Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il governo di unità nazionale arriva a Tripoli via mare

Immagine di copertina

Il paese è ancora diviso tra fazioni in lotta. Più vicino intervento Onu per combattere l'Isis

I membri del Consiglio presidenziale libico sostenuto dall’Onu sono sbarcati mercoledì 30 marzo a Tripoli, sfidando le minacce dell’attuale governo, non riconosciuto dalle Nazioni Unite, e dei gruppi armati che lo sostengono che nei giorni scorsi avevano ammonito l’esecutivo di unità nazionale a non entrare nella capitale.

Sette persone, tra cui Fayez Seraj, capo del Consiglio e primo ministro del governo di unità libico, sono arrivati scortati dai militari via mare dalla Tunisia, dove finora erano confinati, presso la base navale di Tripoli.

“Grandi sfide ci aspettano: unificare la Libia e rimarginare le ferite nel Paese”, ha detto Seraj appena sbarcato. “Dobbiamo scommettere sui giovani per garantire il futuro della Libia”.

Il governo di unità nazionale è nato a dicembre al termine di una lunga trattativa per porre fine all’impasse politica, risolvere i conflitti tra le decine di milizie che compongono il complesso e variegato quadro del conflitto e fronteggiare la crescente minaccia jihadista del sedicente Stato islamico.

Le potenze occidentali lo riconoscono come unico governo legittimo, ma è osteggiato dalle frange più estremiste sia tra gli islamici di Tripoli sia dai militari di Tobruk, dove ha sede l’altro parlamento, l’unico internazionalmente riconosciuto prima degli accordi di dicembre.

Il Consiglio ha chiesto un immediato trasferimento di poteri ma finora l’appello è caduto nel vuoto. I 18 membri del Consiglio presidenziale non sono riusciti ad ottenere il voto di approvazione del parlamento di Tobruk.

Il loro portavoce Fathi al-Mrimi ha definito l’arrivo oggi pomeriggio del Consiglio presidenziale “prematuro”: “Sono arrivati con la forza sotto la protezione delle potenze straniere, ma i libici non accetteranno nulla imposto da loro con la forza”, ha avvertito.

Dal 2014 la Libia è stata di fatto divisa tra due governi in competizione tra loro, appoggiati da vari gruppi armati. Il governo di Tripoli è salito al potere dopo che le milizie filo islamiche hanno vinto la battaglia contro i militari per il controllo della capitale nel 2014.

Negli ultimi giorni, si sono registrati scontri tra le fazioni nella città e colpi di armi da fuoco sono stati uditi in diversi quartieri. 

Per garantire la sicurezza dei membri del governo di unità nazionale la polizia e l’esercito hanno chiuso la strada di accesso alla base navale con checkpoint e veicoli corazzati e ha pattugliato la zona.

L’inviato delle Nazioni Unite Martin Kobler ha assicurato che la comunità internazionale è “pronta a fornire il governo il supporto e l’assistenza necessarie” e si è appellato a tutte le fazioni libiche per rispettare gli accordi.

Lo scenario di un governo di unità nazionale potrebbe aprire le porte all’invio di un contingente di forze occidentali che supporti le truppe governative nella lotta ai miliziani dell’Isis, che controllano intere aree del paese, soprattutto intorno a Sirte nel nordest della Libia.

Leggi anche: LA LIBIA QUATTRO ANNI DOPO GHEDDAFI La Libia, quattro anni dopo la caduta del dittatore Gheddafi, si trova oggi allo stato di natura. Il commento di Carlo Brenner

– L’INTERVENTO DELL’ITALIA IN LIBIA È POSSIBILE? L’analisi di Arturo Varvelli 

COSA C’È IN BALLO IN UN POSSIBILE INTERVENTO MILITARE IN LIBIA Una situazione caotica nel paese, i flussi migratori e le importanti concessioni petrolifere sono alcuni dei punti chiave di un possibile intervento occidentale in Libia

– COSA SUCCEDE IN LIBIA In seguito alla caduta di Gheddafi, abbiamo raccontato senza giri di parole la situazione in Libia, sempre più frammentata 

– COME UN INTELLETTUALE DA SALOTTO HA PORTATO LA LIBIA NEL CAOS La Libia di Gheddafi, nonostante tutto, era molto meglio di quella di oggi: un Paese nel caos portato alla capitolazione da un filosofo francese alla ricerca di brividi

– PERCHÉ C’È BISOGNO DI UN GOVERNO IN LIBIA L’analisi di Michela Mercuri

– COSA FARE CON LA LIBIA L’opinione di Abdul Magid Breish, presidente della Libyan Investment Authority

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele pronto a operazione di terra in Libano, Biden: "Possibile una guerra totale". Usa e alleati chiedono un cessate il fuoco di 21 giorni, Netanyahu dice no: "Avanti con i combattimenti"
Esteri / Crisi in Libano: Hezbollah e la risoluzione ONU ignorata
Esteri / Il capo dell'esercito ai soldati israeliani: "Preparatevi a un possibile ingresso in Libano"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele pronto a operazione di terra in Libano, Biden: "Possibile una guerra totale". Usa e alleati chiedono un cessate il fuoco di 21 giorni, Netanyahu dice no: "Avanti con i combattimenti"
Esteri / Crisi in Libano: Hezbollah e la risoluzione ONU ignorata
Esteri / Il capo dell'esercito ai soldati israeliani: "Preparatevi a un possibile ingresso in Libano"
Esteri / Netanyahu: “Israele continuerà a colpire Hezbollah in Libano”. Nei raid israeliani quasi 600 le vittime, 50 bambini. Idf: "Ucciso il capo dell’unità missili di Hezbollah a Beirut"
Esteri / Rapito a 6 anni nel 1951, ritrova la sua famiglia per caso 73 anni dopo: l’incredibile storia di Luis Armando Albino
Esteri / Trump: “Se vinco io, le donne saranno felici, sane, sicure di sé e libere e non penseranno più all’aborto”
Esteri / Ucraina: cosa prevede il “Piano per la vittoria” sulla Russia che Zelensky presenterà negli Usa a Joe Biden
Esteri / Modicrazia: così il premier ha trasformato l’India in uno Stato quasi a partito unico
Esteri / La setta ebraica contraria all’occupazione dei Territori palestinesi
Esteri / La guerra delle spie di Israele: così Tel Aviv convince i palestinesi a fare il doppio gioco