Cosa succede a Berlino dopo l’attentato al mercatino
Le autorità stanno cercando Anis Amri, un tunisino di 24 anni sospettato per aver travolto la folla al mercatino natalizio di Breitscheidplatz, uccidendo 12 persone
La sera del 19 dicembre un tir ha travolto la folla presso il mercatino natalizio di Breitscheidplatz, uccidendo almeno 12 persone e ferendone oltre 40. Le autorità tedesche hanno confermato che si sarebbe trattato di un attentato dalla dinamica molto simile a quella dell’attacco di Nizza del 14 luglio, in cui un uomo a bordo di un camion ha travolto la folla sul lungomare della città della Costa Azzurra, uccidendo oltre 80 persone.
Il giorno seguente, l’Isis ha rivendicato l’attacco attraverso l’agenzia di stampa Amaq News.
Dopo aver inizialmente fermato un cittadino pakistano, risultato estraneo ai fatti, la polizia tedesca ha individuato come principale sospetto dell’attacco il 24enne tunisino Anis Amri, le cui impronte digitali sono state trovate a bordo del camion che ha compiuto l’attacco.
Il camion apparteneva alla ditta polacca Ariel Zurawski e sarebbe arrivato a Berlino proveniente dall’Italia. Dalla capitale tedesca avrebbe dovuto raggiungere Stettino, in Polonia. Secondo il proprietario dell’azienda, il camion sarebbe stato sottratto durante il percorso. Lukasz Urban, l’autotrasportatore che guidava il camion, è stato trovato morto a bordo del tir e si sospetta sia stato ucciso dall’attentatore per potergli sottrarre il veicolo.
Il mercatino di Natale a Berlino è stato riaperto. Le autorità hanno installato barriere di cemento all’ingresso per prevenire attacchi simili.
Nel frattempo la polizia ha compiuto dei raid nelle case nella città di Dortumund, ma le autorità hanno negato la notizia che era stata riportata dai media di una serie di arresti legati alla ricerca di Anis Amir, il tunisino sospettato di essere il responsabile della strage, dopo che a bordo del tir che ha investito la folla è stata trovato un permesso di soggiorno con il suo nome.
Il tabloid tedesco Bild aveva riportato che nel raid compiuto dalla polizia a Dortmund erano state arrestate quattro persone che avevano avuto contatti con Amri.
LA DIRETTA
22 DICEMBRE
18:05 – La cancelliera Angela Merkel ha detto che la Germania sapeva da mesi di essere nel mirino del terrorismo.
18:00 – La famiglia di Anis Amri, l’uomo sospettato per l’attentato di Berlino, gli ha chiesto di consegnarsi alle forze dell’ordine. Il fratello del giovane tunisino, Abdelkader Amri, si è detto sicuro che il giovane sia innocente. “Se non lo è sarà un disonore per noi”, ha aggiunto, sostenendo che il ragazzo era cambiato dopo il periodo trascorso in carcere in Italia. Le impronte digitali di Anis Amri sono state trovate a bordo del tir che ha travolto la folla uccidendo 12 persone.
16:00 – Alexander Gauland, esponente del partito euroscettico Alternative für Deutschland, ha dichiarato che considera la politica del governo di accoglienza dei rifugiati una delle cause dell’attentato di Berlino, ma che è sbagliato incolpare Angela Merkel o un qualsiasi politico nello specifico per quanto accaduto.
15:52 – Un centro commerciale è stato evacuato nel quartiere berlinese di Prenzlauer Berg per la presenza di un pacco sospetto.
13:10 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso solidarietà e vicinanza ai familiari della vittima italiana dell’attentato di Berlino
12:50 – La Farnesina ha confermato la presenza della studentessa italiana Fabrizia Di Lorenzo tra le 12 vittime dell’attentato.
12:42 – La polizia tedesca rende noto di aver trovato le impronte digitali di Anis Amri a bordo del tir che ha travolto la folla a Berlino.
6:30 – La polizia tedesca svolge ha svolto diversi raid nelle prime ore del mattino nei quartieri berlinesi di Kreuzberg, Prenzlauer Berg e Moabit e nella città di Dortmund.
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