Mosca: “Ora senza senso discutere di incontro Putin-Zelensky” – “Sinceramente, non vedo alcun senso nel discutere di questa questione, neanche in teoria”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ripresa dall’agenzia russa Ria Novosti, parlando di un eventuale incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodimir Zelensky. “Ora, semplicemente non mi metterei a fare dei ragionamenti senza disporre di fatti”, ha detto Zakharova, dicendo che Mosca è grata a coloro che si offrono come mediatori. L’esercito russo ha invaso l’Ucraina lo scorso 24 febbraio scatenando una guerra in cui hanno perso la vita moltissime persone, tra cui tantissimi civili.
Ore 13.20 – Lagarde: “100 giorni da inizio atroce guerra da Russia, risposta Ue senza precedenti” – “Cento giorni da quando la Russia ha iniziato la sua atroce guerra contro l’Ucraina. Centro giorni di grande tragedia per il popolo ucraino. E cento giorni in cui abbiamo assistito a una risposta globale ed europea senza precedenti per sostenere l’Ucraina contro il suo aggressore. Continuiamo a stare con l’Ucraina”. Ad affermarlo, in un tweet, è il presidente della Bce, Christine Lagarde.
Ore 13.10 – Ambasciatrice polacca: “Pace obiettivo di tutti noi ma non sopra teste ucraini” – “Affinché i negoziati di pace siano efficaci e conducano alla pace tanto desiderata, devono portare a condizioni che gli ucraini possano accettare. Lasciamo, pertanto, che siano gli ucraini stessi a esprimersi con la propria voce sui negoziati di pace proposti dalla Russia”. Ad affermarlo è l’ambasciatrice della Polonia in Italia, Anna Maria Anders. “Finora, tutti i tentativi di giungere a un cessate il fuoco non hanno prodotto i risultati desiderati. La comunità internazionale non cesserà di compiere ogni possibile sforzo. La pace è l’obiettivo comune di tutti noi ma non può essere raggiunto sopra le teste degli ucraini”.
Ore 13.00 – Zelensky: “Da 100 giorni difendiamo paese, vittoria sarà nostra” – ”Sono cento giorni che difendiamo l’Ucraina. La vittoria sarà nostra”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un videomessaggio diffuso in occasione del centesimo giorno dall’inizio dell’aggressione militare russa. Affiancato, tra gli altri, dal primo ministro ucraino Denys Shmyhal e dal consigliere presidenziale Mykhaylo Podolyak, Zelensky ha affermato che il suo esercito respingerà l’invasione russa.
Ore 12.50 – Filorussi conquistano due insediamenti a nord di Slovyansk – I separatisti filorussi del Donetsk affermano di aver conquistato gli insediamenti di Shchurove e Yarove, a est di Lyman e a nord di Slovyansk. Lo riferisce il quartier generale delle forze dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, secondo il quale sono in corso ora combattimenti contro gli ucraini per il controllo di Svjatohirsk. Slovyansk è, insieme a Kramatorsk, il principale centro del Donetsk ancora in mano agli ucraini. Lyman è invece stata presa dai separatisti nei giorni scorsi.
Ore 12.45 – Accordo su forniture combustibile a centrali nucleari ucraine – Energoatom e American Westinghouse hanno firmato un accordo sulla fornitura di combustibile nucleare a tutte le centrali ucraine. Lo rende noto l’ucraina Interfax, precisando che l’accordo è stato sottoscritto ieri presso la centrale nucleare di Khmelnitsky. “A causa del rifiuto di acquistare combustibile nucleare russo, Energoatom ha concordato con il suo partner strategico Westinghouse di aumentare la fornitura di combustibile nucleare americano per tutte le centrali nucleari ucraine”, ha detto la società a Interfax.
Ore 12.40 – Kiev, “nel Mar Nero navi civili coprono navi da guerra russe” – Le navi da guerra russe si nascondono dietro navi civili nel Mar Nero, vicino alla città occupata di Sebastopoli. Lo ha dichiarato su Facebook la marina ucraina, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. “La leadership della flotta del Mar Nero della Federazione Russa ha iniziato a utilizzare le insidiose ‘tattiche’ russe conosciute dal 2014, ma adesso in mare”, ha detto la marina. Secondo i militari, i russi portano le navi della flotta mercantile nella rada di Sebastopoli con i sistemi di identificazione automatica disattivati in modo che non possano essere riconosciute come imbarcazioni civili. “Nascondendo le loro navi da guerra dietro di esse, gli invasori continuano a distruggere le pacifiche città ucraine e uccidere i nostri cittadini con i missili da crociera Kalibr”, ha aggiunto. “Tutto questo mostra ancora una volta il vero volto della Federazione Russa”.
