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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ucciso a Irpin il giornalista e regista americano Brent Renaud: stava filmando profughi in fuga

Immagine di copertina

Il giornalista americano Brent Renaud è stato ucciso in Ucraina dalle forze russe durante uno scontro a fuoco. Lo ha reso noto con un post su Facebook il capo della Polizia della regione di Kiev, Andrei Nebitov. Brent Renaud, giornalista e autore di eccezionali documentari insieme a suo fratello Craig.

Su twitter sono state diffuse foto dei documenti del cronista che sembrano confermare la sua sorte. Secondo le forze di sicurezza ucraine, Brent Renaud è stato ucciso e un suo collega è stato ferito a colpi di arma da fuoco ad Irpin, cittadina nei sobborghi di Kiev dove da giorni infuriano i combattimenti tra forze russe e ucraine. “Occupanti cinici uccidono anche i giornalisti dei media internazionali che cercano di mostrare la verità sull’azione delle truppe russe in Ucraina” si legge nel post del capo della polizia di Kiev  che mostra oltre al tesserino del reporter anche il documenti di identità  del 57enne.

Sui social sono state diffuse immagini di un accredito di Renaud intestato al New York Times. Renaud non era però in missione in Ucraina per il NYT, scrive Cliff Levy, vice ‘managing editor’ del quotidiano americano, nonché ex capo dell’ufficio di corrispondenza di Mosca.
“Brent era un fotografo e videomaker di talento che per anni ha collaborato con noi, ma non era in missione per il New York Times. Il NYT è profondamente rattristato di apprendere della morte di un giornalista americano in Ucraina, Brent Renaud”, aggiunge, in un tweet

Brent Renaud, nato il 2 ottobre 1971 nel Tennessee, era un documentarista e fotografo che ha iniziato la sua carriera coprendo gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York e la successiva guerra in Afghanistan. Per il New York Times, ha seguito il terremoto di Haiti, la guerra alla droga in Messico e ha prodotto la serie TV “Off to War”, su un’unità della Guardia Nazionale dispiegata in Iraq.

Brent ha diretto più di una dozzina di progetti televisivi e cinematografici, tra cui il documentario sull’eroina della HBO “Dope Sick Love” e la serie TV vincitrice del premio Peabody “Last Chance High”.

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