Guerra in Ucraina, ultime notizie. Mosca: “Azovstal è nostra”. Zelensky: “Fase finale della guerra sarà la più sanguinosa”
GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 20 MAGGIO 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Sono trascorsi quasi tre mesi dall’invasione russa dell’Ucraina. Ieri il vice ministro degli Esteri russi Andrei Rudenko ha dichiarato che “la Russia è pronta a riprendere i colloqui con l’Ucraina quando Kiev si dichiarerà pronta a farlo”, ma il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak ha definito il cessate il fuoco “impossibile” senza il ritiro delle truppe russe. “Non offriteci un cessate il fuoco, questo è impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe. La società ucraina non è interessata a una nuova ‘Minsk’ e al ritorno della guerra tra pochi anni”, ha scritto su Twitter Podolyak. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato che “l’offensiva russa in Donbass è in stallo”. Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ricevuto alla Casa Bianca la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto, confermando il sostegno di Washington alla loro richiesta di aderire alla Nato, che ha definito “la più potente Alleanza del mondo”. Durante la conferenza stampa Biden ha parlato di “momento storico” e ha dichiarato che “l’allargamento della Nato non è una minaccia per nessuna nazione”. Il presidente turco Erdogan intanto ha ribadito la sua contrarietà all’adesione. Dopo la pubblicazione su Repubblica del “piano italiano per la pace”, Mosca ha dichiarato di essere all’oscuro della strategia “in quattro punti” riportata dai quotidiani italiani ieri.
Ore 21 – Mosca: Azovstal completamente liberata – Secondo l’agenzia Ria, Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l’acciaieria Azovstal di Mariupol è stata “completamente liberata”. Si sono arresi gli ultimi occupanti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo annuncia il ministero della Difesa russo, parlando di un gruppo di 531 persone.
Ore 19.50 – Missile russo in regione Kharkiv, 7 feriti fra cui 1 bambino – Almeno sette persone, tra cui un bambino, sono rimaste ferite in un attacco missilistico contro la città di Lozova, nella regione di Kharkiv. Lo riporta Ukrinform. “Almeno sette persone, tra cui un bambino di 11 anni, sono rimaste ferite in un attacco missilistico a Lozova, nella regione di Kharkiv”, ha affermato Viktor Zabashta, capo del centro medico locale. Un missile ha colpito uno degli edifici intorno alle 15 ora locale ed una squadra di emergenza sta lavorando per spegnere l’incendio e ripulire le macerie. Secondo il sindaco di Lozova Serhiy Zelensky, la minaccia missilistica rimane in vigore. La comunità di Lozova è stata periodicamente presa di mira con attacchi missilistici, con diversi residenti uccisi.
Ore 19.40 – Kiev: “Russia ha rimosso centinaia corpi da teatro Mariupol” – I russi hanno completato la rimozione delle macerie del teatro di Mariupol bombardato a marzo, portando via i corpi di centinaia di civili. Lo ha affermato il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, citato da Unian. “Ora non sapremo mai quanti civili di Mariupol siano stati effettivamente uccisi dal bombardamento russo al Teatro d’arte drammatico. I morti sono stati sepolti in una fossa comune a Mangush”, ha detto Andryushchenko, affermando che “è difficile immaginare un crimine di guerra e contro l’umanità piu’ grande”.
Ore 19.30 – Russia espelle quattro diplomatici sloveni – Il ministero degli Esteri russo ha consegnato una nota all’ambasciatore sloveno a Mosca, nella quale si chiede che Lubiana riduca entro dieci giorni di quattro unità il numero del proprio personale diplomatico. Il ministero degli esteri sloveno si è detto sorpreso dalla decisione del Cremlino, che ha motivato tale passo come una risposta alle accuse “infondate da parte delle autorità slovene di crimini di guerra russi in Ucraina, e per l’assistenza militare della Slovenia al regime neonazista di Kiev”. Secondo quanto riporta l’Agenzia di stampa Sta, il ministero degli esteri di Lubiana intende esaminare la decisione della Russia da tutti i punti di vista e consultarsi con gli Stati membri dell’Unione europea, per poi rispondere al momento opportuno. A inizio aprile la Slovenia aveva chiesto una riduzione del personale dell’ambasciata russa a Lubiana al livello di quella slovena a Mosca. Di conseguenza, il numero del personale dell’ambasciata russa è stato ridotto di 33 unità, passando da 41 a 8 unità.
Ore 19.20 – Missile su struttura civile a Odessa, scoppiato incendio – Un missile ha colpito un’infrastruttura civile ad Odessa, causando un incendio. Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando i canali Telegram delle autorità locali secondo cui non ci sarebbe nessun pericolo per i residenti. Natalia Humeniuk, capo del centro stampa delle Forze di difesa dell’Ucraina meridionale, ha confermato che un missile russo ha colpito una delle infrastrutture nella regione di Odessa.
Ore 19.10 – Lituania, da domenica stop import elettricità russa – Le importazioni di elettricità russa in Lituania saranno sospese da domenica 22 maggio. Lo ha annunciato l’operatore del sistema di trasmissione lituano Litgrid, in una nota, come riporta Ria Novosti.
Ore 19.00 – Descalzi, sostituzione gas russo al 100% in inverno 2024-25 – Il progresso della sostituzione del gas russo “è positivo ma i volumi che riusciremo a coprire per l’inverno del 2022-2023 sono al 50% e senza gas russo sarebbe estremamente difficile. Per l’inverno 2023-2024 riusciremo a coprire l’80% del fabbisogno mentre arriveremo al 100% nell’inverno 2024-2025”. Lo ha detto l’ad di Eni Claudio Descalzi intervenendo all’iniziativa di Forza Italia “L’Italia del futuro, la forza che unisce” a Napoli.
