Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il governo May incassa la prima vittoria sul Repeal Bill

Immagine di copertina
Credit: Toby Melville

Con una maggioranza di 326 a 290 la Camera dei comuni ha approvato il testo di legge che regolerà la trasformazione delle norme di diritto comunitario in leggi britanniche

Il primo scoglio appare superato per l’esigua maggioranza di Theresa May. Con pochi voti a favore è passato lo Eu withdrawal bill (o Great repeal bill), il disegno di legge con il quale il Regno Unito convertirà tutte le norme europee per far sì che non si crei un vuoto legislativo una volta fuori dall’Unione europea. 

Con una maggioranza di 326 a 290, il governo può sperare che il disegno legge prosegua il suo iter.  

Il voto era molto temuto fra i componenti del governo di Theresa May, per il motivo principale che diversi parlamentari, fra i quali anche diversi appartenenti all’esigua maggioranza, hanno promesso battaglia prima che si arrivasse alla votazione.  

Oggetto del contendere, le modalità con cui questa legge consentirà ai ministri competenti per materia di riscrivere una per una le migliaia di norme che per oltre 40 anni l’Ue ha scritto per il Regno Unito, rendendole quindi “britanniche”.

Questo verrà reso possibile da una norma, chiamata Henry VIII Power, che consente ai ministri di riscrivere e adattare determinate norme per decreto, saltando quindi il passaggio parlamentare.  

Fra i benefici di tale norma si registra senz’altro il risparmio di tempo che questa prevede, mentre presenta il vulnus di non consentire al parlamento di poter visionare il testo e presentare emendamenti.  

Emendamenti che, nel caso della proposta di legge in questione, non sono mancati. Sono quasi 160 quelli proposti e prevedono modifiche sostanziali nell’uso di tale antico istituto giuridico, risalente appunto all’epoca dei Tudor. 

Definito come “power grab” da parte dell’opposizione, anche qualche parlamentare della maggioranza ha presentato emendamenti già sin d’ora. Sarà la terza lettura quella decisiva. Dopo la palla passerà alla Camera dei Lord. 

L’Henry VIII Power viene solitamente utilizzato per creare la classica legislazione secondaria, con cui i ministri armonizzano e correggono delle leggi per renderle operative. Spesso viene utilizzata nelle stesse procedure europee per poter essere recepite nella corretta forma. 

Stavolta però parlamentari di ambedue le parti temono che il governo possa abusare di questo potere, riscrivendo intere leggi senza previa autorizzazione e avendo così un assegno in bianco sulle nuove norme che saranno poste in essere. 

Il governo si difende garantendo che, oltre al vantaggio temporale che si guadagna, nessuna nuova legge limiterà o diminuirà il potere parlamentare o danneggerà la popolazione con norme svantaggiose. Unico scopo, a detta del governo May, è quello di velocizzare l’uscita senza complicazioni e rispettare l’esito referendario con cui i sudditi di Sua Maestà hanno deciso di chiudere con la Ue. 

La battaglia si sposta adesso nelle commissioni dove gli oltre 150 emendamenti saranno discussi e valutati. 

Per adesso Theresa May incassa la prima vittoria, se sia solo una vittoria di Pirro lo sapremo con il tempo. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?