Un giudice che si occupava dei processi contro potenti narcotrafficanti è stato ucciso in Messico
Vicente Bermudez ha seguito i ricorsi di Joaquin "El Chapo" Guzman, capo del cartello di Sinaloa, e di Miguel Trevino, ex leader del cartello Zetas
Un giudice federale messicano che in questi anni ha presieduto i ricorsi in appello di importanti boss del narcotraffico è stato ucciso con un colpo di pistola nei pressi della sua abitazione a Metepec, in Messico, lunedì 17 ottobre 2016.
Il giudice Vicente Bermudez Zacarias, 37 anni, si è occupato di molte battaglie legali promosse dagli avvocati di Joaquin “El Chapo” Guzman, capo del cartello di Sinaloa, arrestato lo scorso gennaio, e di Miguel Trevino, ex leader del cartello Zetas.
Il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha dichiarato in un discorso televisivo di aver chiesto al procuratore generale di indagare sull’omicidio, ma non ha fornito altre informazioni sul caso.
Il sito britannico Dailymail ha diffuso oggi il video dell’esecuzione del magistrato. Il killer si è avvicinato a Bermudez da dietro mentre faceva jogging e gli ha sparato alla testa.
Dallo scorso marzo, Bermudez lavorava come giudice nello stato federale del Messico, appena fuori dalla capitale, dove si trova il carcere di massima sicurezza di Altiplano.
Proprio in quella struttura è al momento detenuto Miguel Trevino. El Chapo è invece stato trasferito lo scorso maggio da Altiplano alla prigione di Ciudad Juárez, lungo il confine con il Texas, in attesa di essere estradato negli Stati Uniti.
Gli avvocati di Guzman hanno presentato numerosi ricorsi contro l’estradizione, ma i funzionari governativi hanno detto che è probabile che il narcotrafficante venga inviato negli Stati Uniti entro l’inizio del 2017.