Ore 18.50 – Attacco hacker: colpiti anche siti di alcuni aeroporti – Gli hacker di Killnet che dalla serata di ieri hanno preso di mira i siti di diverse istituzioni italiane, hanno attaccato anche i siti di diversi aeroporti. In particolare, l’attacco Ddos ha interessato gli scali milanesi di Malpensa e Linate, quello di Orio al Serio a Bergamo, quello di Genova e quello di Rimini. La Polizia sta fornendo assistenza ai tecnici delle società di gestione per ripristinare le funzionalità e contrastare l’attacco.
Ore 18.40 – Michel: solidarietà Ue per difesa Svezia e Finlandia – “Finlandia e Svezia sono membri dell’UE. Ci sono dei meccanismi di solidarietà e penso che non dobbiamo farci intimidire dalla Russia”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un’intervista alla Cnn, rispondendo a una domanda sul rischio di escalation con la domanda di adesione dei due Paesi alla Nato.
Ore 18.30 – Berlusconi: “Dichiarazioni Gran Bretagna e Nato non portano Putin al tavolo” – “Per portare Putin al tavolo delle trattative non bisogna fare le dichiarazioni che sento venire da tutte le parti, dalla Gran Bretagna o dalla Nato”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, lasciando un ristorante di Posillipo, a Napoli.
Ore 18.20 – Vaticano, monsignor Gallagher: negoziato per soluzione equa e stabile – “La Santa Sede ribadisce, come ha sempre fatto, la disponibilità per favorire un autentico processo negoziale, vedendolo come la via giusta per una risoluzione equa e permanente”. Lo ha detto monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, in conferenza stampa con il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kukeba al termine della sua visita a Kiev. “La mia visita intende dimostrare la vicinanza della Santa Sede e di Papa Francesco al popolo ucraino, in particolare alla luce dell’aggressione russa contro l’Ucraina”, ha aggiunto,
Ore 18.10 – Michel, Putin ha commesso diversi errori; Kiev può vincere – “Se guardiamo alla situazione, Putin ha fatto diversi errori. Ha pensato che l’Union europea non sarebbe stata unita. Ha pensato che non sarebbe stata capace di avere la stessa posizione con i nostri alleati transatlantici. Ha pensato che l’Ucraina non sarebbe stata capace di resistere oltre qualche giorno”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un’intervista alla Cnn. “Il mondo può vedere che l’esercito russo non è così forte, che la corruzione dell’esercito russo ha delle conseguenze. Il mondo può vedere che la Nato si allarga con la Svezia e La Finlandia che hanno richiesto l’adesione”, ha aggiunto. Alla domanda se l’Ucraina può vincere la guerra, Michel ha risposto “si'”.
Ore 18.00 – Viminale: accolte in Italia 119.210 persone, 39.921 minori – Sono 119.219 le persone arrivate finora in Italia dall’Ucraina. Lo ha dichiarato il ministero dell’Interno, secondo cui si tratta di 62.188 donne, 17.101 uomini e 39.921 minori. Nelle ultime 24 ore, gli ingressi nel territorio nazionale sono stati 979. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Ore 17.50 – Ft: l’Italia quadruplica le importazioni di petrolio russo nonostante le sanzioni – L’Italia ha importato dalla Russia circa 450.000 barili al giorno di greggio a maggio, più del quadruplo rispetto ai livelli dello scorso febbraio. Lo riporta il Financial Times, citando i dati di Kpler. Secondo il quotidiano britannico, il forte aumento delle importazioni di petrolio russo, nonostante la dura risposta internazionale all’invasione dell’Ucraina, è dovuto all’effetto incrociato delle sanzioni decise dall’Unione Europea, che hanno portato a un forte aumento delle spedizioni di greggio russo alla raffineria Isab, controllata dalla russa Lukoil, che non può più acquistare la materia prima prodotta in altri paesi.
Ore 17.45 – Kiev: situazione a Lysychansk e Severodonetsk rimane tesa – La situazione nelle zone di Lysychansk e Severodonetsk rimane tesa e ci sono segnali di un escalation. Le forze russe cercano di accerchiare i militari ucraini. Ad affermarlo è il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motusianyk.
Ore 17.40 – Gabrielli: no a censure, tutelare libertà espressione – “Dobbiamo essere attenti e scrupolosi ma io ritengo sia sempre meglio preservare il diritto di espressione e la libertà di informazione rispetto ad atteggiamenti censori”. Lo ha affermato Franco Gabrielli, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega alla sicurezza, riguardo la presenza di “propagandisti” russi nei programmi televisivi italiani. “Io sono un po’ più laico al riguardo, non penso che all’interno dell’informazione pubblica ci siano degli atteggiamenti di correità: la propaganda ha sempre attraversato le vicende umane, in particolare quelle segnate dalla guerra, ed oggi è amplificata dai sistemi di comunicazione”, ha detto Gabrielli alla trasmissione “In vivavoce” su Radio 1.
Ore 17.35 – Bonomi: ottimisti su ripresa ma effetti non brevi – “La guerra ha acuito questa frenata dell’economia, tra costo delle materie prime, dell’energia, a cui si aggiungono il blocco del porto di Shanghai, la siccità. Noi pero’ siamo ottimisti, speriamo in un secondo semestre di ripresa. Ma gli effetti della guerra non dureranno poco”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervistato nel corso dell’evento ‘Med in Italy’ organizzato a Palermo dai Giovani Imprenditori.
Ore 17.30 – Cina, import energetico da Russia +75% – La Cina ha continuato a importare energia dalla Russia ad aprile, acquistando petrolio, gas e carbone in aumento annuo del 75% a più di 6 miliardi di dollari, malgrado la domanda interna abbia subito un rallentamento a causa dei rigidi lockdown di contenimento dell’ondata di Covid-19 e il varo delle sanzioni occidentali contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. L’import di gas naturale liquefatto, in base ai dati delle Dogane cinesi, sono salite dell’80% annuo a 463.000 tonnellate; quelle di greggio del 4% a 6,55 milioni di tonnellate, con la Russia nella seconda posizione di maggiore fornitore dietro l’Arabia Saudita.
