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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Missili su Odessa, almeno un morto. Oggi l’incontro tra Biden e Draghi

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 10 MAGGIO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – 76esimo giorno di guerra in Ucraina. Ieri, 9 maggio, a Mosca è andata in scena la parata della Vittoria per celebrare la vittoria della Russia sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Nel suo discorso, Putin ha dichiarato che l’operazione in Ucraina è stata necessaria e assolutamente giusta, affermando che Mosca ha risposto a “un’evidente minaccia per il nostro paese e per i nostri confini”. Poi ha aggiunto: “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”. Intanto Zelensky ha tuonato: “Abbiamo vinto allora, vinceremo ora”. Infine, Macron: “Pace non si costruisce con l’umiliazione di Mosca”. Oggi, intanto, è in programma l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier italiano Mario Draghi. Di seguito tutte le notizie di oggi, 10 maggio 2022, in diretta.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 10 MAGGIO 2022

Ore 20.30 – Biden: Draghi è riuscito a unire Nato e UE – “C’è una cosa che appezzo: il suo sforzo di unire la Nato e l’UE”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ricevendo alla Casa bianca il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Era difficile credere che andassero di pari passo era più probabile che si sarebbero divise ma lei è riuscita a farli andare di pari passo”, ha aggiunto il presidente statunitense, che ha anche parlato di una “grande concorrenza economica” tra Stati Uniti e Unione Europea. “Ma è una concorrenza costruttiva”, ha aggiunto.

Ore 20.24 – Draghi: italiani e europei chiedono fine massacri e pace – “In Italia e in Europa le persone vogliono la fine di questi massacri, di questa violenza, di questa macelleria. Le persone si chiedono che cosa possiamo fare per portare la pace”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Casa Bianca nel colloquio con Biden, prima del loro incontro. Secondo Draghi, sicuramente potranno essere usati canali “diretti e indiretti” di comunicazione “ma la gente si chiede se è abbastanza”, ha sottolineato.

Ore 20.20 – Draghi a Biden: uniti in condanna invasione e aiuti a Ucraina – “Siamo uniti nel condannare l’invasione dell’Ucraina, uniti nelle sanzioni e nell’aiutare l’Ucraina come ci ha chiesto il presidente Zelensky”. Così il presidente del consiglio Mario Draghi a colloquio con Joe Biden alla Casa Bianca.

Ore 20.17 – Draghi a Biden: Putin pensava di dividerci ma ha fallito – In Italia ci chiediamo come far finire massacro, ha detto il presidente del Consiglio nello studio ovale della Casa bianca.

Ore 20.15 – Biden a Draghi: “Abbiamo molte cose di cui parlare” – “Abbiamo molte cose di cui parlare. Benvenuto, amico”. Così il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha accolto il premier italiano, Mario Draghi, nello studio Ovale della Casa Bianca.

Ore 19.50 – Draghi-Biden: premier arrivato alla Casa Bianca – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato alla Casa Bianca per incontrare il presidente Usa, Joe Biden.

Ore 19.10 – Lukashenko, possiamo causare danni intollerabili ai nemici – L’esercito bielorusso è in grado di “infliggere danni intollerabili ai suoi nemici” in caso di attacco. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko, citato dalla Belta, incontrando funzionari della Difesa, dopo l’invio di forze speciali ai confini con l’Ucraina, dove secondo Minsk c’è una “minaccia crescente” della Nato e dei suoi alleati. “Siamo realisti, capiamo che non potremmo sconfiggere la Nato. Ma abbiamo tutte le armi per causare danni, in particolare ai territori da cui verremmo attaccati”, ha aggiunto Lukashenko, sottolineando di non “alludere a nulla” ma volere che “tutti capiscano la portata delle armi che abbiamo.

Ore 19.00 – Yellen: Russia in recessione, inflazione andrà al 20% – Le sanzioni occidentali hanno dato un duro colpo all’economia della Russia, che ormai “è chiaramente in recessione”. La valutazione è del ministro americano del Tesoro Janet Yellen, intervenuta davanti a un’audizione al Congresso. Vi sono previsioni che la loro economia si ridurrà del 10-15%, ha detto Yellen citata dalla Cnn, aggiungendo che l’inflazione in Russia dovrebbe arrivare quest’anno al 20%. “Le società russe sottoposte a sanzioni stanno constatando come sia quasi impossibile accedere a beni e servizi di cui hanno bisogno sul mercato globale”, ha detto Yellen. Fra queste, ha sottolineato, vi sono industrie belliche che non riescono a reperire i chip per i computer e altri componenti necessari per ripristinare gli arsenali.

Ore 18.55 – Consiglio d’Europa: “Sostegno e solidarietà incrollabili a Kiev” – “Sostegno e solidarietà incrollabili” durante questi “tempi molto difficili” sono stati espressi dal segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric, al presidente Volodimir Zelensky, durante la sua visita in Ucraina. “Le prove di indicibili atrocità a cui ho assistito nel nostro stato membro, l’Ucraina, sono fonte di profonda preoccupazione”, ha proseguito Buric in una nota, nella quale ha precisato di aver incontrato anche il ministro degli Esteri, Dmitro Kuleba. “Durante la visita ho concordato con le autorità ucraine un pacchetto di misure immediate per affrontare le conseguenze dirette dell’aggressione russa. Ciò include fornire assistenza alla procuratrice generale Venediktova e al suo ufficio nel quadro delle loro indagini sulle gravi violazioni dei diritti umani e della loro cooperazione con la Corte penale internazionale”, ha aggiunto Buric.

