Guerra in Ucraina, Putin ordina 36 ore di tregua per il Natale ortodosso e invita Kiev a fare lo stesso
La guerra in Ucraina giunge al giorno 316. Vladimir Putin ordina il cessate il fuoco dalle 12 del 6 gennaio alle 24 del 7 gennaio per il Natale ortodosso e chiede anche a Kiev di rispettare la tregua. Il presidente russo apre inoltre al dialogo con l’Ucraina, ma solo se il governo Zelensky riconoscerà le nuove regioni e le nuove realtà territoriali.
Questa mattina il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva chiesto all’omologo russo di dichiarare un cessate il fuoco “unilaterale” in Ucraina. “Il presidente Erdogan ha detto che gli appelli alla pace e ai negoziati dovrebbero essere sostenuti da un cessate il fuoco unilaterale e da una visione per una soluzione equa”, ha riferito la presidenza turca riportando i contenuti di un colloquio telefonico tra i due leader.
Kiev ha rimandato al mittente la proposta di tregua temporanea per il Natale ortodosso, avanzata dal presidente russo Vladimir Putin. “Primo: l’Ucraina non attacca un territorio straniero e non uccide i civili come fa la Federazione russa”, ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale Mikhaylo Podolyak. “L’Ucraina distrugge solo i membri dell’esercito di occupazione sul proprio territorio”. “Secondo: la Federazione russa deve lasciare i territori occupati, solo allora avrà una ‘tregua temporanea’”, ammonisce il consigliere di Zelensky. “Tenetevi la vostra ipocrisia”, conclude Podolyak riferendosi senza citarle alle autorità di Mosca.