Tra 500 anni in Giappone si chiameranno tutti “Sato-san”
Qualcuno ha pensato che si trattasse di un pesce d’aprile ma è tutto vero: senza modifiche all’obsoleto codice civile in vigore dal XIX secolo, entro il 2531 tutti in Giappone si chiameranno “Sato-san” di cognome.
La denuncia arriva da uno studio pubblicato il 20 marzo scorso dal professor Hiroshi Yoshida, docente di economia all’Università di Tohoku, e commissionato dal Think Name Project e dall’associazione Asuniwa che si battono per legalizzare la possibilità di scegliersi il proprio cognome.
Secondo i calcoli di Yoshida, la percentuale di giapponesi di cognome Sato è aumentata di 1,0083 volte dal 2022 al 2023. Supponendo che questo tasso rimanga costante e che non vi sia alcuna modifica al codice civile che impone alle coppie sposate di scegliere un unico cognome, quasi la metà della popolazione in Giappone sarà conosciuta come “Sato-san” nel 2446, un dato che salirà a 100 per cento nell’anno 2531.
Cambiando le norme invece, lo studio prevede che entro il 2531 solo il 7,96 per cento della popolazione giapponese finirà per chiamarsi Sato di cognome. Secondo Yoshida, con una semplice modifica normativa, il Giappone potrà mantenere la diversità dei cognomi fino all’estinzione della sua popolazione.
Un’altra scoperta emersa dalla ricerca commissionata dal Think Name Project e dall’associazione Asuniwa infatti rivela che, se il declino della popolazione nipponica dovesse continuare al ritmo attuale, in tutto il Paese resteranno solo 22 persone nel 3310.
La ricerca si basa sui dati disponibili sul sito web Myoji-yurai.net, che raccoglie a sua volta le statistiche relative alle informazioni anagrafiche dalle istituzioni governative e dagli operatori che compilano gli elenchi telefonici. Attualmente, Sato è già il cognome più diffuso in Giappone, portato nel 2023 dall’1,529 per cento della popolazione nipponica.