Ore 18.50 – Jeffrey Sachs: “Putin ha reiterato sua opposizione ad allargamento Nato voluto da Usa” – Il discorso tenuto ieri dal presidente russo in occasione della Giornata della vittoria “è una chiara reiterazione dell’opposizione, strenua e di lunga data, della Russia all’allargamento della Nato”. Lo ha detto all’Adnkronos Jeffrey Sachs, economista e saggista della Columbia University, noto per il ruolo di primo piano svolto durante la transizione dall’economia russa dal sistema sovietico. “Gli Stati Uniti stanno purtroppo perseguendo risolutamente l’allargamento della Nato e, negli ultimi anni, hanno armato e aiutato a riformare l’esercito ucraino a tal fine”, ha dichiarato Sachs. “È una parte fondamentale della strategia statunitense”.

Ore 18.45 – Oms: 3mila morti da inizio guerra per mancate cure – Almeno 3.000 persone sono morte in Ucraina dall’inizio della guerra a causa della mancanza di accesso alle cure per le malattie croniche. Lo ha annunciato il capo dell’Ufficio regionale europeo dell’Oms, Hans Kluge. Lo riportano i media ucraini. “Il 40% delle famiglie ha almeno un membro bisognoso di cure croniche che non riescono più a trovare e si stimano almeno 3.000 morti premature evitabili”, ha detto Kluge riferendosi, tra l’altro, a patologie come l’Aids o il cancro.

Ore 18.40 – USA, Russia responsabile di cyberattacchi contro satelliti – Gli Stati Uniti, “a sostegno della UE e di altri partner”, hanno condiviso pubblicamente “la loro valutazione che la Russia ha lanciato cyber attacchi a fine febbraio contro network di satelliti commerciali per le comunicazioni per interrompere” le capacità di comando e controllo dell’Ucraina durante l’invasione, con effetti anche su altri paesi europei. Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken, ricordando che gli Stati Uniti, con i loro alleati e partner, hanno preso delle misure per aiutare Kiev a difendersi da questi attacchi.

Ore 18.35 – Mariupol, Azov chiede evacuazione soldati feriti – I soldati del reggimento Azov hanno mostrato le condizioni dei militari nei sotterranei dell’acciaieria a Mariupol, rimasti feriti dopo settimane di assedio: uomini con braccia amputate, soldati in piedi su una gamba sola perché l’altra mozzata, giovani con ferite lacerate. Le foto sono state pubblicate sul canale Telegram del gruppo ultranazionalista. “L’intero mondo civile deve vedere le condizioni in cui si trovano i soldati feriti di Mariupol, e agire!”, afferma l’appello. “Chiediamo l’immediata evacuazione dei militari feriti nei territori controllati dall’Ucraina, dove riceveranno assistenza e cure adeguate”. Il reggimento Azov ha anche invitato l’Onu e la Croce Rossa a riaffermare il principio di base del soccorso ai feriti che non sono più combattenti.

Ore 18.30 – Gas in rialzo su possibile stop da Ucraina: chiusura +5,3% – Il prezzo del gas chiude in rialzo, dopo l’annuncio del gestore del sistema di trasporto in Ucraina che fermerà il transito da domani dal punto di ingresso di Sokhranivka a causa delle azioni delle forze di occupazione russe. Sulla piazza di Amsterdam le quotazioni hanno concluso a 97 euro al Mwh, con un rialzo del 3,43%, dopo aver toccato un minimo di giornata a 92 euro.

Ore 18.25 – USA, intelligence: tutti gli alleati devono fare la loro parte – “Tutti gli alleati devono fare la loro parte” per sostenere l’Ucraina nella guerra contro la Russia. Lo ha detto la direttrice dell’intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un’audizione alla commissione Difesa del senato. “Possiamo continuare nel nostro sostegno se tutti danno il loro contributo”, ha detto rispondendo alla domanda di un senatore sul fatto che la maggior parte dei Paesi della Nato non hanno ancora aumentato le loro spese per la difesa, portandole al 2% del Pil come chiedono da tempo gli Stati Uniti.

Ore 18.20 – Finlandia, 76% cittadini a favore dell’ingresso nella Nato – Aumenta in modo esponenziale il sostegno dei finlandesi all’adesione del Paese alla Nato. Secondo l’ultimo sondaggio della radiotelevisione di Stato, Yle, il 76% della popolazione è a favore dell’ingresso nell’Alleanza, mentre il 12% si oppone. Nelle precedenti indagini demoscopiche condotte a febbraio e a marzo, i favorevoli si attestavano prima al 53% e poi al 62%. Con la guerra della Russia in Ucraina anche i partiti finlandesi hanno cambiato la loro posizione sulla Nato, mostrandosi quasi in toto favorevoli. Il governo potrebbe presentare pubblicamente la sua domanda insieme alla Svezia già nei prossimi dieci giorni, durante una visita del presidente finlandese Sauli Niinisto a Stoccolma.

