Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le immagini satellitari di Google Maps svelano le basi militari russe: cosa c’è da sapere

Immagine di copertina

Ieri mattina, le Forze armate ucraine hanno pubblicato su Twitter alcune immagini di alta qualità delle postazioni di comando russe, annunciando la fine della presunta censura applicata da Google sulle basi di Mosca. Poco dopo Google ha però negato di aver mai censurato le foto, tanto per cominciare, aggiungendo di non aver apportato alcuna modifica alle immagini sfuocate dei siti strategici russi, nonostante le forze armate ucraine abbiano dichiarato che la società di Palo Alto avesse “aperto l’accesso” alle strutture militari russe. “Google Maps ha aperto l’accesso alle strutture militari e strategiche della Russia,” ha scritto l’esercito ucraino. “Ora tutti possono osservare la quantità di lanciamissili, razzi balistici, posti di comando e interramenti con una risoluzione di circa 0,5 metri a pixel.

Google ha precisato di “non aver modificato nessuna delle immagini sfuocate in Russia”, lasciando intendere che le foto erano sempre state accessibili, come riferito da un portavoce della società statunitense al settimanale Newsweek. Per i media russi le immagini sarebbero invece state rese “nuovamente accessibili”, come scrive il Moscow Times. Nelle immagini a disposizione sono visibili “la portaerei Admiral Kuznetsov, un deposito di armi nucleari vicino Murmansk, sottomarini nella penisola di Kamchataka e una base aerea militare nella città occidentale di Kursk.

Secondo il Times, la decisione di togliere la censura alle basi militari russe da parte di Google è una conseguenza diretta delle “relazioni tese” tra il gigante big tech americano e il Paese. Il mese scorso Google ha messo interrotto tutte le pubblicità sul motore di ricerca e su YouTube in Russia, impedendo di fatto la monetizzazione dei contenuti. La società ha anche smesso di promuovere i propri prodotti sui media di stato russi, dichiarando di non volere che le persone traessero vantaggi finanziari dalla guerra in corso.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi