Gaza, tre miliziani palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano nel nord della Striscia
Almeno tre palestinesi sono stati uccisi, ieri sabato 17 agosto, dall’esercito israeliano sulla barriera che divide la Striscia di Gaza da Israele. Lo dichiara il ministero della Salute di Gaza, aggiungendo che una quarta persona è rimasta gravemente ferita.
Secondo fonti locali i tre, tutti ventenni, provenivano dal campo profughi di Jabalya e stavano provando a superare il confine a Beit Hanoun, nel nord della Striscia. Stando a media palestinesi, le vittime appartenevano alle brigate al Quds, la divisione militare del Jihad Islamico Palestinese
Secondo quanto affermato dal portavoce dell’esercito di Israele, un carro armato e un elicottero hanno sparato dopo avere avvisato un gruppo di “uomini armati sospetti” vicino al confine.
Gli scontri si sono riaccesi dopo alcune settimane di relativa calma. Ieri da Gaza sono stati lanciati tre razzi in territorio israeliano, di cui due intercettati dal sistema di difesa missilistica Iron Dome, come ha fatto sapere lo Stato Ebraico. Un terzo, non intercettato, non avrebbe causato danni.
Secondo i media israeliani, alcune schegge di metallo, o di uno dei razzi intercettati dall’Iron Dome o del terzo non intercettato, sono cadute nel cortile di una casa di Sderot, città al confine, danneggiandola. Per la stessa fonte, sei persone, di cui due ferite in modo grave, sono state portate al pronto soccorso.
L’attacco non è stato rivendicato ma Israele ha accusato Hamas, che ha negato sottolineando come le responsabilità siano da attribuire all’iniziativa di singoli individui contro il blocco che
attanaglia il territorio palestinese.