Ore 18.15 – Draghi vede Biden, su tavolo anche gas e sicurezza alimentare – Il rischio di una crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina. E la corsa italiana all’indipendenza dal gas russo nella quale anche gli Stati Uniti, nel medio periodo, potranno giocare un ruolo fondamentale. Sono alcuni dei temi al centro dell’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente Usa Joe Biden, che si incontreranno a breve alla Casa Bianca.

Ore 18.10 – Lavrov: la confisca delle riserve valutarie russe è un furto – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha criticato le dichiarazioni dell’alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell in merito alla confisca delle riserve valutarie del suo Paese per la ricostruzione dell’Ucraina, definendole un furto. Dopo l’incontro con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, Lavrov ha detto che gli Stati Uniti avevano precedentemente effettuato un’operazione simile congelando i beni della banca centrale dell’Afghanistan, e che il denaro non era destinato alla ricostruzione del paese ma verso altre destinazioni che non ha menzionato. “Borrell ha precedentemente affermato che la crisi ucraina deve essere risolta con la forza, ma deve ricordare che la sua posizione è una posizione politico-diplomatica e che non ha una posizione militare”, ha affermato Lavrov annunciando l’invito al presidente algerino a recarsi a Mosca per un incontro bilaterale con il suo omologo Vladimir Putin.

Ore 18.05 – Kiev: quarto attacco missilistico russo su estuario Dnestr – I russi hanno lanciato il quarto attacco missilistico sul ponte attraverso l’estuario del Dnestr in Ucraina. Lo rende noto il consiglio comunale di Odessa citando il comando operativo sud. scrive Ukrinform. “Un missile da crociera ha colpito di nuovo la regione di Odessa. Il nemico continua ad attaccare il ponte già danneggiato sull’estuario del Dnestr”, si legge nella nota. Le truppe russe hanno lanciato il terzo attacco missilistico sul ponte sull’estuario del Dnestr il 2 maggio scorso. In precedenza, gli attacchi missilistici del nemico avevano colpito il ponte il 26 e 27 aprile.

Ore 18.00 – Kiev: adesione Ucraina a UE questione di guerra o pace – L’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea è una “questione di guerra o di pace” in Europa. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un briefing con la collega tedesca Annalena Baerbock, riporta Ukrainska Pravda. “Ora è il momento di fare il passo successivo e portare a casa l’Ucraina, assegnandole lo status di candidato all’adesione all’Unione europea”, ha aggiunto spiegando che se l’Ucraina non riceverà lo status di candidato all’adesione all’Ue significherà un inganno da parte dell’Ue e l’Ucraina non lo inghiottirà.

Ore 17.55 – Kiev: restrizioni a movimenti lungo confine bielorusso – Il governo ucraino ha imposto ulteriori restrizioni nell’oblast di Chernihiv, in particolare nell’area tra Koryukivka e Novgorod-Siversky, fino a 20 km dai confini con la Bielorussia. Lo rende noto il ministero dell’Interno di Kiev, senza fare riferimento a movimenti di truppe bielorusse. In particolare è vietato qualsiasi movimento di civili entro 1 km dal confine. Nel resto del territorio (entro i 20 km) sono vietati gli spostamenti, il lavoro fuori dai centri abitati tra le 21 e le 6 del mattino, le attività di pesca o ricreative in tutti i corsi d’acqua.

Ore 17.50 – Biden: “Draghi a Casa Bianca, forte amicizia con Italia” – “Questo pomeriggio ospiterò il premier italiano Mario Draghi alla Casa Bianca. Non vedo l’ora di riaffermare l’amicizia e la forte collaborazione tra le nostre due nazioni e di discutere del nostro continuo sostegno all’Ucraina”. Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden.

Ore 17.45 – USA, intelligence: Russia potrebbe provare a intercettare armi per Kiev – La Russia potrebbe tentare di intercettare le armi inviate in Ucraina “nelle prossime settimane”. È l’avvertimento della direttrice dell’intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un’audizione alla commissione Difesa del senato. Haines ha anche messo in guardia su una possibile “vendetta” di Mosca contro le sanzioni.

Ore 17.40 – Draghi-Biden, premier italiano atterrato a Washington – Il presidente del Consiglio Mario Draghi è appena atterrato a Washington, dove alle ore 14:00 ora locale (ore 20:00 italiane) incontrerà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il faccia a faccia si terrà alla Casa Bianca: i due faranno il punto sul conflitto russo-ucraino, arrivato al 76esimo giorno. In particolare si discuterà delle sanzioni a Mosca e dell’approvigionamento energetico alla luce del protrarsi della guerra e più in generale verranno riaffermate “le eccellenti relazioni e la solidità” dei legami tra i due paesi.

Ore 17.35 – Lavrov: apprezziamo posizione equilibrata Algeria – L’Algeria mantiene una posizione equilibrata e imparziale sulla crisi ucraina e la Russia elogia questo approccio. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov concludendo la sua visita in Algeria, secondo quanto riportato dalla Tass. “Abbiamo informato i nostri amici algerini in dettaglio sui progressi dell’operazione militare speciale della Russia insieme alle milizie del Donbass in Ucraina”, ha detto Lavrov.

