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Home » Esteri

Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Colpita tenda di giornalisti a Khan Younis, 2 morti. Evacuazione nel centro di Gaza: “Attacchiamo con forza”

Immagine di copertina
Credit: Omar Ashtawy apaimages/SIPA / AGF

Non si fermano i raid israeliani sulla Striscia di Gaza, dove i morti hanno superato le 50mila vittime dal 7 ottobre 2023, data di inizio della guerra. Tel Aviv ha ripreso anche gli attacchi aerei contro Hezbollah in Libano e non smette di bombardare depositi di armi e obiettivi ostili in Siria, mentre gli Stati Uniti continuano a colpire gli Houthi in Yemen. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 7 aprile 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza e con Hezbollah in Libano, con gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente. [Seguici anche su Instagram]

DIRETTA

Ore 12,00 – Gaza: oltre 50.700 morti da inizio offensiva – Le autorità della Striscia di Gaza aggiornano oggi a oltre 50.700 il bilancio dei palestinesi uccisi dall’inizio dell’offensiva militare israeliana, lanciata in risposta agli attacchi del 7 ottobre 2023. Lo riferisce il ministero della Sanità locale, controllato da Hamas, secondo cui quasi 1.400 persone sono state uccise dalla ripresa delle ostilità lo scorso 18 marzo. Secondo i dati diffusi, il totale delle vittime accertate è salito “a 50.752 martiri e 115.475 feriti”. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 57 decessi e 137 feriti. Dal 18 marzo, giorno della rottura del cessate il fuoco concordato a gennaio tra Israele e Hamas, si contano 1.391 morti e 3.434 feriti.

Ore 11,00 – Condividi Esercito israeliano: non forniremo aiuti umanitari ad Hamas – Israele ha replicato alle indiscrezioni di Ynet secondo cui il suo esercito consentirà l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, nonostante i combattimenti in corso e l’assenza di un accordo sugli ostaggi. “L’Idf sta agendo in conformità con le direttive dell’élite politica. Israele non sta e non fornirà alcun aiuto a Hamas”, ha affermato l’esercito, citato da Times of Israel. Secondo Ynet, Israele inizierà a consentire l’ingresso di alcuni aiuti per evitare violazioni del diritto internazionale e futuri problemi legali per i comandanti coinvolti nell’operazione militare.

Ore 10,00 – Idf, evacuazione nel centro di Gaza, “attacchiamo con forza” – Il portavoce in lingua araba dell’Idf ha diffuso un nuovo avviso di evacuazione per i residenti della Striscia che si trovano nei quartieri di a-Sahaba, a-Samah, a-Zawaida e a-Salah nella città di Deir al-Balah, al centro di Gaza. “Questo è un avviso prima dei raid. Attaccheremo con forza qualsiasi area utilizzata per il lancio di razzi”.

Ore 7,00 – Raid Idf al centro-sud Gaza, giornalisti tra morti e feriti – È ancora molto parziale il bilancio del raid israeliano in corso nella parte centrale e meridionale della Striscia di Gaza. Secondo Al Jazeera, almeno due persone sono state uccise a ovest della città di Deir el-Balah, dove le forze israeliane (Idf) hanno bombardato un edificio residenziale, ferendo anche diverse persone. L’attacco è avvenuto dopo che l’esercito israeliano ha emesso ordini di evacuazione forzata per i palestinesi che vivono in cinque quartieri di Deir el-Balah, da dove Hamas ha lanciato almeno 10 razzi verso Israele ieri sera. Nelle scorse ore sono stati colpiti più bersagli anche ì a Khan Younis, con finora un bilancio di almeno 11 morti in due episodi distinti. Secondo quanto riferito da Al Jazeera, nove persone hanno perso la vita all’interno di una casa di proprietà della famiglia Al Naffar, colpita dalle bombe israeliane. Il Palestinian Information Center e il Quds News Network hanno inoltre riferito di due morti in un attacco a una tenda che ospitava dei giornalisti, vicino al Nasser Medical Complex, sempre a Khan Younis. È stato ucciso un giornalista identificato come Helmi al-Faqawi, mentre altri sette colleghi sono rimasti feriti. La seconda vittima è Yusuf Al-Khazandar, un giovane che si trovava nella zona al momento dell’attacco. In una dichiarazione, il Palestinian Journalists Forum ha descritto l’attentato come un “crimine atroce e un deliberato attacco ai giornalisti che ha violato tutte le leggi e le convenzioni internazionali”.

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