La Grecia ha accolto il ricorso di un richiedente asilo siriano per non essere espulso
Un tribunale ha accolto la richiesta dal momento che la Turchia non garantisce abbastanza diritti ai migranti
Un tribunale greco ha accolto il ricorso di un richiedente asilo siriano che aveva raggiunto la Grecia dalla Turchia. Il migrante aveva intrapreso l’azione legale dopo che la il paese che aveva raggiunto lo aveva espulso.
L’uomo era stato uno dei primi ad essere espulsi in virtù dell’accordo sui migranti siriani tra Turchia e Unione europea, ma adesso questa decisione del tribunale può diventare un precedente per migliaia di migranti in tutta Europa.
Secondo quanto rivelato dal quotidiano britannico The Guardian, il tribunale di Lesbo che ha preso la decisione avrebbe detto che la Turchia non garantisce sufficienti diritti ai rifugiati siriani in base ai trattati internazionali, in particolare alla Convenzione di Ginevra.
Il 18 marzo l’Unione europea ha siglato con la Turchia un trattato che prevede la possibilità di deportare nel paese i richiedenti asilo che raggiungono i paesi europei dopo esservi passati, giustificandolo legalmente con il fatto che esso rispetta i diritti dei migranti.
Tuttavia, questa sentenza non riconosce questa base legale nel trattamento della Turchia verso i richiedenti asilo, creando per questa ragione un precedente che potrebbe minare dopo appena due mesi dalla sua firma il trattato.
Il vicedirettore di Amnesty International Europa, Gauri van Gulik, ha riferito che è il primo segnale dello sgretolamento dell’accordo tra Unione europea e Turchia sui migranti. Il governo greco, invece, ha definito la situazione che si è creata in seguito alla decisione dei magistrati “una situazione molto difficile”.