Ore 12.35 – Cremlino: “Abbiamo raggiunto alcuni risultati in Ucraina” – La Russia ha ottenuto “alcuni risultati nella sua operazione militare speciale in Ucraina” e continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta la Tass. “Un buon numero di località sono state liberate dalle forze armate ucraine filo-naziste e la gente può iniziare a riportare la propria vita alla normalità. Questi sforzi continueranno fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale”, ha dichiarato Peskov.
Ore 12.30 – Media: esercito ucraino avvia addestramento con nuovi missili USA – L’esercito ucraino ha iniziato l’addestramento con i nuovi sistemi missilistici di precisione americani Himars, appena spediti dagli Stati Uniti. Lo rivela in un tweet il giornalista della Abc News Matt Seyler. “Secondo un alto funzionario della difesa, l’esercito ucraino ha iniziato l’addestramento per gli Himars, inviati dagli Stati Uniti. Gli addestratori americani lavorano con gli ucraini in un luogo sconosciuto fuori dal paese. La prima fase di formazione dovrebbe durare circa 3 settimane”, ha detto. L’Himars (High-Mobility Artillery Rocket System) è un moderno complesso multifunzionale su un telaio a ruote. L’esercito americano li ha usati durante la campagna militare in Iraq del 2003 e la Guerra del Golfo.
Ore 12.25 – Mosca, “operazione avanti fino agli obiettivi dichiarati” – “L’operazione militare speciale continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati dall’amministrazione russa, tra cui la denazificazione e la smilitarizzazione dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta Interfax. “Molto è stato fatto in quest’area: i militanti della formazione nazionalista Azov si sono arresi a Mariupol e la liberazione del Donbass è stata portata avanti in modo coerente”, ha dichiarato.
Ore 12.20 – Lavrov il 6 giugno a Belgrado, l’8 ad Ankara – Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov sarà in visita in Serbia il 6 e 7 giugno e poi si recherà in Turchia. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. In Serbia, Lavrov incontrerà il presidente Aleksandar Vucic, il suo omologo Nikola Selakovic, il presidente del parlamento Ivica Dacic e il patriarca serbo ortodosso Porfirije. I temi in agenda la collaborazione bilaterale tra Mosca e Belgrado, la situazione nei balcani e le principali questioni dell’attualità internazionale. Secondo Zakharova, l’8 giugno Lavrov si troverà invece ad Ankara, dove discuterà con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu le crisi in Ucraina, Libia, Siria e Nagorno-Karabakh.
Ore 12.15 – Kiev, “la centrale di Zaporizhzhya in situazione critica” – I russi hanno causato una situazione critica nel funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya per mancanza di pezzi di ricambio dopo che hanno lasciato la centrale al termine dell’occupazione. Lo sostiene, secondo Ukrinform, la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino su Telegram. Secondo l’intelligence, un proiettile sparato dai russi durante l’occupazione della centrale è esploso vicino a una delle unità di potenza provocando una perdita d’olio. Il danno è stato riparato, ma il personale e’ stato costretto a riempire il circuito con olio usato.
Ore 12.10 – Oms: in 100 giorni di guerra 269 attacchi alla sanità, uccisi 76 operatori sanitari – Cento giorni di guerra “hanno messo sotto forte pressione il sistema sanitario ucraino”. Al 2 giugno, ci sono stati 269 attacchi verificati a strutture e servizi per la salute, durante i quali sono rimaste uccise almeno 76 persone e 59 ferite. Lo rende noto l’Organizzazione mondiale della sanità. “Questi attacchi non sono giustificabili, non vanno mai bene e vanno indagati. Nessun operatore sanitario dovrebbe dover fornire assistenza sul filo del rasoio, ma questo è ciò che stanno facendo infermieri, medici, autisti di ambulanze e squadre mediche in Ucraina”, spiega Hans Henri P. Kluge, direttore regionale Oms Europa.
Ore 12.05 – Von der Leyen: “100 giorni di guerra ingiustificata, UE è con Kiev” – ”Cento giorni fa la Russia ha scatenato la sua guerra ingiustificata contro l’Ucraina. Il coraggio degli ucraini richiede il nostro rispetto e la nostra ammirazione. L’Ue è con l’Ucraina”. Lo ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, annunciando che ”oggi a Parigi parlerò con Emmanuel Macron il sostegno attuale e futuro dell’Ue al Paese”.
