Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Clima, la Grande barriera corallina sta morendo: prospettive “molto scarse” di sopravvivere

Immagine di copertina

Clima, la Grande barriera corallina sta morendo: prospettive “molto scarse” di sopravvivere

La Grande barriera corallina ha possibilità “molto scarse” di sopravvivere a causa del cambiamento climatico e di altri fattori che stanno mettendo a rischio gli organismi che la costituiscono. Lo hanno dichiarato oggi esperti del governo australiano, commentando i risultati di uno studio sulle condizioni della barriera lunga 2.300 chilometri, al centro di una disputa tra l’Australia e la Cina.

Lo studio realizzato dal l’Istituto australiano di scienze marine (Australian Institute of Marine Science, Aims), ha trovato che i coralli stanno attualmente attraversando una fase di “recupero” grazie all’assenza nell’ultimo anno di alte temperature e di cicloni. Tuttavia, nonostante il “barlume di speranza”, i rischi per la barriera corallina sono ancora molto concreti, secondo quanto dichiarato da Britta Schaffelke, direttrice del programma di ricerca dell’Aims.

A giugno l’Unesco ha raccomandato di inserire la Grande barriera corallina tra i siti considerati “a rischio”, una designazione contestata dal governo australiano che nelle ultime settimane ha lanciato una campagna diplomatica per evitare che la raccomandazione sia accolta dal comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco durante la sessione che si terrà fino al 31 luglio nella città di Fuzhou in Cina. La decisione è attesa per il prossimo venerdì 23 luglio.

La ministra australiana dell’Ambiente, Sussan Ley, ha citato a sostegno del punto di vista del governo anche lo studio pubblicato oggi dall’Aims, che ha esaminato 127 siti della barriera scoprendo che la copertura di coralli “duri” era aumentata in 69 delle 81 località valutate negli ultimi due anni.

Molti esperti e scienziati sono però di diverso avviso e ritengono che il rapporto dell’Aims dimostri come la barriera corallina sia in pericolo.

La stessa Schaffelke, direttrice del programma di ricerca dell’Aims, ha detto che nonostante il miglioramento, le “prospettive per il futuro sono ancora molto scarse a causa dei pericoli del cambiamento climatico e di altri fattori che stanno influendo sugli organismi che compongono la barriera corallina”.

Il rapporto stesso sostiene che il monitoraggio del livello di copertura dei coralli sulla barriere coralline non dà informazioni sulla “diversità o la composizione degli assemblaggi corallini”. La maggior parte della crescita della copertura è infatti attribuita agli Acropora, una specie che cresce velocemente ma spesso è la prima a subire danni dagli sbiancamenti e dai cicloni.

“L’Australia, in quanto stato membro del comitato del patrimonio mondiale, dovrebbe (…) attribuire importanza ai pareri degli organi consultivi e adempiere seriamente al dovere di protezione del patrimonio mondiale invece di lanciare accuse infondate contro altri stati”, ha detto Tian Xuejun, vice ministro dell’istruzione della Cina che presiederà l’incontro di quest’anno del comitato Unesco, spiegando che la decisione di inserire la barriera tra i siti considerati a rischio è stata anche basata su dati raccolti dal governo australiano.

Un “declassamento” della Grande barriera corallina da parte dell’Unesco potrebbe incidere sulla capacità del sito di attirare turisti, che secondo alcune stime avrebbe generato proventi per 4 miliardi di dollari all’anno prima della pandemia.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo