Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Germania la crisi di governo è rientrata dopo l’accordo tra Merkel e il ministro Seehofer

Immagine di copertina
La cancelliera Merkel e il ministro dell'Interno, Horst Seehofer. Credit: Afp / Tobias Schwarz

La cancelliera e il titolare dell'Interno hanno raggiunto un'intesa sui movimenti secondari dei migranti: saranno creati centri di transito al confine con l'Austria per respingere i richiedenti asilo provenienti da altri paesi

La crisi politica che aveva messo a rischio la tenuta del governo della Germania è rientrata, almeno per il momento.

Il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, che aveva minacciato di dimettersi, ha deciso di restare al suo posto dopo aver raggiunto un accordo sui migranti con la cancelliera Angela Merkel.

L’intesa prevede la creazione di centri di transito al confine con l’Austria dai quali sarà possibile rifiutare l’ingresso di richiedenti asilo provenienti da altri paesi dell’Unione europea: i migranti saranno respinti verso i paesi dove sono entrati la prima volta e hanno fatto richiesta.

Per la cancelliera Merkel, si tratta di “un accordo decisivo che va nella direzione di ordinare e gestire la migrazione secondaria”.

“Dopo intense discussioni abbiamo raggiunto un accordo su come possiamo in futuro prevenire l’immigrazione clandestina al confine tra Germania e Austria”, ha dichiarato Seehofer.

La tensione interna al governo tedesco era esplosa dopo l’accordo siglato da Merkel in occasione del Consiglio europeo della scorsa settimana.

Al vertice di Bruxelles la Germania ha ottenuto che nell’intesa finale fosse inserito un punto sul contrasto ai movimenti secondari dei migranti, ossia alla possibilità per i richiedenti asilo di spostarsi da un paese all’altro dell’Ue, ma questo non è bastato a Seehofer.

Il ministro chiedeva da tempo che si potessero respingere i profughi verso i paesi dai quali sono entrati nel territorio comunitario, mentre Merkel era per una via più morbida e rifiutava qualsiasi via unilaterale.

L’accordo raggiunto tra i due sembra aver ricomposto la crisi di governo che aveva messo su fronti contrapposti due dei tre partiti che reggono la maggioranza: l’Unione cristiano-sociale della Baviera (Csu) di Seehofer, da una parte, e l’Unione cristiano democratica (Cdu) di Merkel, dall’altra.

Secondo alcuni analisti, la linea dura sui migranti della Csu e del suo leader Seehofer è connessa con le elezioni statali bavaresi in programma il prossimo autunno, in cui c’è il rischio di una affermazione del partito xenofobo l’Alternative für Deutschland (Afd).

Alcuni sondaggi, peraltro, riferiscono che in Baviera la cancelliera Merkle raccoglie più consensi di Seehofer.

Nei giorni scorsi Andrea Nahles, leader del Partito socialdemocratico tedesco (Spd), ha dichiarato che non esclude che in Germania si debbano tenere nuove elezioni.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Esteri / E e se i sondaggi per l’ennesima volta non ci avessero preso?
Esteri / Alluvione Valencia, nessuna vittima al centro commerciale. Il re e il premier Sánchez contestati. Allarme rosso ora a Barcellona
Ti potrebbe interessare
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Esteri / E e se i sondaggi per l’ennesima volta non ci avessero preso?
Esteri / Alluvione Valencia, nessuna vittima al centro commerciale. Il re e il premier Sánchez contestati. Allarme rosso ora a Barcellona
Esteri / Israele cancella l'accordo di cooperazione con l'Agenzia Onu per i palestinesi
Esteri / Quanto tempo ci vorrà per scoprire chi avrà vinto le elezioni americane?
Esteri / Il suicidio economico di Israele: -20% del Pil pur di distruggere Gaza. E quest’anno chiuderanno migliaia di aziende
Esteri / Trump: “Proteggerò le donne, che a loro piaccia o meno”. Kamala Harris: “Vuole decidere per voi”
Esteri / Libano, Unifil: “Presi di mira più di 30 volte solo a ottobre: una ventina di attacchi da Israele”
Esteri / McDonald’s, 90 casi di escherichia coli negli Usa: scoperta la causa della contaminazione degli hamburger
Esteri / Gaza: 43.204 morti dal 7 ottobre 2023. Hamas rifiuta proposte di tregua temporanea. Libano: altre 10 vittime in due raid dell'Idf. Hezbollah lancia attacchi contro Israele: 7 morti. Tel Aviv bombarda il gruppo in Siria. Razzo lanciato contro lo Stato ebraico colpisce base irlandese dell'Unifil: nessun ferito. Netanyahu: "Non c'è una data stabilita per la fine della guerra"