Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Chi è Geert Wilders, il Trump dei Paesi Bassi, euroscettico e xenofobo

Immagine di copertina

Il candidato alle elezioni di mercoledì 15 marzo del Partito per la Libertà (Pvv) punta a bandire il Corano, chiudere le moschee e proporre una “Nexit”

Lo definiscono il Trump dei Paesi Bassi e lui, non a caso, ha celebrato la vittoria del tycoon alle elezioni statunitensi definendola “una rivoluzione”. Anti-Ue, anti-islam e anti-immigrazione, Geert Wilders è il candidato del Partito per la Libertà (Pvv) alle elezioni che si terranno mercoledì 15 marzo. Ed è lo spauracchio di mezza Europa, che teme una svolta nazionalista e populista nei Paesi Bassi.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Wilders, favorito nel voto di mercoledì 15 marzo 2017 insieme al premier uscente Mark Rutte, è nato il 6 settembre 1963 a Venlo, città nella provincia del Limbrigo, da madre indonesiana e da padre olandese scampato alle persecuzioni naziste.

Il padre era un manager per una multinazionale dei Paesi Bassi che si occupa di sistemi di stampa. La madre è nata in Indonesia quando il paese era una colonia olandese. 

Si propone come candidato anti-sistema, ma ha iniziato la sua carriera politica già nei primi anni Novanta. Deputato per il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) dal 1998, venne poi espulso dal partito nel 2004 per le sue posizioni anti-islam radicali.

Nel 2006 fonda il Partito per la Libertà, formazione euroscettica di estrema destra. Il suo movimento raggiunge il picco dei consensi tra il 2009 e il 2010, quando ottiene quasi il 17 per cento alle elezioni europee e il 15,4 per cento alle legislative. 

Dal 2010 al 2012 Wilders fornisce l’appoggio esterno al governo di minoranza dei Paesi Bassi guidato dal suo attuale rivale alle elezioni Mark Rutte. Con il ritiro dell’appoggio di Wilders si arriva a nuove elezioni nel 2012, quando il Pvv non riesce ad andare oltre il 10 per cento dei consensi.

Dal 2004 vive sotto scorta insieme a sua moglie, in una casa sotto stretta sorveglianza 24 ore al giorno. Dopo l’assassinio del regista Theo Van Gogh a opera di un estremista islamico, Wilders è stato identificato come persona a rischio per le sue idee contro l’islam.

Il 53enne candidato del Pvv vuole fermare l’immigrazione degli islamici nel paese, chiudere tutte le moschee e bandire il Corano, che ha più volte comparato al Mein Kampf di Hitler. 

Nel 2008 Wilders ha realizzato un film, intitolato Fitna, per denunciare il fondamentalismo islamico e mettere in cattiva luce quello più moderato. La pellicola fu criticata dal governo dei Paesi Bassi e boicottata dalle televisioni nazionali, mentre venne definita dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, “offensiva e islamofobica”. 

Nel 2012 ha criticato pubblicamente la regina Beatrice d’Olanda per aver indossato il velo durante una visita a una moschea in Oman.

Nel 2016 Wilders è stato condannato per aver incitato alla discriminazione contro i cittadini marocchini dei Paesi Bassi durante un comizio del 2014.

Lo slogan che lo ha accompagnato durante la campagna elettorale è stato “il nostro paese viene prima”. Idea ribadita nel suo programma, nel quale afferma di voler mettere al bando il Corano, fermare l’immigrazione dai paesi musulmani e arrivare a una “Nexit”, una Brexit in salsa olandese.

Altri punti del suo progetto politico sono la detenzione preventiva di musulmani radicali, la denaturalizzazione e l’espulsione dei criminali con doppia nazionalità, la chiusura di tutte le scuole islamiche e il divieto di proferire espressioni islamiche che violino l’ordine pubblico.

Un tema che sta molto a cuore al candidato del Pvv è quello della democrazia diretta, che vorrebbe normalizzare con lo strumento del referendum vincolante. Insieme a questo, un’altra sua proposta riguarda l’abolizione completa delle franchigie di assistenza sanitaria.

In materia di tasse vuole puntare alla riduzione di quella sulla casa e a minori imposte sul reddito. Propone, poi, l’abbassamento dell’età minima per andare in pensione a 65 anni. 

Wilders vuole aumentare i finanziamenti da stanziare per difesa e polizia, dimezzando, invece, le tasse sulle automobili. 

Tra i soprannomi che si è guadagnato durante la sua carriera politica ci sono anche quelli di “uomo invisibile” e “angelo biondo”. E non vuole farsi paragonare a personaggi come Marine Le Pen. Si definisce infatti un “conservatore anche un po’ liberale”. 

Tra i suoi personaggi politici di riferimento, il candidato del Pvv ha citato Margareth Thatcher e Pim Fortuyn, leader dell’estrema destra assassinato nel 2002 da un ambientalista e animalista.

Wilders ha annunciato la sua candidatura a primo ministro nel giugno del 2016, durante un intervento alla convention del Partito Repubblicano degli Stati Uniti a Cleveland. 

LEGGI ANCHE: I PROFILI DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI NEI PAESI BASSI

Chi è Mark Rutte, il liberale europeista che vuole continuare a governare i Paesi Bassi

— Che cos’è il Cda, il partito cristiano democratico in corsa per le elezioni olandesi

— Chi è Jesse Claver, il giovane leader dei verdi olandesi che vuole sconfiggere il populismo

— Tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni nei Paesi Bassi 

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?