Ore 17.25 – Borrell: entriamo in periodo diplomazia alimentare – “Dopo la diplomazia dei vaccini, stiamo entrando in un periodo di diplomazia alimentare e dobbiamo combattere per contrastare la macchina della disinformazione russa che vuole convincere il mondo che l’aumento dei prezzi del cibo sia conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia. Al contrario, non si tratta delle sanzioni, ma della guerra stessa”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in conferenza stampa dopo la riunione dei ministri dello Sviluppo UE.
Ore 17.20 – Bubka: grazie per alto livello di solidarietà – “Il presidente del Cio si e’ detto molto fiducioso che la grande solidarietà a favore dell’Ucraina non finirà, si tratta di una collaborazione forte e fruttuosa, un altro livello di solidarietà”. Lo ha detto Sergey Bubka, presidente del Comitato olimpico nazionale ucraino intervenendo in presenza alla 139/a Sessione del Comitato Olimpico Internazionale in merito al sostegno del Cio all’Ucraina seguito dell’invasione militare russa.
Ore 17.15 – Attacco hacker, Urso: è guerra ibrida di Mosca – “Gli attacchi informatici si ripetono, si intensificano e con essi si intensificano anche le minacce: evidentemente possiamo considerarli collegati all’attenzione internazionale che deriva dall’aggressione della Russa in Ucraina e dalla guerra che Mosca ha scatenato con metodi terrificanti”. Lo ha detto oggi il presidente del Copasir, Adolfo Urso, a RaiNews24. “Sappiamo che la Russia è il Paese più attrezzato per la guerra cibernetica e questa è una delle linee con cui agisce la guerra ibrida. Gli attacchi a siti della pubblica amministrazione e istituzionali sono stati anche in buona parte respinti, abbiamo comunque un significativo sistema di allerta”, ha aggiunto.
Ore 17.10 – Cremlino, nuovo incontro di Putin con Lukashenko lunedì a Sochi – Aleksandr Lukashenko e Vladimir Putin tornano a vedersi. Il nuovo colloquio fra i Presidenti di Russia e Bielorussia è stato fissato lunedì a Sochi, ha reso noto il Cremlino.
Ore 17.00 – Putin: rafforzare nostra sovranità tecnologica – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha invitato il governo e i responsabili del settore a “rafforzare la sovranità tecnologica” del Paese, sullo sfondo delle sanzioni occidentali e dell’aumento di quella che il leader del Cremlino ha definito “una guerra informatica su vasta scala” contro la Russia. In un incontro in videoconferenza con i membri del Consiglio di sicurezza russo, Putin ha ricordato il decreto da lui firmato nei mesi scorsi, per il quale “dal 2025 sara’ generalmente vietato l’uso di software stranieri per la sicurezza informatica” nelle agenzie governative. “Per questo, al fine di rafforzare la nostra sovranità tecnologica, il governo ha bisogno di creare una moderna base di componenti elettronici russi il prima possibile”, ha detto Putin. “Ne parliamo da molto tempo, stiamo lavorando nel modo più attivo, spero che il risultato arrivi nel prossimo futuro”, ha aggiunto il leader russo. “Dobbiamo sviluppare la nostra tecnologia, compresa la produzione di sistemi software e hardware”, ha precisato il capo dello Stato. A suo avviso, in questo ambito “è necessario utilizzare ampiamente gli strumenti e le risorse del programma nazionale ‘Economia digitale'”.
Ore 16.50 – Gallagher: aggressione russa, S.Sede vicina ad Ucraina – “La mia visita vuole dimostrare la vicinanza della Santa Sede e di Papa Francesco al popolo ucraino, particolarmente alla luce dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Assicuro che sia il Santo Padre che i suoi più stretti collaboratori siamo addolorati per i numerosi morti, le violenze di tutti i tipi, le distruzioni delle città, la separazione delle famiglie e per i tantissimi rifugiati”. Lo ha detto mons. Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, nella conferenza stampa a Kiev con il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba.
Ore 16.40 – Kiev: si aggravano le ostilità lungo linea fronte – La situazione nell’area delle ostilita’ in Ucraina e’ attualmente tesa e mostra segni di ulteriore aggravamento. Lo ha riferito, in un briefing, il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Oleksandr Motuzyanyk, come riporta l’agenzia Unian. “La situazione nell’area delle ostilita’ e’ attualmente tesa e mostra segni di ulteriore aggravamento. Le forze di occupazione russe stanno usando fuoco intenso lungo l’intera linea di contatto e stanno cercando di colpire con l’artiglieria nella profondita’ della difesa delle truppe ucraine”, ha affermato il portavoce.
Ore 16.20 – Franco: in Italia 100mila rifugiati, stanziati 800 mln – “Abbiamo in Italia circa 100.000 rifugiati censiti regolarmente” e “abbiamo portato lo stanziamento per il sostegno ai rifugiati ucraini a 800 milioni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, al termine della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G7 a Bonn.
Ore 16.10 – Franco: valuteremo nuovi sostegni a summit G7 giugno – “Valuteremo i margini per ulteriori eventuali interventi a sostegno dell’Ucraina in vista della riunione a fine giugno dei capi di governo del G7”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, al termine della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G7 a Bonn.