Ore 17.30 – Gas, possibile stop a forniture UE da Sokhranivka – Il transito del gas verso l’Europa attraverso il punto di ingresso di Sokhranivka si “fermerà alle 7 di mercoledì a causa delle azioni delle forze di occupazione russe”. Lo ha riportato Bloomberg citando una dichiarazione riportata sul sito del gestore del sistema di trasporto del gas in Ucraina (Grid). “È ancora possibile per il gas essere reindirizzato alla stazione di compressione di Sudzha permettendo ai contratti europei di essere rispettati”, ha aggiunto.

Ore 17.25 – Ucraina, possibile Draghi in Senato il 19 maggio – Mario Draghi sarebbe atteso in senato il 19 maggio per riferire sull’Ucraina, dopo il viaggio negli Stati Uniti. Questo quanto emerge dalla capigruppo di Palazzo Madama, appena terminata. Si tratta di una presenza ancora da confermare, hanno fatto sapere i presidenti dei gruppi. Al vaglio una possibile informativa che non prevede voto.

Ore 17.20 – Zelensky: “Con sostegno Germania e Olanda possiamo vincere” – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha incontrato oggi in Ucraina i ministri degli Esteri tedesco e olandese Annalena Baerbock e Wopke Hoekstra. Lo scrive Ukrinform. E’ stato “un incontro significativo”, ha affermato Zelensky precisando che “il sostegno dei vostri Paesi è importante e prezioso per noi. Grazie per essere solidali con il popolo ucraino oggi”. Il presidente ucraino si è poi detto “fiducioso” che con tale sostegno l’Ucraina vincerà. “Penso che insieme possiamo vincere. Vincere significa restituire all’Ucraina tutti i diritti e le libertà dei nostri cittadini sul nostro territorio”, ha aggiunto.

Ore 17.15 – Luhansk: “Colpite condutture gas – “Oggi i russi hanno di nuovo colpito Severodonetsk e hanno danneggiato le condutture del gas. Per evitare una tragedia la fornitura del gas è stata interrotta. La città è rimasta senza gas”. Ad affermarlo su ‘Telegram’ è il capo dell’amministrazione militare della regione di Luhansk, Serhii Haidai.

Ore 17.10 – Kiev: bene cambio posizione di Berlino verso Mosca – Il governo ucraino esprime soddisfazione per “il cambiamento della posizione” della Germania sulle forniture di armi a Kiev e l’embargo al petrolio russo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Dmitro Kuleba, durante la visita in Ucraina della sua omologa tedesca Annalena Baerbock.

Ore 17.05 – Johnson: “Orgogliosi di aver indicato la rotta agli alleati” – Il governo britannico si sente “orgoglioso” di aver “tracciato la strada” agli alleati nella strategia della linea dura verso la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina e dell’incremento delle forniture di armi a Kiev per aiutare le forze ucraine a “difendersi” efficacemente contro “l’aggressione” di Mosca. Lo ha detto alla Camera dei Comuni il premier Boris Johnson. Il premier ha evocato un crescente allineamento alle idee di Londra dei leader del G7 e ha aggiunto: “Facciamo risuonare un messaggio chiaro da quest’aula, noi persevereremo nel sostegno all’Ucraina”.

Ore 17.00 – Svezia: ministro Difesa si esprime a favore ingresso Nato – Se Svezia e Finlandia entreranno nella Nato, ciò rafforzerà la difesa di tutta la regione dell’Europa del Nord. A parlare così è il ministro svedese della Difesa, il socialdemocratico Peter Hultqvist, un tempo contrario all’ingresso del suo paese nell’Alleanza Atlantica. “C’è un prima il 24 febbraio e c’è un dopo”, ha detto alla radio il ministro, sottolineando come la situazione sia cambiata dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Le parole di Hultqvist arrivano in attesa della decisione formale che il partito socialdemocratico al governo prenderà questa domenica sulla volontà di aderire alla Nato. Anche la Finlandia medita questo passo, che i due paesi nordici stanno valutando assieme e che appare ormai quasi certo.

Ore 16.55 – Trenta: “Ok rafforzamento a est Nato, attenzione su ingresso Finlandia e Svezia” – “Giusto che chi è dentro la Nato faccia tutto quello che deve fare. E’ un’alleanza difensiva e dobbiamo essere sempre pronti a difenderci: questo non significa essere pronti ad aggredire, anche se dobbiamo essere pronti a rispondere. Non vedo male il fatto che la Nato si rafforzi di fronte a una situazione pericolosa”. Lo afferma all’Adnkronos l’ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, sull’ipotesi di un rafforzamento della Nato a Est. Riguardo invece al possibile ingresso di Finlandia e Svezia, l’ex ministro avverte: “Se si vuole fare si deve fare velocemente, altrimenti parlarne non porta altro che ulteriore rumore di fondo e confusione” e il tema può essere “usato dalla Russia come propaganda contro di noi”.

Ore 16.50 – Telefonata Macron-Xi: rispettare sovranità Kiev – Rispettare l’integrità territoriale e la sovranità di Kiev e aiutare Russia e Ucraina a ripristinar ei colloqui di pace. Così in una telefonata il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente cinese Xi Jinping secondo quanto rende noto un comunicato dell’Eliseo. “I due capi di Stato hanno ricordato il loro impegno a rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e hanno convenuto sull’urgenza di raggiungere un cessate il fuoco”, si legge nel comunicato .

