Spagna, via libera al governo Sanchez dopo mesi di stallo
Governo Sanchez al via: Erc vota per l’esecutivo Psoe-Podemos
In Spagna i 13 deputati dell’Erc, la sinistra repubblicana catalana, oggi giovedì 2 gennaio, hanno deciso che si asterranno nel voto di fiducia, dando così il via libera al premier socialista incaricato Pedro Sanchez di formare un governo con la sinistra di Podemos di Pablo Iglesias.
La decisione conclude una crisi politica che in Spagna che non si sbloccava da mesi, nonostante due elezioni generali negli ultimi sei mesi.
Il consiglio nazionale di Erc si è riunito alle 17 a Barcellona per decidere se astenersi nel voto di fiducia in parlamento al nuovo esecutivo progressista, frutto di un’intesa tra i socialisti del premier in pectore e la sinistra radicale di Podemos.
Psoe e Podemos non avevano infatti seggi a sufficienza, quindi hanno bisogno del sostegno, anche esterno, di altre formazioni.
Sanchez poteva contare inizialmente solo sui baschi di Pnv. Durante la riunione odierna del consiglio nazionale di Erc, presieduto proprio da uno dei negoziatori con i socialisti, Josep Maria Jové, è stato ratificato l’accordo che darà il via libera ai 13 deputati repubblicani al Congresso di astenersi al secondo scrutinio della sessione plenaria di investitura, martedì 7 gennaio. “Ci sarà una fumata bianca” concordavano già diversi alti funzionari repubblicani citati dal quotidiano “El Pais”.
Nelle lunghe settimane di negoziati, il leader socialista ed i vertici di Erc si sono accordati per la costituzione di un tavolo di negoziazione tra il governo centrale e le autorità locali di Barcellona con l’obiettivo di trovare una “soluzione democratica al conflitto” in Catalogna.
Il voto di fiducia è previsto nel fine settimana: la Spagna può finalmente avere il suo governo.
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