Ore 16.05 – Di Maio, Italia presenta piano per la pace grazie a credibilità internazionale – L’Italia ha conquistato con il suo sostegno all’Ucraina la credibilità internazionale che le consente ora di presentare una proposta di piano di pace. Lo ha spiegato, al termine della riunione del comitato dei ministri del Consiglio d’Europa il capo della diplomazia Luigi Di Maio. “Il nostro piano”, ha detto nella conferenza stampa finale, “è una proposta di cui ho parlato anche con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, due giorni fa”. Si tratta, ha spiegato “della costituzione di un gruppo internazionale di facilitazione da organizzare con Onu, Ue e Osce, di un lavoro per step che permetta tregue localizzate, l’evacuazione dei civili e poi ovviamente anche a salire di livello con un cessate il fuoco e poi in prospettiva una pace duratura attraverso un vero e proprio accordo di pace”. Il gruppo di facilitazione, ha detto ancora, “deve cercare di ricostruire il dialogo fra due parti che però sono in guerra”. “C’è un invaso e c’è un invasore, e noi siamo solidali con l’invasore: non esiste una pace importa, si parte dalle richieste dell’Ucraina, loro sono quelli invasi e il nostro obiettivo è facilitare il dialogo per arrivare prima possibile a un cessate il fuoco e al percorso verso la pace”.
La proposta italiana, ha proseguito Di Maio, è stata trasmessa anche “agli sherpa del G7 in occasione dell’appuntamento in Germania, prima ancora di parlarne con l’Onu, e continueremo a promuovere l’iniziativa di dialogo”. E, ha aggiunto, l’Italia lo fa grazie alla credibilità internazionale che deriva dall’aver sostenuto finanziariamente e non solo l’Ucraina fin dall’inizio della guerra.
Ore 16.00 – Consiglio Europa, Di Maio: soddisfatti risultati presidenza italiana – “Possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti, la nostra presidenza si è impegnata a fondo per rilanciare l’azione del Consiglio d’Europa su temi rilevanti per la vita quotidiana dei nostri cittadini affrontando al contempo le conseguenze dell’aggressione russa con determinazione e unità in linea con i valori fondanti dell’organizzazione”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio nella conferenza conclusiva del Consiglio d’Europa che ha segnato il passaggio della presidenza dall’Italia all’Irlanda.
Ore 15.55 – Negoziatore russo: non escludo ripresa dei colloqui – “Ora abbiamo un basso profilo nel processo negoziale. Non escludo che vincerà il buon senso e il processo negoziale riprenderà. Oggi dipende da chi partecipa ai negoziati da parte di Kiev”. Lo ha sottolineato un membro della delegazione russa in trattativa con l’Ucraina, Leonid Slutsky. Lo riportano le agenzie ucraine.
Ore 15.50 – Piano pace Italia, Borrell: “Mantenere unità UE, ritiro russi è pre-condizione” – “Ho preso nota dell’annuncio da parte del collega italiano di un piano di pace presentato dall’Italia al segretario generale delle Nazioni unite il 19 maggio e noi dell’UE appoggiamo tutti gli sforzi per cercare di raggiungere la conclusione del conflitto, ma” il cessate il fuoco, “dalla prospettiva europea, passa da una immediata interruzione dell’aggressione e il ritiro incondizionato delle truppe russe al di fuori del territorio dell’Ucraina e le condizioni per questo cessate il fuoco le deve decidere l’Ucraina”. Lo ha detto Josep Borrell, alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, riguardo il piano proposto dall’Italia per la pace in Ucraina. “Faccio un appello affinché gli europei mantengano l’unità su tutti i fronti, diplomatico e militare, per quanto riguarda l’aggressione russa dell’Ucraina”, ha detto Borrell nella conferenza stampa al termine della riunione dei ministri dello Sviluppo internazionale. “Noi adesso, a livello dell’UE, cerchiamo di appoggiare l’Ucraina e facciamo tutti gli sforzi diplomatici per arrivare a un cessate il fuoco”, ha aggiunto Borrell. “Però”, ha concluso, “vogliamo anche che l’Ucraina arrivi ai negoziati, quando questi avranno luogo, in una posizione di forza”.
Ore 15.45 – Ungheria: gruppo energetico rinuncerà a petrolio russo – Il più grande gruppo energetico ungherese è pronto a rinunciare al petrolio russo. Mol, che è in parte di proprietà statale – riporta l’agenzia ucraina Unian riprendendo il Financial Times – intende sviluppare un piano per abbandonare il petrolio russo. “Dobbiamo ricostruire l’aereo in volo. Questo è un processo che dobbiamo pianificare fin da ora”, ha affermato Zolt Huff, direttore della produzione, riferendosi alla necessità di un piano per consentire all’azienda di raffinare petrolio alternativo a quello russo, soluzione già in parte iniziata. La società stima che la conversione di una raffineria a sud di Budapest che utilizzi una varietà di fonti diverse dal petrolio russo potrebbe costare fino a 700 milioni di euro e richiedere diversi anni prima che sia operativa.
Ore 15.40 – Borrell: “20 mln di tonnellate di grano aspettano di essere esportate” – “Circa 20 mln di tonnellate di grano giacciono nei silos in Ucraina. Non possono essere esportate perché sono bloccati dalla guerra di Putin. Molte navi stanno aspettando di poterli caricare, ma le navi russe bloccano i porti ucraini”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Esteri nel formato Sviluppo. “Le nostre sanzioni – puntualizza – non sono contro il cibo, né contro alcun prodotto agricolo, né contro i fertilizzanti. Non abbiamo colpito nessuna di queste cose, perché sapevamo che questo avrebbe potuto danneggiare il mercato mondiale delle derrate alimentari e dei fertilizzanti”.
Ore 15.35 – Consiglio Europa: pace non scontata nel continente – Quanto sta accadendo in Ucraina dimostra che “la pace non e’ qualcosa di scontato sul nostro continente europeo”. Lo ha sottolineato la segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejinovi Buri al termine del Comitato dei ministri a Torino. “Richiede il coinvolgimento di tutte le istituzioni. Il ruolo del Consiglio d’Europa e’ quello di tutelare i diritti umani”.