Ore 12.00 – Mosca: “Kiev usa armi americane contro i civili” – L’esercito ucraino sta usando le armi fornite dagli Stati Uniti contro la popolazione civile. È l’accusa lanciata dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Non tengono conto delle vite dei civili e, peggio di tutto, dei bambini e adolescenti”, ha detto, “ne dovranno rispondere”.
Ore 11.00 – Il Consiglio UE adotta formalmente il sesto pacchetto di sanzioni – Il Consiglio europeo ha formalmente adottato il sesto pacchetto di sanzioni che entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta europea. Il pacchetto include l’embargo al petrolio con deroghe per il greggio in arrivo via oleodotti, l’esclusione dal sistema Swift di 4 ulteriori banche russe e la sospensione delle trasmissioni in Ue per tre tv statali russe.
Ore 10.36 – L’Onu: la guerra non avrà un vincitore – La guerra tra Mosca e Kiev, giunta al suo centesimo giorno, “non avra’ un vincitore”. Lo scrive in una nota Amin Awad, coordinatore Onu per la crisi in Ucraina. “Piuttosto, abbiamo visto per cento giorni cosa e’ stato perduto: vite, case posti di lavoro e prospettive”, ha affermato il funzionario.
Ore 09.30 – Kiev: nei primi cento giorni i soldati russi caduti sono 30.950 – Sono circa 30.950 i soldati russi uccisi in Ucraina nei primi 100 giorni dell’invasione russa: lo riporta l’esercito di Kiev su Twitter. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 210 caccia 175 elicotteri e 535 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.367 carri armati russi, 675 pezzi di artiglieria, 3.366 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 121 missili da crociera e 13 navi.
Ore 08.50 – Gran Bretagna: in due settimane la Russia controllerà l’intera regione di Lugansk – La Russia controlla oltre il 90 per cento della regione di Lugansk, nell’Ucraina orientale, e probabilmente salirà al 100 per cento nelle prossime due settimane: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, sottolinea tuttavia che il successo nel Lugansk è costato caro a Mosca in termini di risorse.
Ore 08.05 – Bielorussia invia unità speciali al confine – La Bielorussia ha inviato unità delle forze speciali nelle aree al confine con l’Ucraina, in particolare nelle regioni meridionali di Volyn e Poliske. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Unian.
Ore 08.00 – Russia, esercitazione militare nel Pacifico con 40 navi guerra – La flotta militare russa nel Pacifico ha iniziato una esercitazione che coinvolge oltre 40 navi da guerra e 20 aerei da combattimento e elicotteri. Lo riporta l’agenzia Tass citando fonti della Difesa russa.
Ore 07.58 – Intelligence Gb, successo tattico Russia in Donbass – “La Russia sta ottenendo un successo tattico nel Donbass”: così l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, giunta al centesimo giorno. “Le forze russe hanno avuto uno slancio, che hanno mantenuto, e attualmente sembrano mantenre l’iniziativa sull’opposizione ucraina”, si legge ancora.
Ore 07.45 – Kiev: 261 bambini uccisi e 463 feriti da inizio della guerra – Sono 261 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese. 463 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv.
Ore 07.15 – Kiev: da inizio guerra sono nati 48mila bambini – Dall’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio scorso, sono nati nel Paese oltre 48 mila bambini. Lo ha riferito il ministero della Salute ucraino secondo quanto riportato da Kyiv Independent. La maggior parte dei bambini è nata nelle oblast di Leopoli, Dnipropetrovsk e Odessa.
Ore 01.20 – Zelensky annuncia nuovo pacchetto di aiuti dalla Svezia – “Oggi abbiamo un nuovo pacchetto di aiuti alla difesa dalla Svezia. Sono molto grato alla leadership di questo stato”. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky nel consueto video-messaggio su Facebook. “Ci aspettiamo anche buone notizie sulla fornitura di armi da parte di altri partner – ha sottolineato Zelensky – stiamo lavorando per portare la fornitura di moderni sistemi di combattimento ad un livello molto più elevato”.
Ore 00.20 – Zelensky: “Grazie agli Usa per i lanciarazzi Himars” – “Gli Stati Uniti hanno confermato a vari livelli che il moderno lanciarazzi Himars sarà nel nostro paese”. Lo ha detto il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Facebook. “Queste armi ci aiuteranno davvero a salvare la vita del nostro popolo e a proteggere la nostra terra – ha aggiunto Zelensky – Sono grato al Presidente Biden, a tutti i nostri amici americani e al popolo degli Stati Uniti per il loro sostegno. Non vediamo l’ora”.