George Floyd, l’autopsia indipendente smentisce quella delle autorità: “Morto per asfissia”
George Floyd, l’autopsia indipendente smentisce quella delle autorità: “Morto per asfissia”
George Floyd è morto soffocato, schiacciato dal peso dei poliziotti sul suo corpo. L’autopsia indipendente commissionata dalla famiglia della vittima ribalta il verdetto dell’esame sul cadavere svolto dalle autorità. “Morto per asfissia dovuta a compressione del collo e della schiena”, si legge sul referto, diffuso dai legali dei famigliari di Floyd.
I parenti del 46enne afroamericano – deceduto in circostanze sospette durante un controllo di polizia lo scorso 25 maggio a Minneapolis – fin da subito avevano espresso perplessità sull’autopsia “ufficiale”, quella effettuata dal coroner della contea di Heppepin, secondo cui invece l’uomo non era morto soffocato.
Tutti gli agenti che erano presenti al momento del fermo e poi della morte di Floyd sono “penalmente responsabili”, attacca ora Antonio Romanucci, avvocato della famiglia della vittima. “Non è stato solo il ginocchio sul collo di George a provocarne la morte, ma anche il peso degli altri due poliziotti sulla sua schiena”, ha sottolineato in conferenza stampa l’avvocato, sottolineando che tutti gli agenti presenti sono responsabili anche da un punto di vista civile.
Secondo l’autopsia effettuata dalle autorità, al contrario, “non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento”. La morte di George Floyd sarebbe stata causata dagli “effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo”.
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