Gentiloni in audizione al Parlamento Ue: “Il patto di stabilità non è perfetto, va rivisto”
Ue, oggi l’audizione di Paolo Gentiloni davanti al Parlamento europeo
Paolo Gentiloni, il commissario Ue in quota italiana, è stato ricevuto oggi, 3 ottobre, dal parlamento europeo per la consueta audizione a cui è sottoposto ogni membro della futura Commissione Ue.
Gentiloni, commissario designato agli Affari economici, sarà ascoltato dalla Commissione economia dell’Europarlamento.
Ciascun candidato deve infatti essere sottoposto all’esame del Parlamento europeo, in apposite audizioni parlamentari relative all’area di competenza per poter entrare ufficialmente in carica.
Qui l’audizione di Paolo Gentiloni in diretta:
Il discorso di Gentiloni davanti la commissione Economia
“Voglio essere molto chiaro. Non sarò il rappresentante di un singolo governo nella commissione ma sarò il commissario agli Affari economici e avrò a che fare con le 27 bozze di leggi di stabilità”, e alla bozza dell’Italia “darò esattamente la stessa attenzione, attitudine al dialogo e serietà verso le regole che darò a tutti gli altri 27”, ha detto il commissario designato agli Affari economici Paolo Gentiloni nell’audizione al Parlamento Ue.
Riduzione del debito pubblico – “Nell’applicare le nostre regole, mi concentrerò sulla riduzione del debito pubblico come qualcuno a cui sta profondamente a cuore l’impatto potenzialmente destabilizzante del debito alto quando l’economia va male”, ha detto il commissario designato agli Affari economici Paolo Gentiloni nell’audizione al Parlamento Ue, precisando che si occuperà anche “di un uso adeguato dello spazio di bilancio per far fronte al rischio di rallentamento delle nostre economie”.
Patto di stabilità – “Il Patto di stabilità e crescita non è perfetto, userò l’opportunità che ci dà la revisione del six e two pack per riflettere sul futuro, basandomi sull’evidenza del passato e prendendo in considerazione il contributo del Fiscal Board”, ha proseguito. “Negli anni che abbiamo alle spalle, nonostante il superamento della crisi economica e il ritorno della crescita, le sfide non sono certo mancate. E sono ancora aperte davanti a noi”, con “diversa intensità da Paese a Paese. Ma ovunque si manifesta la contraddizione tra la crescita economica e la sua insufficiente sostenibilità sociale e ambientale. I cittadini europei pretendono risposte”, ha detto Gentiloni. “Supervisionerò l’applicazione del Patto di Stabilità e crescita per assicurare la sostenibilità dei conti, farò uso delle flessibilità quando necessarie, per ottenere una fiscal stance appropriata e consentire alle politiche di bilancio di giocare un ruolo di stabilizzazione e promuovere gli investimenti”, ha proseguito il successore di Moscovici.
“Abbiamo il Patto, abbiamo le regole, dobbiamo applicarlo, nel Patto ci sono le flessibilità che non sono concessioni verso questo o quel Paese, ma è qualcosa che sta nelle regole”, ha proseguito.
Disoccupazione – “Una delle mie azioni principali sarà realizzare lo schema europeo di assicurazione contro la disoccupazione”, che il Parlamento Ue “chiede da tempo”. “Politicamente non sarà facile, ma insieme possiamo realizzare uno schema che offrirà protezione ai cittadini durante periodi difficili delle loro vite”: lo ha detto il commissario designato agli Affari economici Paolo Gentiloni nell’audizione al Parlamento Ue.
Come funzionano le audizioni
Ogni audizione dura tre ore. Il Commissario designato farà una dichiarazione introduttiva di 15 minuti, seguita dalle domande dei deputati. Ci saranno 25 domande in tutto: un minuto per domanda, seguita da una risposta di tre minuti da parte del Commissario designato e da un’eventuale domanda di follow-up da parte del deputato europeo.
Il presidente e i rappresentanti dei gruppi politici (coordinatori) delle commissioni parlamentari interessate si riuniscono subito dopo le audizioni per valutare il commissario.
Entro 24 ore, i coordinatori inviano una lettera di raccomandazione, confidenziale, alla Conferenza dei Presidenti di Commissione, indicando se il candidato ha ricevuto parere positivo.
A quel punto i coordinatori delle commissioni devono decidere se approvare il commissario designato. È necessario che almeno due terzi dei membri della commissione si esprimano a favore.
