Come funziona il giuramento di Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti
Come funziona il giuramento di Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti
Oggi, 20 gennaio 2021, Joe Biden giura al Campidoglio (Washington) come nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Una cerimonia diversa dal solito, per via del Covid, ma anche a causa dell’assenza del presidente uscente Donald Trump. Dispiegata inoltre una fitta rete di controlli per evitare nuovi scontri, come quelli registrati lo scorso 6 gennaio. Ma come avviene il giuramento di Joe Biden come 46esimo presidente americano? Quali i riti e le formule? Ecco come funziona e tutto quello che c’è da sapere.
Come funziona e la scaletta
Gli occhi del mondo saranno su Washington questo pomeriggio, 20 gennaio, poco prima di mezzogiorno ora locale, le 17.30 in Italia. Dopo aver vinto le elezioni del 2020 e ottenuto il via libera dei grandi elettori, Biden giurerà come 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Ma vediamo insieme la scaletta e come funziona la cerimonia.
Come da tradizione il futuro presidente (qui il suo profilo) ha dormito con la moglie alla Blair House, una residenza dell’800 vicina alla Casa Bianca. Il presidente eletto e la sua vice Kamala Harris (qui il suo profilo) saliranno sul palco eretto nell’ala Ovest del Campidoglio per giurare. Biden giura su una Bibbia che appartiene alla sua famiglia dal 1893, la stessa che ha usato durante i suoi giuramenti come senatore e vicepresidente. Harris giura su due Bibbie, una appartenente a Regina Shelton, la donna che in tenera età le faceva il doposcuola e insieme alla mamma l’ha iniziata ai diritti civili. L’altra apparteneva all’ex giudice della Corte Suprema Thurgood Marshall, il primo afroamericano.
Questa la formula che leggerà Biden: “Io, Joseph Robinette Biden Junior, giuro [o dichiaro] solennemente di adempiere con fedeltà all’ufficio di presidente degli Stati Uniti, e di preservare, proteggere e difendere la Costituzione al meglio delle mie abilità. Dio mi assista in questo”. Questa invece la formula per la sua vice: “Io, Kamala Devi Harris, giuro [o dichiaro] solennemente di sostenere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti contro tutti i nemici, esterni e interni; di serbarle fedeltà e vero affidamento, senza alcuna riserva mentale o intenzione elusiva; e di bene e fedelmente adempiere ai doveri della carica che sto per assumere. Dio mi assista in questo”.
Dopo il giuramento, Biden terrà il suo attesissimo discorso inaugurale, che senz’altro segnerà una rottura con la politica di Trump. Alla cerimonia parteciperanno anche due pop star mondiali: Lady Gaga, che intonerà l’inno nazionale, e Jennifer Lopez, che sarà protagonista di uno spettacolo musicale che sarà trasmesso in diretta tv.
Non ci sarà la tradizionale parata militare lungo Pennsylvania Avenue. Il nuovo presidente, la vicepresidente e le loro famiglie andranno verso la Casa Bianca, accompagnati da una scorta ufficiale con rappresentanti di ogni ramo delle forze armate per ogni isolato della città. Ci sarà anche uno spettacolo virtuale con danzatori e musicisti “che renderanno omaggio agli eroi americani in prima linea nella pandemia”. Inoltre, al National Mall, il lungo viale che si estende dal Campidoglio al Lincoln Memorial, è stata creata un’installazione di quasi 200mila bandiere statunitensi per simboleggiare gli americani che non potranno assistere alla cerimonia.
Ingenti le misure di sicurezza previste, dopo gli scontri del 6 gennaio scorso, quando migliaia di sostenitori di Trump hanno fatto irruzione a Capitol Hill. In tutto i militari impiegati nell’area saranno 25mila. Come da tradizione, prenderanno parte alla cerimonia tutti gli ex presidenti Usa ancora in vita. Il grande assente sarà Donald Trump, che ha già lasciato Washington per recarsi in Florida. Nella storia degli Stati Uniti solo tre presidenti hanno perso il giuramento del loro successore: John Adams nel 1801, suo figlio John Quincy Adams nel 1829 e Andrew Johnson, un democratico che ha rinunciato all’inaugurazione del 1869 dopo essere stato sostituito a favore di un repubblicano, Ulysses S. Grant.
Il giuramento, come quello che farà oggi Joe Biden, è un atto fortemente simbolico. Il ventesimo emendamento alla Costituzione americana prevede che il mandato di ogni presidente e vicepresidente eletti inizi a mezzogiorno del 20 gennaio dell’anno successivo alle elezioni. Ogni presidente non può assumere le proprie funzioni senza aver prima prestato giuramento.