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Home » Esteri

Le giraffe sono a rischio di estinzione

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A mettere in pericolo le giraffe è il crescente numero di insediamenti urbani nelle aree in cui vivono, le malattie e i bracconieri

Le giraffe sono state ufficialmente inserite nella categoria delle specie in pericolo di estinzione. La popolazione della specie, come riporta l’Associate Press, ha subito una riduzione del 40 per cento negli ultimi 30 anni.

Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura nel 1895 vi erano tra le 150mila e le 163mila giraffe, mentre nel 2005 la specie è scesa a 97.567 esemplari.

Fendessi, co-direttore della Fondazione per la Conservazione delle Giraffe ha sottolineato che la popolazione di giraffe è diminuita notevolmente a causa della caccia di frodo e a malattie varie. 

A mettere in pericolo le giraffe è il crescente numero di insediamenti urbani nelle aree in cui vivono, le malattie e i bracconieri.

Per questo motivo, le giraffe che tendenzialmente stanziano nelle regione dell’Africa centrale e orientale, sono cominciano a migrare verso le regione meridionale dell’Africa.

— LEGGI ANCHE: GLI ELEFANTI AFRICANI SI STANNO EVOLVENDO SENZA ZANNE PER DIFENDERSI DAI BRACCONIERI

Il pericolo di estinzione non è una minaccia solo per le giraffe: secondo i numeri delI’UICN sono numerosissime le piante e gli animali che negli ultimi anni sono entrati nella categoria ad alto rischio. Già 860 piante sono andate estinte e 13mila sono in pericolo. 

La Chrisopelea ornata, un serpente da terra, che vive nell’isola di Santa Lucia è sceso alla categoria ‘criticamente in pericolo’. Peggiore ancora è la situazione del Lacepede, serpente della famiglia Colubridi che lo si considera ormai estinto. 

Ma non per tutte le piante e gli animali la situazione è peggiorata. Per esempio la Marcusenius Victoria, un pesce dell’Africa, si è ormai affermato con una popolazione stabile a dispetto di quello che era il suo rischio di estinzione di qualche anno fa. Il Ptychichromoides Intasi, un pesce di acqua dolce che non si vedeva dagli anni Sessanta, è stato riscoperto nel fiume africano Sakay.

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