Gruppi armati hanno impedito l’instaurazione di un governo provvisorio a Timbuktu
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Il vuoto di potere aveva esposto il nord del Mali a infiltrazioni terroristiche. I separatisti Tuareg guidano la resistenza nei confronti delle autorità
Gruppi armati hanno impedito l’instaurarsi di un governo provvisorio a Timbuktu. Gli scontri sono avvenuti il 6 marzo nella città del Mali e secondo i residenti sarebbero stati esplosi anche dei colpi di arma da fuoco. Banche, scuole e negozi sono stati chiusi.
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Il colonnello Abdoulaye Sidibe, portavoce del ministero della Difesa, ha riferito che i gruppi si trovano attorno alla città. Le autorità di stato avrebbero dovuto ottenere il controllo della città dopo un lungo periodo di vuoto governativo che aveva esposto il paese a infiltrazioni terroristiche.
L’instabilità nel nord del Mali è stata originata dopo che separatisti Tuareg e jihadisti avevano deposto molti rappresentanti del governo. Un accordo di pace aveva poi permesso di avviare la fase che avrebbe dovuto riportare le autorità al potere.
Il processo era andato a buon fine in località come Gao, Menaka e Kidal. Le opposizioni si sono però fatte sentire a Timbuktu e la fazione Tuareg Consiglio della giustizia per Azawad ha guidato la resistenza.
Quando le autorità temporanee riusciranno a ottenere il controllo della città, dovrebbero rimanere in carica fino alle elezioni regionali. Il Mali continua comunque ad attraversare un periodo di forti difficoltà dovuto al banditismo e agli attacchi terroristici che gli interventi internazionali non sono riusciti ad arginare.
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