Ore 16.45 – UE valuta nuovo debito comune per ricostruzione – La commissione europea sta valutando di emettere nuovo debito comune per sostenere il finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina nei prossimi mesi. Il fondo di solidarietà, che dovrebbe essere svelato mercoledì 18 maggio, avrebbe un valore stimato in 15 miliardi di euro. È quanto si apprende a Bruxelles. “Stiamo lavorando sulle proposte e valutiamo tutte le opzioni”, ha spiegato il commissario UE per l’Allargamento, Oliver Varhelyi.

Ore 16.40 – USA, intelligence: “Guerra in stallo non sta vincendo nessuno” – “Al momento in Ucraina non stanno vincendo né i russi né le forze di Kiev. C’è uno stallo nella guerra”. Lo ha detto il generale Scott Berrier, direttore dei servizi di intelligence militari Usa, in un’audizione alla Commissione difesa del Senato. “L’approccio da avere adesso è aspettare e vedere”, ha aggiunto, sottolineando che “lo stallo potrebbe durare a lungo, non ci sono segnali di una svolta a breve”.

Ore 16.35 – Ex ministra Trenta: “Nuovo invio armi? Fermarsi di fronte a escalation” – “Penso sia necessario chiedersi dove ci fermiamo e quale sia lo scopo di un invio di armi” Lo afferma all’Adnkronos l’ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, sull’ipotesi di nuovi aiuti militari all’Ucraina. “Col passare del tempo l’obiettivo di alcuni è cambiato, non è più aiutare l’Ucraina, ma distruggere la Russia. Non è questione di essere pro o contro Putin, se per distruggere Putin dobbiamo fare una guerra contro di lui qualcuno si dovrebbe fermare. Credo che di fronte alla minaccia nucleare, a una escalation più forte che potrebbe portare alla terza guerra mondiale, sia necessario chiedersi e dare una risposta su quando ci fermiamo”.

Ore 16.30 – Palazzo Chigi ieri illuminato con colori bandiera Ucraina – In occasione della celebrazione della Giornata dell’Europa, Palazzo Chigi si è illuminato con i colori della bandiera dell’Ucraina. Tutta la facciata della Presidenza del Consiglio era gialloblu.

Ore 16.25 – USA: Putin userà nucleare solo con minaccia esistenziale – “Putin userà l’arma nucleare solo se si troverà di fronte a una minaccia esistenziale”. Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale Usa, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione difesa del Senato. Haines ha avvertito che il leader del Cremlino punta a una guerra “lunga” in Ucraina e conta sul fatto che il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa a Kiev diminuirà nel tempo.

Ore 16.20 – USA, intelligence: “Putin imporrà la legge marziale in Russia” – “È probabile” che il presidente russo Vladimir Putin imporrà la legge marziale in Russia per continuare a portare avanti la guerra in Ucraina. Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale Usa, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione difesa del senato.

Ore 16.15 – USA, intelligence: “Putin porterà la guerra fino in Transnistria” – Le forze di Putin non hanno intenzione di fermarsi nel Donbass ma “porteranno la guerra in Transnistria”. Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un’audizione alla commissione della Difesa del senato.

Ore 16.10 – Forze speciali bielorusse al confine con l’Ucraina – La Bielorussia ha schierato forze speciali alle sue frontiere con l’Ucraina, affermando che si tratta di una mobilitazione difensiva a seguito del rafforzamento delle forze armate di Kiev oltre confine. “Nella direzione operativa meridionale, un gruppo di un massimo di 20.000 persone creato dalle forze armate ucraine richiede una nostra risposta. Le forze operative speciali, dispiegate in tre direzioni tattiche, garantiscono la sicurezza della Bielorussia”, ha affermato il capo di Stato maggiore delle forze armate bielorusse Viktor Gulevich, citato da Unian.

Ore 16.05 – L’UE propone un meccanismo flessibile sull’embargo petrolifero, Kuleba: inaccettabile – L’Unione Europea ha proposto un meccanismo flessibile nell’imposizione dell’embargo petrolifero alla Russia che tenga conto degli interessi di tutti gli Stati membri. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, in una conferenza stampa congiunta con l’omologo olandese, Wopke Hoekstra, a Kiev. Secondo il diplomatico la procrastinazione dell’adozione del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca è “assolutamente inaccettabile. Tutte le argomentazioni secondo cui l’embargo petrolifero nella forma in cui è stato proposto distruggerà l’economia dell’Ungheria o di qualsiasi altro Paese sono inverosimili”.

Ore 16.00 – Media Cina: Xi e Macron sostengono i negoziati Mosca-Kiev – Il presidente cinese Xi Jinping e quello francese Emmanuel Macron hanno convenuto che “tutte le parti interessate dovrebbero sostenere Russia e Ucraina per ripristinare la pace attraverso i negoziati”. Lo riferiscono i media di Pechino dopo il colloquio telefonico tra i due capi di stato. Xi, riporta il network statale Cctv, ha sottolineato che la Cina “ha promosso colloqui di pace a modo suo e supporta i Paesi europei nel prendere in mano la sicurezza dell’Europa. Dobbiamo essere particolarmente vigili sui confronti tra blocchi, che rappresenteranno una minaccia più grande e più duratura per la sicurezza e per la stabilità globali”.

