Il giudice che ha chiesto a una vittima di stupro perché non avesse chiuso le gambe si è dimesso
Si è dimesso il giudice canadese Robert Camp che nel 2014, durante un'udienza, aveva chiesto alla vittima perché non avesse evitato la violenza tenendo le gambe chiuse
Un giudice canadese si è dimesso il 9 marzo 2017 per un suo commento durante un processo per un caso di stupro. In occasione di un’udienza tenuta nel 2014, il magistrato si era rivolto alla vittima chiedendole perché non avesse tenuto le gambe chiuse.
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Robin Camp ha presentato le sue dimissioni e ha fatto le sue scuse alla protagonista della vicenda e a tutti coloro che possono essersi sentiti offesi dalle sue parole.
Oltre ad aver chiesto ripetutamente alla ragazza di 19 anni perché non avesse fatto di più per impedire la violenza, Camp durante l’udienza aveva anche detto che “sesso e dolore a volte spesso sono legati”.
L’uomo di 29 anni accusato della violenza era stato assolto.
“Mi ha fatto odiare me stessa e mi ha fatto sentire come se avessi dovuto fare qualcosa, come se fossi una prostituta”, ha dichiarato la ragazza, che aveva pensato anche al suicidio dopo le frasi del giudice.
Il consiglio della magistratura canadese aveva condotto un’indagine sulla condotta del giudice e aveva dichiarato che il suo modo di rivolgersi alla ragazza era stato “paternalistico, umiliante e offensivo”.
Il 9 marzo il consiglio ha chiesto di rimuovere Camp dal suo incarico perché il suo comportamento è stato contrario al concetto di imparzialità, integrità e indipendenza della magistratura.
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