Ore 15.30 – Kiev: “liberati 1.016 insediamenti” – “Ad oggi, 1.016 insediamenti sono stati liberati e in quei territori operano strutture umanitarie”. Lo ha detto Kirill Timoshenko, vice direttore dell’ufficio di presidenza ucraino in un briefing dedicato a fare il punto sul ripristino delle infrastrutture danneggiate nei territori precedentemente occupati: nel 65% di questi è ora disponibile il gas; 863 insediamenti sono riforniti di energia elettrica; le stazioni hanno ripreso a funzionale nel 49% delle località. Quando agli ospedali, sono funzionanti in 305 degli insediamenti precedentemente occupati, mentre le Poste hanno riaperto nell’80% dei luoghi
Ore 15.25 – Kiev: allo studio piano Italia per fine guerra – L’Ucraina sta studiando il piano messo a punto dall’Italia per mettere fine alla guerra. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleh Nikolenko, citato dal Kiev Independent
Ore 15.20 – Putin: Russia vieterà sistemi stranieri di cyber sicurezza – “In Russia sarà vietato utilizzare sistemi stranieri per la protezione delle informazioni a partire dal 2025”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando al Consiglio di sicurezza nazionale.
Ore 15.15 – Di Maio: l’uscita russa è la crisi più grave della storia del Consiglio d’Europa – Il semestre di presidenza italiana del Consiglio d’Europa ha affrontato “la più grave crisi dalla sua fondazione: la cessazione di uno degli Stati membri, la Russia”. Lo ha detto Luigi Di Maio, sottolineando che “non c’erano alternative”. Al termine della riunione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa a Venaria Reale (Torino), il ministro degli Esteri ha aggiunto: “In questa crisi senza precedenti siamo stati guidati dalla consapevolezza della sfida e dal vostro sostegno, nell’interesse condiviso a muoversi uniti su una scelta”.
Ore 15.10 – Putin: la cyber-aggressione alla Russia è fallita come le sanzioni – “La cyber aggressione contro la Russia è sostanzialmente fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale” perché “eravamo preparati”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando al Consiglio di sicurezza nazionale. “I cyber attacchi contro la Russia provengono da diversi paesi, sono strettamente coordinati e di fatto sono azioni delle agenzie degli Stati”, ha aggiunto il leader del Cremlino, affermando che “il loro numero è cresciuto notevolmente dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina”.
Ore 15.05 – Di Maio: piano Italia per agevolare dialogo parti e pace – “Non esiste una pace imposta, si parte dalla disponibilita’ dell’Ucraina perche’ il loro popolo e’ stato invaso e il nostro obiettivo e’ agevolare il dialogo per step per arrivare al cessate il fuoco e poi alla pace”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla conferenza stampa finale della presidenza italiana al Consiglio d’Europa rispondendo ad una domanda sul piano italiano. “L’Italia promuove il piano e lo fa in base alla credibilita’ che ha perche’ abbiamo sostenuto con tutti i nostri mezzi quel popolo e questo ci da’ credibilita’ di parlare di dialogo perche’ non ci siamo tirati indietro per aiutare gli ucraini aggrediti”.
Ore 15.00 – Mulè: “Quarto decreto invio armi? Non lo stiamo preparando” – Un quarto decreto per l’invio di armi a Kiev “non mi risulta si stia preparando”, tuttavia “se servissero manderemo anche altre armi all’Ucraina, se non fosse necessario non lo faremo”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa e deputato Forza Italia. Mulé spiega poi che “noi siamo pronti ad andare, laddove ci fosse una richiesta, a sminare il porto di Odessa, abbiamo delle navi cacciamine pronte ad esser utilizzate, sono allertate ed in ‘prontezza’, come si dice in questi casi”.
Ore 14.55 – Cio: relazioni con Russia drammaticamente deteriorate – “Il nostro rapporto con la leadership politica russa si è drammaticamente deteriorato negli ultimi anni a seguito allo scandalo doping, agli attacchi informatici e persino alle minacce personali a individui del Comitato Olimpico Internazionale e del Movimento Olimpico”. Lo ha ammesso il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Thomas Bach parlando oggi all’Olympic House di Losanna durante il terzo ed ultimo segmento della 139/a Sessione del Cio. Bach oggi ha ricordato il suo appello di pace (“date una possibilità alla pace”) fatto ai leader politici di tutto il mondo nei discorsi di apertura e chiusura dei Giochi invernali di Pechino. A seguito dell’invasione militare russa in Ucraina, il Cio ha raccomandato a tutte le federazioni mondiali di non invitare atleti e dirigenti russi e bielorussi ad eventi internazionali.
Ore 14.50 – Germania respinge debito condiviso per ricostruire Ucraina – La Germania respinge una nuova condivisione europea del debito per la ricostruzione in Ucraina: lo ha dichiarato il ministro dell’Economia tedesco, Christian Lindner. “Se c’e’ qualcuno che sta prendendo in considerazione di rifare di nuovo qualcosa come il Next Generation Eu, allora la risposta non puo’ che essere no”, ha detto Lindner dopo una riunione del G7.
Ore 14.45 – Kuleba: grande apprezzamento per azione italiana – “Grande apprezzamento per l’azione della presidenza italiana del comitato dei ministri e per la pronta risposta all’aggressione russa” e’ stata espressa dal ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Ivanovy? Kuleba, intervenuto oggi in collegamento alla 32/esima sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, in corso a Venaria, alle porte di Torino. Kuleba ha anche sottolineato la “forte comunanza di valori con tutti i paesi del Consiglio d’Europa” e “l’allineamento con i valori fondanti dell’organizzazione”.
Ore 14.40 – Erdogan: Domani colloqui con Stoltenberg, Gb e Finlandia – Sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver avuto “un colloquio esteso” con il premier olandese Mark Rutte. E, nel corso di una conferenza stampa, ha anticipato che domani avrà colloqui con il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, con Regno Unito e Finlandia.
Ore 14.35 – Ucraina: viceministra Esteri, vittoria solo con ritiro russi – L’Ucraina potrà dire di aver vinto la guerra solo quando “anche l’ultimo soldato russo avrà lasciato il Paese”. Lo ha sottolineato, a margine della riunione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, la viceministra degli Esteri di Kiev, Emine Dzhaparova. “Il mio presidente Volodymyr Zelensky è molto chiaro nel dire che ci sono alcuni principi sacri nel diritto internazionale e l’integrità e sovranità internazionale sono qualcosa che non può essere barattato o contrattato”, ha aggiunto, escludendo che la cessione di parti del Paese possa essere sul tavolo.
Ore 14.30 – G7: nel 2022 19,8 miliardi di dollari per Ucraina – Per il 2022 i paesi del G7 hanno messo a disposizione 19,8 miliardi di dollari per l’Ucraina. Lo si legge nel comunicato finale del summit finanziario. La cifra include 9,5 miliardi di dollari annunciati dagli Usa.
Ore 14.25 – Fitch: con stop gas russo eurozona a rischio recessione – Un’improvvisa interruzione delle forniture di gas russo all’Europa spingerebbe probabilmente l’Eurozona in recessione alla fine del 2022 o all’inizio del 2023.Lo sottolinea nel suo ultimo report Fitch che nelle previsioni del “Global Economic Outlook” di marzo prevedeva una crescita dell’eurozona del 2,3% nel 2023, ma i recenti sviluppi hanno evidenziato rischi di ribasso. Fitch nel ricordare che “le stime della Bce indicano come il pil dell’eurozona diminuirebbe dello 0,7% se la fornitura di gas diminuisse del 10%, evidenzia quindi che una perdita del 30% delle forniture di gas si tradurrebbe in un calo del 2% del Pil della zona euro mentre per la Germania la perdita della fornitura di gas russo comporterebbe un calo del pil vicino al 4%”.
Ore 14.20 – Kiev: “Russi aprono centro per bambini per insegnare alfabeto del Donbass” – “I Russi hanno aperto un centro per i bambini nel palazzo che prima ospitava un ex kinder garden parzialmente distrutto a Mariupol. Pianificano di insegnare ai bambini il propagandistico ‘alfabeto del Donbass”. Cosi scrive sulla sua pagina telegram la commissaria del parlamento ucraino per i diritti umani Liudmila Denisova.
Ore 14.15 – Kiev, a Severodonetsk colpita una scuola: almeno 3 morti – A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno aperto il fuoco su una scuola dove si nascondevano centinaia di persone e almeno 3 residenti sono stati uccisi. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai su Telegram.
Ore 14.10 – Kiev ordina ai difensori di Azovstal di smettere di combattere – I difensori di Azovstal hanno ricevuto da Kiev l’ordine di smettere di combattere. Lo annuncia in un videomessaggio il comandante del battaglione Azov Denys Prokopenko ancora nell’acciaieria dopo che, secondo Mosca, si sono arresi in 2mila. “Il comando militare superiore ha dato l’ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città” di Mariupol, ha detto Prokopenko.
Ore 13.10 – Schroeder lascia il board di Rosneft – L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder lascia il consiglio d’amministrazione del colosso russo del petrolio Rosneft. Lo annuncia la società russa in un comunicato. Schroeder è nel mirino delle polemiche in Germania per essersi finora rifiutato di lasciare i suoi incarichi in Russia. Proprio ieri il Bundestag gli ha tolto l’uso dell’ufficio che spettava all’ex leader socialdemocratico in quanto ex cancelliere.
Ore 13.05 – Mosca: creato ente per la ricostruzione in Ucraina e Donbass –In Russia è stato creato un ente centrale che coordinerà “la ricostruzione dei territori liberati dell’Ucraina e del Donbass… le cui infrastrutture sono state danneggiate durante le ostilità”. Lo ha dichiarato il vicepremier russo Marat Khusnullin, citato dall’agenzia Tass. “Abbiamo creato una sede dedicata, che include tutti gli organismi interessati alla ricostruzione”, ha aggiunto Khusnullin.
Ore 13.00 – Kiev, mandato arresto per ex presidente filorusso Yanukovich – La procura generale Ucraina ha emesso un mandato di arresto per l’ex presidente ucraino filorusso Viktor Yanukovich, deposto dalle rivolte di piazza Maidan nel febbraio 2014 e ora cittadino russo. Yanukovich – si legge in un post della Procura generale su Telegram, ripresa anche da vari media – è accusato di essere fuggito in Russia nel 2014 dalla regione di Donetsk utilizzando tre elicotteri militari russi, sui quali avrebbe portato con sé 20 persone, “contrabbandate” oltreconfine, secondo i magistrati ucraini. “Il 23 febbraio del 2014 (il giorno dopo la sua caduta, ndr), Yanukovich, insieme al personale di sicurezza e a rappresentanti della federazione russa, con l’aiuto di tre elicotteri della Forze armate russe, ha attraversato illegalmente (il confine) e ha trasportato almeno 20 persone attraverso il confine di stato dalla periferia di Urzuf, nella regione di Donetsk, alla regione russa di Anapa”, vicino a Krasnodar, dice il post. Si ritiene che Yanukovich risieda ancora in Russia, ma non si sa dove, anche se alcune segnalazioni riportate da Ukrinform lo darebbero a Minsk, in Bielorussia.
