La gomma da cancellare è uno strumento del diavolo?
Un professore britannico ha proposto di proibire l'uso delle gomme da cancellare a scuola. Sarebbero un modo di promuovere la cultura della vergogna riguardo gli errori
Guy Claxton, un
professore invitato al Kings College di Londra, ha suscitato dibattiti a
seguito delle sue dichiarazioni sul fatto che le gomme da cancellare siano “uno strumento del diavolo”.
In alcune scuole i bianchetti, o correttori universali,
sono già stati proibiti, più che altro perché alcuni alunni indisciplinati
provano a sniffarne le esalazioni.
Lo studioso di scienze cognitive ha inoltre riferito al Daily Telegraph che le gomme portano avanti “una cultura
della vergogna circa gli errori commessi. È un modo per mentire al mondo, per
dire ‘Non ho commesso un errore. L’ho scritto giusto dal primo momento.”
È meglio accettare gli
errori, sostiene Claxton, perché è quello che accade nel mondo reale. Ha
ragione? Si dovrebbe proibire l’uso delle gomme da cancellare nelle classi?
“Credo che proibire le
gomme da cancellare sia un’azione draconiana”, rivela John Coe, portavoce della
National Association for Primary
Education (Nape), l’associazione che promuove lo sviluppo dell’educazione
primaria nel Regno Unito.
“Comunque in alcune
occasioni le gomme da cancellare non si dovrebbero usare. Se sto insegnando a
una lezione di matematica, voglio che i miei alunni mi mostrino il
procedimento con cui hanno svolto l’esercizio. Non vorrei che i miei alunni fossero talmente preoccupati dalla
risposta corretta, da non mostrarmi alcuna indicazione – errori compresi – sul
come sono arrivati alla risposta che mi hanno dato”.
Di fatto, vedere quali
sono gli errori commessi dai bambini corrisponde a una parte fondamentale del
loro processo di apprendimento. “L’osservazione degli errori è essenziale per una
buona istruzione”, ha aggiunto Coe. “Gli insegnanti devono osservare tutti i
tentativi fatti dai bambini per poter indirizzare al meglio la loro istruzione.”
Claxton dichiara che nel
permettere ai bambini di negare i loro errori, stiamo fallendo nel prepararli
per il mondo reale, dove si possono commettere errori, ai quali seguono alcune conseguenze.
“Per i più piccoli l’essere
capaci di riconoscere un errore è un grande passo”, ha spiega il Dottor Anthony
Williams, un esperto di psicologia infantile all’Università di Sheffield. “Persino
da adulti facciamo fatica ad accettare i nostri errori.”
Ma se proibiamo le gomme
da cancellare dalle classi, come suggerito da Claxton, dove andremo a finire?
“Togliereste il tasto
cancella?” chiede Williams. “Vi immaginate a lavoro, o altre persone a
lavorare, senza il tasto cancella? Nel mondo reale facciamo continuamente dei
piccoli errori, rivediamo, cambiamo.”
L’articolo originale è stato pubblicato qui. Traduzione a cura di Fernanda Pesce Blazquez