Ore 15.00 – Scholz: condizioni per ingresso in UE non cambiano – “L’Ucraina fa parte della famiglia europea”, ma “le condizioni per entrare nell’Ue sono sempre le stesse”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sul futuro delle relazioni fra Ucraina ed Ue, anche alla luce della proposta di Emmanuel Macron di far entrare Kiev in una comunità politica europea. Scholz ha sottolineato di riferirsi alle “condizioni economiche come a quelle giuridiche, perché costituiscono l’identità europea”. Il cancelliere ha anche sottolineato che priorità resta il completamento di procedure di ingresso nell’UE di paese in attesa da tempo, come i balcani occidentali, “per motivi geostrategici e morali”.

Ore 14.50 – Zaporizhzhia: “Russi sparano ad auto con civili, un morto” – I soldati russi hanno sparato ieri contro un’auto con civili a un posto di blocco russo nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, e una persona è morta. Lo rende noto l’ufficio del procuratore regionale di Zaporozhzhia su Facebook, secondo quanto riferisce Ukrinform. “Un’auto con due civili è stata colpita dal fuoco nemico al posto di blocco degli occupanti a Belogorye, nel distretto di Pologi. Il passeggero dell’auto è morto sul colpo, l’autista è rimasto ferito”, si legge nel messaggio.

Ore 14.40 – Kiev: “Sui treni frigo migliaia di corpi di soldati russi” – “Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero”. È quanto afferma Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino. “I russi si rifiutano di prenderli, così l’Ucraina potrebbe anche doverli seppellire a spese proprie”.

Ore 14.30 – Direttore Iaea: “Rischio incidenti in centrale Zaporizhzhia” – Nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia “c’è una situazione molto particolare, con una compresenza di operatori ucraini, che gestiscono l’impianto, che sono sotto l’autorità militare della potenza occupante”, la Russia. “In più ci sono alcuni esperti russi che sono là. E’ quello che mi preoccupa, perché ci può essere il potenziale per disaccordi, per situazioni poco chiare, che potrebbero portare ad incidenti”. Lo dice il direttore generale dell’Iaea (International Atomic Energy Agency) Rafael Mariano Grossi, in audizione stamani davanti alla sottocommissione Sicurezza e Difesa del parlamento europeo, a Bruxelles.

Ore 14.20 – Lituania dichiara che l’invasione russa è genocidio – Il parlamento lituano ha approvato oggi una risoluzione in cui si dichiara che l’invasione russa dell’Ucraina è un “genocidio” e che la Russia è responsabile di terrorismo. Lo riporta la Cnn. Nella risoluzione, il Seminas, il parlamento lituano, riconosce “l’aggressione armata su larga scala – guerra – contro l’Ucraina da parte delle forze armate della Federazione Russa e della sua leadership politica e militare come un genocidio contro il popolo ucraino”. La risoluzione, approvata all’unanimità, accusa le forze militari russe di aver “deliberatamente e sistematicamente preso di mira obiettivi civili”, dichiarando la Russia “uno stato che sostiene e perpetra terrorismo”. Il Seimas ha chiesto anche l’istituzione di un tribunale internazionale che indaghi su presunti crimini di guerra russi in Ucraina.

Ore 14.10 – Carlo: governo guiderà difesa sicurezza in tutto il mondo – “Il governo di Sua Maestà guiderà la strada nella difesa della sicurezza in tutto il mondo. Continuerà a investire nelle nostre valorose Forze Armate. I ministri di Sua Maesta’ lavoreranno a stretto contatto con i partner internazionali per mantenere una Nato unita e affrontare le sfide piu’ urgenti alla sicurezza globale”. È un passaggio del Discorso della Corona letto dal principe Carlo alla Camera dei Lord.

Ore 14.00 – Onu: “Testimonianze di stupri, sparizioni e torture” – In Ucraina ci sono state violazioni dei diritti umani che “possono diventare crimini di guerra”, tra cui uccisioni, casi di violenza sessuale e sparizioni. Lo ha detto il capo della missione Onu per il monitoraggio sui diritti mani Matilda Bogner, che ha affermato di aver ricevuto segnalazioni di stupri, abusi e minacce di violenza sessuale dopo aver visitato 14 villaggi nelle regioni di Kiev e Chernihiv. “Donne e ragazze sono le vittime citate più frequentemente”, ha detto, spiegando che le violazioni non sono solo attribuibili alle forze armate russe. “Abbiamo ricevuto informazioni credibili su torture, maltrattamenti e detenzioni illegali da parte delle forze armate ucraine dei prigionieri di guerra appartenenti alle forze armate russe e a gruppi armati affiliati”, ha aggiunto. Russia e Ucraina “devono indagare subito e in maniera efficace” su queste accuse e ordinare ai propri soldati di fermare ulteriori violazioni, ha detto Bogner. Le Nazioni Unite hanno detto di aver documentato 204 casi di sparizioni forzate dall’inizio dell’invasione russa.

Ore 13.50 – Onu: oltre 8 milioni di sfollati interni – In Ucraina al 3 maggio risultano oltre 8 milioni di sfollati interni. Lo sostengono le Nazioni Unite.