Ore 12.55 – Ucraina, sentenza per soldato russo attesa per lunedì – La sentenza nei confronti del sergente russo 21/enne Vadim Shishimarin, processato a Kiev per crimini di guerra per l’uccisione a sangue freddo di un civile ucraino disarmato di 62 anni a Sumy il 28 febbraio scorso, è attesa per lunedi’ prossimo. Lo fa sapere il giudice del tribunale di Kiev. Stamani in aula il militare russo ha dichiarato di essere “sinceramente dispiaciuto” per quanto ha fatto, mentre nella sua arringa finale il suo avvocato d’ufficio ne ha chiesto l’assoluzione: “Tenuto conto di tutte le prove e testimonianze esibite – ha dichiarato l’avv. Viktor Ovsiannykov -, ritengo che il signor Shishimarin non sia colpevole dei crimini dei quali lo si accusa” e dei quali lo stesso imputato si è dichiarato colpevole.
Ore 12.50 – Da sabato stop al flusso di gas russo alla Finlandia – Le importazioni di gas naturale dalla Russia in Finlandia saranno interrotte sabato 21 maggio alle 7. Lo annuncia la compagnia energetica nazionale Gasum in una nota dopo essere stata informata della decisione da Gazprom. “Ci siamo preparati con cura a questa situazione e saremo in grado di fornire gas a tutti i nostri clienti nei prossimi mesi”, assicura il ceo di Gasum, Mika Wijanen, definendo la decisione “deplorevole”. La società riferisce che continuerà a servire i clienti “durante tutta la stagione da altre fonti, attraverso il gasdotto BalticConnector”.
Ore 12.45 – Kiev: sentite esplosioni stamattina nella capitale – Stamattina sono stati segnalati i suoni di esplosioni a Kiev ma nella capitale non si sono registrate emergenze. Lo fa sapere Mykola Povoroznyk, primo vice capo dell’amministrazione statale della citlà di Kiev, come riporta Unian. “Finora non si sono registrate emergenze in città. Anzi, le forze di difesa aerea hanno lavorato, ora la città è più o meno tranquilla”, ha detto
Ore 12.40 – Cremlino, martedì vertice tra ministri Difesa alleati Russia – I ministri della Difesa della Csto, l’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, guidato dalla Russia post-sovietica e di cui fanno parte anche Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan, si incontreranno martedì 24 maggio. Discuteranno della possibilità di creare unità comuni di difesa radiologica, chimica e biologica. A riportarlo è la Tass, citando una nota dell’Organizzazione. L’incontro si terrà videoconferenza e sarà presieduto dal ministro della Difesa armeno Suren Papikyan. Oltre ai ministri della difesa della Bielorussia, del Kazakistan, del Kirghizistan, della Russia e del Tagikistan, è prevista anche la presenza del segretario generale del Csto Stanislav Zasya e il Capo di Stato maggiore congiunto dell’organizzazione, Anatoly Sidorov. Tra le altre cose, i partecipanti discuteranno di ricerca in ambito di guerra elettronica e l’addestramento del personale militare.
Ore 12.35 – Governatore Luhansk: “Russi vogliono distruggere Severodonetsk” – “I russi vogliono distruggere Severodonetsk, hanno intensificato gli attacchi prendendo di mira i quartieri residenziali. A causa dei bombardamenti è impossibile fare delle verifiche sul territorio e calcolare il numero delle vittime”. Così Serhii Haidai, governatore regione di Luhansk, sul suo canale Telegram.
Ore 12.30 – Kiev: bombe su 54 villaggi del Donbass, 20 civili morti – Le truppe russe hanno bombardato 54 insediamenti nelle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk, uccidendo 20 civili. Lo hanno reso noto su Facebook le Forze congiunte ucraine, secondo quanto riferisce l’agenzia Ukrinform. Gli attacchi aerei e con colpi di mortaio hanno distrutto o danneggiato 105 edifici residenziali e altri 15 obiettivi civili, tra cui un ospedale, un dormitorio, un centro sportivo, un centro commerciale, gli edifici di una banca e un gasdotto. Tra i villaggi colpiti ci sono Severodonetsk, Lysychansk, Avdiivka, Bakhmut e Marinka.
Ore 12.25 – Draghi: da Putin spaventoso errore, un dramma – “Lo sapevo, ne ero sicuro ma non ci volevo credere. Non si portano 200.000 truppe in assetto di guerra sul confine di un paese se non per attaccare. Io ero sicuro sarebbe successo perché purtroppo è successo anche in passato con l’Unione Sovietica. Allo stesso tempo non volevo crederci. Ho parlato con Putin fino all’ultimo e ci siamo dati appuntamento per risentirci, ma lui ha lanciato invasione. È un dramma terribile, un errore spaventoso fatto da Putin”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, conversando con gli studenti a Sommacampagna.
Ore 12.20 – Mattarella: “L’obiettivo non è la guerra ma far vincere la pace” – “L’accoglienza che è stata offerta alle famiglie, alle donne, ai ragazzi ucraini in fuga da questa guerra scellerata di aggressione sono una prova di come la solidarietà resti sempre un filo robusto che tesse le vite e le storie. Di questa accoglienza dobbiamo essere orgogliosi. Perché è una prova di umanità che fa comprendere al mondo, e anche agli aggressori, che il nostro obiettivo non è continuare la guerra ma sconfiggere la prepotenza di chi la muove, facendo vincere la pace e la convivenza, nella libertà e nel rispetto del diritto”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ore 12.15 – Mosca: “La liberazione di Luhansk si sta avvicinando alla fine” – I gruppi delle Forze Armate russe, insieme alle milizie popolari di Lugansk e della Repubblica Popolare di Donetsk, “continuano a espandere il loro controllo sui territori del Donbass. La liberazione della Repubblica Popolare di Luhansk si sta avvicinando alla fine”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu.
Ore 12.10 – Mosca: nuove basi militari in risposta ad allargamento Nato – La Russia creerà nuove basi militari in risposta all’allargamento della Nato. Lo ha detto il ministro della difesa russo Sergei Shoigu. Il ministro ha evidenziato un aumento delle minacce militari vicino ai confini occidentali della Russia a causa di Usa e Nato. Shoigu, secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax, ha elencato tra le minacce anche le domande di adesione alla Nato da parte di Finlandia e Svezia.
