Gli ‘Hommen’ contro i matrimoni gay
I giovani attivisti manifestano con le stesse modalità delle Femen, ma con obiettivi opposti
Le Femen, famose per le loro proteste a seno nudo, hanno fatto di Parigi il loro avamposto principale per tutte le aderenti europee, e proprio da lì hanno preso le mosse per diversi blitz, come quello nella cattedrale di Notre-Dame dello scorso maggio. Non c’è solo la rivendicazione di un uso politico del corpo della donna, ma anche il sostegno alla comunità gay con slogan come “In gay we trust”.
Le attiviste hanno dato ispirazione a un neonato gruppo di soli uomini, denominato Hommen, che, come in una contrapposizione di genere, manifestano con le stesse modalità per opposti motivi, ovvero per difendere la famiglia tradizionale costituita da uomo e donna. Con il volto coperto da una maschera bianca, pantaloni sportivi colorati e scarpe da barca o da ginnastica, ostentano sul petto nudo i loro slogan, anche se probabilmente non sortiscono gli stessi effetti di un seno scoperto.
Vogliono rimanere anonimi, ma le loro caratteristiche li rendono ai più identificabili come dei bourgeois cathos, giovani della classe media cattolica, per via del tipo di abbigliamento. Sono molto attivi sulla loro pagina Facebook e sul loro tumblr, dove pubblicano i comunicati ufficiali, pur tenendo a debita distanza i giornalisti.
Hanno cominciato la loro attività ad aprile, davanti alla sede della prefettura di Parigi, e hanno manifestato più volte in diverse città francesi. Hanno urlato slogan contro il governo Hollande e si sono appellati all’Onu, in nome dei diritti dei bambini, indossando degli eloquenti caschi blu.
Il gruppo di attivisti si colloca in uno spirito di reazioni sempre più intolleranti alla direzione intrapresa dal governo Hollande in merito ai matrimoni e all’adozione, da maggio resi ufficialmente legali anche per le coppie omosessuali. I movimenti contro questa legge sono scesi in piazza in più occasioni, la prima a gennaio, poi con altre manifestazioni tra marzo e aprile e infine l’ultima poco dopo l’approvazione in Parlamento a maggio, radunando centinaia di migliaia di persone da tutta la Francia.
Gli Hommen in particolare si guardano dal rivendicare alcuna linea politica, ma molti li giudicano vicini alla Printemps Français, frangia cattolica di Manif Pour tous, movimento in prima linea per la battaglia contro i matrimoni omosessuali.
L’ultima irruzione risale al gay pride parigino, sabato 29 giugno, sebbene avessero annunciato un blitz alla prima tappa del Tour de France per lo stesso giorno. La loro apparizione più memorabile è stata però durante la finale del Roland Garros, dove sono scesi in campo muniti di fumogeni e quattro di loro sono stati fermati. Ora sono in attesa del processo, che avrà luogo il 18 luglio e in cui presumibilmente verranno svelate le identità degli attivisti.