Ore 13.40 – Onu: uccisi migliaia di civili in più rispetto a stime – Dall’inizio della guerra in Ucraina sono stati uccisi migliaia di civili in più rispetto a quanto stimato in precedenza. Lo ha detto il capo della missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese Matilda Bogner in un briefing a Ginevra. “Il grande buco nero è Mariupol, dove è stato difficile accedere completamente e ottenere informazioni pienamente controllate”, ha detto.

Ore 13.30 – Sindaco Kiev: circa 2/3 cittadini sono tornati – Sono circa 2,5 milioni i cittadini di Kiev presenti in città secondo i controlli sui telefoni portatili. Lo ha detto il sindaco della capitale, Vitaliy Klitschko, dicendo che quasi due terzi di coloro che se ne erano andati hanno fatto ritorno. “Purtroppo la probabilità di bombardamenti e attacchi missilistici rimane ancora oggi”, ha detto ha detto secondo la stampa ucraina.

Ore 13.20 – Azov: molti feriti gravi, persi contatti con ospedale – Gli attacchi russi all’acciaieria Azovstal di Mariupol sono proseguiti “per tutta la notte. Vi sono feriti, molti anche in maniera grave che non possono raggiungere l’ospedale da campo nel mirino dell’aviazione” di Mosca. Lo ha detto il comandate del reggimento Svyatoslav Palamar alla Ukrainska Pravda.

Ore 13.10 – Carlo, governo proseguirà sostegno a popolo ucraino – “In questi tempi difficili, il governo di Sua Maestà giocherà un ruolo chiave nel difendere la democrazia e la libertà nel mondo, compreso il continuare a sostenere il popolo dell’Ucraina”. È un passaggio del Discorso della Corona letto dal principe Carlo alla Camera dei Lord.

Ore 13.00 – Borrell, su sanzioni difficoltà ma ci lavoriamo – “Continuiamo a discutere a livello di rappresentanti permanenti dei Paesi membri per arrivare un accordo che potrebbe essere adottato dal Consiglio degli Affari esteri che ha la capacità di decidere sulle sanzioni. Continuiamo a lavorare su questo, ci sono ancora delle difficoltà. Spero che prima del prossimo Consiglio Affari esteri queste difficoltà vengano superate”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine della Conferenza sul Futuro della Siria.

Ore 12.50 – Decine di cadaveri di soldati russi in strada a Kharkiv – Decine di cadaveri di soldati russi sono stati abbandonati sul campo di battaglia e nelle case dei villaggi liberati dai soldati ucraini nella regione di Kharkiv. Lo ha affermato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, riportato da Ukrinform. “Troviamo i loro corpi per le strade, nelle case, non sono stati nemmeno sepolti, li hanno lasciati nelle discariche. Quando si ritirano, non prendono i corpi dei loro soldati. Cio’ testimonia ancora una volta la loro etica, i principi e le regole di guerra”, ha detto Sinegubov.

Ore 12.40 – Metsola, convincere Germania a stop gas dalla Russia – La presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, ha incoraggiato gli attivisti di un’organizzazione ecologista a “farsi sentire più forte” nei confronti dei “leader di governo”, soprattutto della Germania, per spingere l’UE a vietare le importazioni di gas dalla Russia. Rispondendo a due attiviste polacche che avevano chiesto alla presidente su quali paesi avrebbero dovuto concentrare le loro pressioni, Metsola ha risposto: “Tutti, ma la Germania è il numero uno”, indicando che è il paese che finora ha fatto maggiori resistenze contro lo stop al gas dalla Russia. Lo ha detto durante un incontro con un gruppo di ecologisti avvenuto nella giornata di ieri, secondo quanto riporta Politico, che cita un video dell’incontro. In un altro passaggio del suo intervento, Metsola ha tranquillizzato gli attivisti sulle reali intenzioni del primo ministro ungherese, Viktor Orban, che negli ultimi giorni ha minacciato di mettere il veto sul sesto pacchetto di sanzioni UE a Mosca. “Non credo che lo farà”, ha detto agli attivisti.

Ore 12.35 – Aiea chiede di poter fare un’ispezione a Zaporizhzhia – “Nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, ci sono oltre 30 mila chilogrammi di uranio e plutonio arricchito e la Aiea non ha accesso all’impianto per verificare lo status di questo materiale. Siamo in contatto con gli esperti russi e il governo russo, che ha il controllo della centrale, e ho detto che devono garantire l’accesso ai nostri ispettori. Ho parlato poi con il presidente Volodimir Zelensky e ho chiesto alle parti di poter organizzare una missione per verificare che sia tutto in ordine”. Lo ha detto Rafael Mariano Grossi, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Ore 12,30 – Germania, veicoli da combattimento in Ucraina tra 3 settimane – La Germania potrebbe consegnare all’Ucraina una prima partita di 100 veicoli da combattimento per la fanteria Marder tra tre settimane. Lo ha dichiarato Armin
Pappeger, amministratore delegato del produttore di armi Rheinmetall. In un’intervista al Sueddeutsche Zeitung, Pappeger ha spiegato che la sua azienda è pronta a inviare i Marder a Kiev ma è in attesa della decisione del governo federale.

