La Cina aprirà la sua prima base militare all’estero
Gibuti, nell'Africa orientale, ospiterà i soldati cinesi partiti lo scorso 11 luglio. La base sarà utilizzata per il supporto alle forze di peacekeeping in Africa
Per la prima volta la Cina istituirà una sua base militare permanente all’estero. Pechino ha deciso che sarà Gibuti, un piccolo ma strategico stato dell’Africa orientale, a ospitare i suoi soldati.
Il primo contingente dell’esercito diretto nel paese africano è partito da Zhanjiang, nel sudovest della Cina, martedì 11 luglio 2017. Il numero di soldati partito per Gibuti non è stato specificato dai media cinesi. Né è noto quando inizieranno le operazioni della base militare.
“La base è il risultato di un negoziato amichevole”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri cinese Geng Shuang. “Farà da appoggio alle nostre missioni internazionali di scorta alle imbarcazioni nel Golfo di Aden e nelle acque somale, e per il soccorso umanitario”.
Per la Cina la base dovrà anche stimolare lo sviluppo economico di Gibuti e consentire a Pechino di portare “un contributo sempre maggiore alla pace e alla stabilità dell’Africa e del mondo”.
La Cina ha incrementato notevolmente i suoi investimenti in Africa e ha modernizzato il suo esercito negli ultimi anni.
La Repubblica di Gibuti
La marina cinese è presente al largo della Somalia e nel golfo di Aden da fine 2008, nel quadro delle operazioni internazionali contro la pirateria. Ma finora non aveva mai avuto basi militari permanenti.
Gibuti si trova nel Corno d’Africa, all’estremità meridionale del Mar Rosso. Il paese conta meno di un milione di abitanti, ma al suo interno sono già presenti basi militari di altri paesi, tra cui Francia, Stati Uniti e Giappone.