Ore 12.05 – Draghi: “Ho chiesto a Putin pace trovato muro, con Biden ho avuto più fortuna” – “A Putin ho detto: ‘la chiamo per parlare di pace’, e lui mi ha detto ‘non è il momento’. ‘La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco’, lui mi ha risposto ‘non è il momento’. ‘Forse i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate con Zelensky?’, mi ha ancora risposto ‘Non è il momento'”. Lo ha detto oggi Mario Draghi, salutando gli studenti della Scuola Dante Alighieri di Sommacampagna, nel veronese. “Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il Presidente Biden gli ho detto che forse solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse a Putin. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché il giorno dopo non lui, ma il ministro della difesa americano e quello russo si sono sentiti”.
Ore 12.00 – Mosca: in Azovstal 2000 nazionalisti arresi, salvi 177 civili – Dall’acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati salvati 177 civili e quasi 2mila nazionalisti si sono arresi. Lo ha detto il ministro della difesa russo Sergei Shoigu secondo quanto riporta l’agenzia Tass.
Ore 11.00 – Di Maio: “Con uscita Mosca nuova pagina Consiglio Europa” – L’esclusione della Federazione russa dal Consiglio d’Europa, “passaggio doloroso ma necessario”, ha aperto “una nuova pagina nella storia di questa organizzazione”: lo ha detto, parlando ai ministri dei Paesi che fanno parte dell’istituzione di Strasburgo il capo della diplomazia Luigi Di Maio. Introducendo i lavori del Comitato dei ministri in cui passerà il testimone al ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney, Di Maio ha detto che “è fondamentale avviare una riflessione comune su indirizzi strategici e passi concreti adeguati ad affrontare le sfide che il nuovo scenario apre”, dicendosi “convinto che solo un impegno collettivo ci permetterà di superarle con l’ambizione condivisa di riaffermare con ancora più forza e convinzione i principi e valori della nostra organizzazione”.
Ore 10.00 – Draghi, famiglie straordinarie per accoglienza profughi – “Le famiglie italiane sono state straordinarie” nell’accoglienza dei profughi dall’Ucraina, “le scuole italiane sono state straordinarie: c’è stato un capolavoro d’amore e di efficienza” nell’accogliere i bambini, questo Paese è stato straordinario”. Lo ha detto il premier Mario Draghi parlando alla scuola ‘Dante Alighieri’ di Sommacampagna, nel veronese. I cittadini russi? “Sono come noi, non sono i nemici”, ha aggiunto.
Ore 09.00 – Dalle 22 di ieri in corso attacco hacker a siti istituzionali italiani – Dalle 22 di ieri è in corso un attacco hacker ad alcuni siti istituzionali italiani tra cui quello del ministero dell’Istruzione è quello Beni culturali, del Csm, Agenzia delle Dogane e ministero degli Esteri da parte di hacker russi riconducibili a collettivo Killnet. La polizia è al lavoro per mitigare gli effetti dell’azione. In particolare stanno operando gli specialisti della Polizia Postale.
Ore 07.00 – Zelensky, fase finale della guerra sarà la più sanguinosa – “La fase finale è la più difficile e la più sanguinosa. Non possiamo permetterci di dire che la guerra è finita”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi, in una conversazione con alcuni studenti ucraini, stando a quanto riportato dal Kiev Independent. “Non posso gridare ‘Torna a casa oggi’ a tutti quelli che sono scappati all’estero, perchè la guerra non è finita”, ha detto Zelensky. Allo stesso tempo, ha assicurato che, dopo la fine della guerra, l’Ucraina presterà molta attenzione alla sicurezza. “Costruiremo il Paese, e in particolare le migliori infrastrutture e tecnologie per garantire sicurezza, al livello di Israele e di altri Paesi leader”, ha garantito. Zelensky ha infine annunciato che dopo la vittoria dell’Ucraina in guerra, “ci sarà un approccio equo ai salari di qualsiasi professione”.
Ore 06.30 – Onu, 90% popolazione ucraina rischia di finire in povertà – Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha avvertito che il 90% delle persone in Ucraina potrebbe finire in povertà, se la Russia continuerà il suo assalto. “Stiamo parlando di nove ucraini su 10 che cadranno in povertà, se questa guerra continuerà fino alla fine dell’anno”, ha affermato il vice rappresentante dell’Undp in Ucraina, Manal Fouani citato da Bbc. Ha descritto questo numero come “scioccante”, dato che il tasso di povertà nel paese era solo del 2,5% appena prima dell’inizio della guerra. Fouani ha affermato che 18 anni di guadagni in termini di sviluppo potrebbero essere persi entro la fine dell’anno: gli “investimenti dell’Unione europea e di tutti i donatori e partner di sviluppo di questo paese negli ultimi 20 anni”.
Ore 06.00 – Zelensky: russi hanno trasformato Donbass in inferno – Le forze russe hanno trasformato il Donbass in un “inferno”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che non si tratta di “un’esagerazione”. Nel suo discorso, il leader di Kiev ha fatto riferimento al “brutale e assolutamente inutile bombardamento di Severodonetsk”, “i bombardamenti di altre citta’, gli attacchi aerei e missilistici dell’esercito russo: tutto questo non e’ solo ostilita’ durante la guerra”. Zelensky ha citato “la regione di Chernihiv, in particolare il terribile attacco a Desna”, “gli attacchi continui nella regione di Odessa, nelle citta’ dell’Ucraina centrale, il Donbas s e completamente distrutto”. “Tutto cio’ non ha e non puo’ avere alcuna spiegazione militare per la Russia”, ha sottolineato il presidente, sostenendo che sia “un tentativo deliberato e criminale di uccidere il maggior numero possibile di ucraini. Distruggere quante piu’ case, strutture sociali e imprese possibili”.
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