Se non si riesce a raggiungere la maggioranza dei due terzi, è possibile chiedere informazioni supplementari al candidato attraverso delle domande scritte o una nuova audizione.
Le prossime tappe
Il 15 ottobre, la Conferenza dei presidenti di commissione valuterà i risultati di tutte le audizioni e trasmetterà le sue conclusioni alla Conferenza dei Presidenti (Presidente del PE e i capigruppo). Quest’ultima, dopo aver analizzato le lettere di valutazione delle commissioni competenti e le raccomandazioni della Conferenza dei Presidenti di Commissione, redigerà una valutazione finale e, il 17 ottobre, dovrebbe dichiarare chiuse le audizioni. La Conferenza dei Presidenti autorizza inoltre la pubblicazione delle lettere di valutazione delle commissioni parlamentari.
Al termine delle audizioni, il Presidente eletto della Commissione, Ursula von der Leyen, si esprimerà in Plenaria per presentare il Collegio dei commissari al completo e il suo programma.Alla sua dichiarazione seguirà una discussione, alla fine della quale un gruppo politico o almeno un ventesimo dei deputati (soglia minima) potrà presentare una proposta di risoluzione.
La nuova Commissione deve ottenere l’approvazione del Parlamento (a maggioranza dei voti espressi). La votazione (per appello nominale) si svolgerà il 23 ottobre. Una volta eletta dal Parlamento, la Commissione è formalmente nominata dal Consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata.
Da chi è composta la nuova Commissione europea
La nuova Commissione europea avrà otto Vicepresidenti, tra i quali l’Alto rappresentante dell’Unione per la Politica estera e la politica di sicurezza. Questi i nominativi e le rispettive competenze:
- Frans Timmermans (Paesi Bassi) – Vicepresidente esecutivo, coordinerà le attività per il Green Deal europeo e gestirà la politica di Azione per il clima;
- Margrethe Vestager (Danimarca) – Vicepresidente esecutiva, coordinerà l’agenda per un’Europa pronta per l’era digitale e sarà Commissaria per la Concorrenza;
- Valdis Dombrovskis (Lettonia) – Vicepresidente esecutivo, coordinerà le attività per un’economia al servizio delle persone e sarà Commissario per i Servizi finanziari;
- Josep Borrell (Spagna): Alto rappresentante/vicepresidente designato, Un’Europa più forte nel mondo;
- Věra Jourová (Repubblica ceca): Valori e trasparenza;
- Margaritis Schinas (Grecia): Proteggere il nostro stile di vita europeo;
- Maroš Šefčovič (Slovacchia): Relazioni interistituzionali e prospettive strategiche;
- Dubravka Šuica (Croazia): Democrazia e demografia, e guiderà le attività della CE nell’ambito della conferenza sul futuro dell’Europa.
Gli altri commissari designati sono:
- Johannes Hahn (Austria) si occuperà di Bilancio e amministrazione;
- Didier Reynders (Belgio) sarà responsabile della Giustizia;
- Mariya Gabriel (Bulgaria) per il portafoglio Innovazione e gioventù;
- Stella Kyriakides (Cipro) per il portafoglio Salute;
- Kadri Simson (Estonia) sarà responsabile per l’Energia;
- Jutta Urpilainen (Finlandia) si occuperà dei Partenariati internazionali;
- Sylvie Goulard (Francia) sarà responsabile per il Mercato interno, e della nuova direzione generale dell’Industria della difesa e dello spazio;
- László Trócsányi (Ungheria) per il portafoglio Vicinato e allargamento.
- Phil Hogan (Irlanda) per il Commercio;
- Paolo Gentiloni (Italia) sarà responsabile per l’Economia;
- Virginijus Sinkevičius (Lituania) per Ambiente e oceani;
- Nicolas Schmit (Lussemburgo) sarà responsabile del portafoglio Lavoro;
- Helena Dalli (Malta) guiderà il portafoglio Uguaglianza;
- Janusz Wojciechowski (Polonia) si occuperà di Agricoltura;
- Elisa Ferreira (Portogallo) per il portafoglio Coesione e riforme;
- Rovana Plumb (Romania) sarà responsabile per i Trasporti;
- Janez Lenarčič (Slovenia) si occuperà di Gestione delle crisi;
- Ylva Johansson (Svezia) avrà la responsabilità per gli Affari interni.
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