Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:20
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il premier della Giordania si è dimesso

Immagine di copertina
Hani Mulki era in carica dal giugno 2016. Credit: Afp / Khalil Mazraawi

Hani Mulki ha rimesso il mandato al re Abdullah II, dopo diversi giorni di proteste contro la riforma fiscale varata dal governo e sostenuta dal Fondo monetario internazionale

Il primo ministro della Giordania, Hani Mulki, ha presentato le proprie dimissioni al re Abdullah II, dopo diversi giorni di proteste contro le misure di austerità imposte dal governo.

Le dimissioni era state chieste dallo stesso re, che ora ha affidato la carica di premier a Omar al-Razzaz, attuale ministro dell’Istruzione del regno hashemita.

Quelle andate in scena negli ultimi giorni  sono state le più imponenti manifestazioni registrate da diversi anni a questa parte nel paese mediorientale.

Nel mirino delle proteste l’aumento delle tasse sostenuto dal Fondo monetario internazionale, che secondo i dimostranti colpirà le classe più disagiate e la classe media.

Mulki ha rifiutato di retrocedere, dicendo che spettava al parlamento decidere se approvare la riforma fiscale o meno.

Il governo si è giustificato dicendo che le casse statali hanno bisogno di soldi per finanziare i servizi pubblici e sostenendo che l’aumento delle tasse riguarderà le classi più ricche.

Il provvedimento fiscale prevede un rialzo del 5 per cento delle aliquote sul reddito.

La misura deriva dalla linea di credito triennale da 723 milioni di dollari che il governo ha ottenuto dal Fondo monetario internazionale nel 2016.

La legge deve ancora essere approvata dal parlamento. Si stima che una maggioranza pari a 78 parlamentari su 130 sia contraria alla legge.

Nell’ambito di una serie di riforme economiche volte a ridurre il debito pubblico, pari a circa il 95 per cento del prodotto interno lordo, il governo giordano ha introdotto aumenti dei prezzi sulle materie prime che hanno scatenato dure proteste.

Il costo del carburante è aumentato di cinque volte nel 2018.

Le proteste nella capitale Amman sono guidate dal Partito comunista e da Hirak Shababi, movimento giovanile indipendente.

Mentre le proteste nella capitale sono state pacifiche, in alcune province i manifestanti hanno chiuso le strade principali incendiando pneumatici e gettando sassi contro la polizia.

I sindacati che rappresentano decine di migliaia di impiegati sia nel settore pubblico che in quello privato hanno anche annunciato uno sciopero generale mercoledì, se le loro richieste della gente non saranno soddisfatte.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Esteri / Ucraina: Trump sente Putin e Zelensky e annuncia negoziati con la Russia. Ecco cosa si sono detti
Esteri / Haiti: le violenze sessuali contro i bambini sono aumentate del 1.000%
Esteri / Gaza, la tregua è a rischio: scambio di accuse tra Israele e Hamas. Netanyahu: “Pronti a riprendere i raid”
Esteri / Zelensky: “Pronto a uno scambio di territori con la Russia. Offro ricchi profitti alle aziende Usa”
Economia / Elon Musk vuole anche ChatGPT ma l’a.d. di OpenAI lo gela
Esteri / Gaza, Trump: “Tregua da annullare se Hamas non libera gli ostaggi”. E minaccia Egitto e Giordania
Esteri / Ucraina, Trump: “Un giorno potrebbe essere russa. Da Kiev voglio 500 miliardi in terre rare”