Venezuela, le reazioni internazionali alle nuove proteste
Golpe Venezuela reazioni – Il leader dell’opposizione del Venezuela, Juan Guaidò, ha deciso di prendere in mano la situazione nel paese latinoamericano e di lanciare un’ultima offensiva contro il governo di Nicolas Mauro.
Guaidò ha lanciato un appello tramite un videomessaggio al popolo del Venezuela e ai militati ancora fedeli al presidente, chiedendo loro di appoggiarlo nella sua ultima mobilitazione contro Miraflores.
La nuova crisi in Venezuela ha allarmato anche le cancellerie internazionali, da mesi divise sul sostegno o meno al leader dell’opposizione.
Guaidò, che ha promesso di far cadere il presidente Maduro per dar poi vita ad un governo ad interim da lui stesso guidato, ha avuto fin da subito il sostegno degli Stati Uniti e di quasi tutti i paese Ue.
La decisione di far appello ai militari, però, non sembra avergli garantito lo stesso successo dei mesi precedenti nel mondo della diplomazia occidentale.
“Visto che le informazioni sugli sviluppi in Venezuela stanno arrivando in questo momento, seguiamo l’evoluzione sul terreno, e preferiamo non commentare. Ribadiamo però la nostra posizione sulla necessità di trovare una soluzione pacifica e politica alla crisi in Venezuela, attraverso elezioni eque”.
È questo il commento rilasciato da un portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna.
Una posizione ancora più dura quella del governo spagnolo: “Non appoggeremo un colpo di Stato in Venezuela”.
Madrid invita ad “evitare uno spargimento di sangue. Sosteniamo un processo democratico pacifico” e chiediamo “l’immediata convocazione delle elezioni”, ha riferiti la portavoce del premier socialista Pedro Sanchez, Isabel Celaa.
Anche il presidente della Bolivia Evo Morales si è espresso contro un golpe e ha rivolto un appello ai governi d’America latina a “condannare il colpo di Stato in Venezuela”.
Morales ha chiesto via Twitter di “impedire che la violenza faccia vittime innocenti. Sarebbe un precedente nefasto far sì che una dinamica golpista si installi nella nostra regione. Il dialogo e la pace debbono imporsi sul golpe”.
“Il governo Usa appoggia il popolo venezuelano nella sua richiesta di libertà e democrazia”: questo il messaggio pubblicato su Twitter dal segretario di Stato americano Mike Pompeo.
“L’esercito deve proteggere la costituzione e il popolo. Deve stare dalla parte dell’Assemblea nazionale e delle legittime istituzioni contro chi usurpa la democrazia”, ha fatto eco il consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton.
Il commento più importante è invece giunto poco dopo dal vicepresidente Pence, che ha affermato: “Siamo con voi”.
“Esprimiamo profonda preoccupazione per il tentativo di colpo di stato in corso in Venezuela e per il rischio di una deriva violenta della crisi politica che, come più volte auspicato dal Governo italiano e appena ribadito dalla Ue, va risolta con il dialogo e con la convocazione di nuove elezioni”, è stato invece il commento dei senatori M5s della Commissione Esteri del Senato.
“La futura leadership politica deve essere legittimata da un libero processo democratico, non imposta con la forza per mezzo di un golpe militare sostenuto dall’esterno, come accadeva negli anni più bui della storia dell’America Latina”.