Ore 12.25 – Kharkiv: “Trovati 44 corpi sotto macerie palazzo a Izium” – I corpi di 44 civili sono stati trovati tra le macerie di un edificio distrutto diverse settimane fa a Izium, nella regione di Kharkiv. Lo ha dichiarato Oleh Synehubov, a capo dell’amministrazione regionale, che ha parlato di “un altro orribile crimine di guerra” commesso dalle forze russe contro la popolazione civile.

Ore 12.20 – Viminale: “Oltre 112 mila i profughi accolti in Italia” – Sono 112.098 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino ad oggi in Italia. Lo rende noto il ministero dell’Interno, precisando che si tratta di 58.334 donne, 15.256 uomini e 38.508 minori. Le principali destinazioni dichiarate all’ingresso in Italia continuano aa essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. L’incremento, rispetto a ieri, è di 712 ingressi nel territorio nazionale.

Ore 12.15 – Zelensky: “Essere coraggiosi è essere Ucraina” – “Essere coraggiosi significa proteggere, salvare, guarire, aiutare, fornire e fare molte altre cose meravigliose per il tuo popolo e il tuo paese. Essere coraggiosi è essere l’Ucraina”. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodimir Zelensky su Telegram, dove ha pubblicato un video di un minuto che mostra il coraggio dei propri concittadini nella difesa del paese dall’invasione russa. Le immagini mostrano i soldati, i soccorritori tra le macerie che salvano civili, le madri che cercano di mettere in salvo i figli, i pompieri al lavoro, i civili in fuga su quello
che resta delle infrastrutture bombardate, i soldati che suonano tra le macerie e anche il cane antimine Patron, premiato proprio ieri da Zelensky.

Ore 12.10 – Capo Oms a Kiev: colpite 200 strutture sanitarie in Ucraina – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha detto oggi il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, sollecitando la Russia “a fermare questa guerra”. Parlando da Kiev il direttore dell’Oms ha detto di essere “profondamente commosso” da ciò che ha visto e sentito. “C’è una medicina che l’Oms non può fornire, e di cui l’Ucraina ha bisogno più altra, ed è la pace. Il mio messaggio a tutto il popolo ucraino è che l’Oms è con voi”.

Ore 12.05 – Kiev, dentro l’acciaieria ci sono più di mille combattenti – Più di mille combattenti ucraini, tra cui centinaia di feriti, sono ancora presenti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha dichiarato ad Afp la vice prima ministra Irina Vereschuk.

Ore 12.00 – Presidenza UE: “Accordo su petrolio questa settimana” – La Francia, che ha la presidenza di turno dell’Unione Europea, prevede per questa settimana l’accordo sul sesto pacchetto delle sanzioni contro Mosca, che prevede anche l’embargo sul petrolio. “Penso che possiamo raggiungere un accordo questa settimana. Ci stiamo lavorando sodo. È questione di giorni”, ha annunciato il sottosegretario francese per gli Affari europei Clèment Beaune in un’intervista all’emittente Lci. “Dobbiamo andare veloci e dico per certo che ci sarà un sesto pacchetto di sanzioni europee, saranno molto forti e progressivamente usciremo con un programma prima per il petrolio russo e anche per gli idrocarburi russi in generale”, ha aggiunto.

Ore 11,30 – Ministro Esteri tedesco in visita a Bucha – Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock è in visita in Ucraina. La sua prima tappa a sorpresa è stata nel villaggio di Bucha, dove le forze russe sono accusate di aver commesso crimini di guerra.

Ore 10,30 – Bandiera ucraina sventola sull’Azovstal – “I tentativi russi di assalto da terra dell’acciaieria Azovstal di Mariupol non stanno avendo successo: la bandiera ucraina sventola in cima a un edificio dell’impianto siderurgico”. Lo scrive il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram, citato da Ukrinform.

Ore 9,30 – Ministro Difesa ucraino: “Russi stanno assaltando l’acciaieria di Azovstal” – Secondo il ministro della Difesa ucraino, le cui dichiarazioni sono state raccolte dalla Bbc, l’esercito russo sta conducendo “operazioni di assalto” all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliati centinaia di militari ucraini.

Ore 9,00 – Kiev: “Mosca ha perso 26mila soldati e 1170 dall’inizio della guerra” – Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina la Russia ha già perso 26.000 soldati, 1.170 carri armati 2.808 veicoli corazzati da combattimento e 519 sistemi di artiglieria: lo riporta lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook.

Ore 8,00 – Finlandia: “Richiesta ingresso nella Nato molto probabile” – È “molto probabile” che la Finlandia chieda l’ingresso nella Nato: lo ha dichiarato il ministro finlandese agli Affari Europei, Tytti Tuppurainen in un’intervista alla Cnn. Tuppurainen precisa che una decisione in merito non è stata ancora presa, ma spiega come il probabile ingresso nella Nato è una “risposta naturale” all’invasione della Russia in Ucraina.

Ore 7,00 – Sette missili su Odessa: un morto e cinque feriti – È di almeno un morto e cinque feriti il bilancio di una serie di attacchi avvenuti nella notte sulla città di Odessa. Secondo le autorità ucraine, i russi hanno lanciato almeno 7 missili che hanno provocato diverse esplosioni e incendi in varie zone della città.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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