Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Israele rompe la tregua e bombarda Gaza: oltre 400 morti. La Casa bianca: “Hamas ha scelto la guerra”. Il gruppo: “Netanyahu condanna gli ostaggi”. Ucciso il “premier” della Striscia. Meloni esprime “grande preoccupazione”. Houthi denunciano nuovi attacchi Usa in Yemen. Damasco condanna i raid di Tel Aviv in Siria | DIRETTA

Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 18 marzo 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza e con Hezbollah in Libano, con gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 20,00 – Netanyahu: “I negoziati andranno avanti ma sotto il fuoco” – “Andranno avanti, ma solo sotto il fuoco, i negoziati” per un accordo sulla Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nell’enclave palestinese. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso alla nazione. “Andremo avanti, non ci fermeremo davanti a nulla”, ha proseguito Netanyahu affermando che “raggiungeremo gli obiettivi della nostra guerra, molti sono già stati raggiunti”,
Ore 18:00 – Israele: Netanyahu convoca in serata il Consiglio dei ministri – Il Consiglio dei ministri del governo di Israele si riunirà in serata subito dopo il discorso alla nazione del premier Benjamin Netanyahu, che sarà trasmesso in diretta televisiva alle 20:00 ora locale (le 19:00 in Italia). Lo ha riferito un funzionario dell’esecutivo dello Stato ebraico al quotidiano online Zman Yisrael, secondo cui la riunione del governo è stata fissata per oggi a Gerusalemme alle 21:00 ora locale (le 20:00 in Italia). Dopo il discorso del premier, ha fatto sapere la fonte, Netanyahu e riceverà un aggiornamento sulla situazione degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e in seguito, alle 21:00 convocherà il suo governo per una riunione a Gerusalemme. Secondo il quotidiano israeliano online, che non dà notizia dell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri, i presenti non voteranno per l’annunciato licenziamento del direttore dei servizi interni dello Shin Bet, Ronen Bar.
Ore 17:30 – Israele: il premier Netanyahu si rivolgerà in serata alla nazione con un discorso in tv – Il premier di Israele Benjamin Netanyahu si rivolgerà questa sera alla nazione con un discorso dal quartier generale delle forze armate a Tel Aviv alle 20:00 ora locale (le 19:00 in Italia). Lo ha riferito in una nota l’ufficio del primo ministro dello Stato ebraico, secondo cui il discorso sarà trasmesso in diretta televisiva. Il comunicato non fornisce dettagli sui contenuti dell’intervento di Netanyahu ma è probabile che il premier riferirà agli israeliani sulla decisione adottata nella notte dal governo di riprendere le operazioni militari nella Striscia di Gaza, che hanno già provocato oltre 400 morti.
Ore 17:00 – Siria, Damasco condanna i raid di Israele su Daraa: “Vuole destabilizzare il Paese” – Il ministero degli Esteri di Damasco ha condannato gli attacchi aerei condotti ieri da Israele nel sud della Siria, che hanno provocato almeno 2 morti e 19 feriti, accusando Tel Aviv di voler destabilizzare il Paese arabo. In una nota citata anche dall’agenzia di stampa ufficiale Sana il ministero ha denunciato “nei termini più forti i recenti attacchi aerei israeliani su Daraa”. “Questa aggressione”, si legge nella nota, “fa parte di una campagna israeliana contro il popolo siriano e la stabilità del Paese”.
Ore 16:45 – Israele, il ministro della Difesa Katz avvisa Hamas: “Le regole del gioco sono cambiate. Liberate subito gli ostaggi” – Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha avvisato Hamas “che le regole del gioco sono cambiate” dopo la notte di attacchi aerei condotti dalle forze armate dello Stato ebraico (Idf) nella Striscia di Gaza, dove hanno provocato oltre 400 morti. “Hamas deve capire che le regole del gioco sono cambiate”, ha avvertito Katz durante la sua visita alla base aerea di Tel Nov, nel sud di Israele. Se Hamas “non libererà immediatamente tutti gli ostaggi”, ha ribadito il ministro della Difesa israeliano, “si apriranno le porte dell’inferno”. “Non smetteremo di combattere finché gli ostaggi non saranno tornati a casa e tutte le minacce contro la popolazione del sud (di Israele) non saranno scomparse”, ha concluso Katz.
Ore 16:30 – Gaza: la Jihad Islamica conferma l’uccisione del portavoce della sua ala armata in un raid di Israele – La Jihad islamica palestinese ha confermato oggi in una nota diramata su Telegram l’uccisione di Naji Abu Saif, noto anche come Abu Hamza, portavoce dell’ala armata del gruppo terroristico, ucciso in un raid aereo condotto nella notte dalle forze armate di Israele (Idf) nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Ore 16:00 – Gaza, media: “Ucciso il portavoce dell’ala armata della Jihad Islamica” – Il portavoce dell’ala armata del gruppo terroristico della Jihad islamica palestinese, Naji Abu Saif, noto anche come Abu Hamza, è rimasto ucciso in un raid aereo condotto nella notte dalle forze armate di Israele (Idf) nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo hanno confermato oggi alle emittenti qatariota al-Jazeera e saudita al-Hadath diverse fonti legate al gruppo terroristico, secondo cui tra le vittime del raid figurerebbero anche la moglie e un imprecisato numero di membri della famiglia di Naji Abu Saif. Al momento né la Jihad islamica palestinese né le Idf hanno confermato il raid e diramato un bilancio ufficiale delle vittime.
Ore 15:30 – Gaza: la premier Meloni esprime “grande preoccupazione” – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso oggi grande preoccupazione per la ripresa delle ostilità nella Striscia di Gaza dopo i bombardamenti condotti nella notte da Israele che hanno infranto la tregua in corso dal 19 gennaio e provocato oltre 400 morti. “Seguiamo con grande preoccupazione la ripresa dei combattimenti a Gaza, che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo: il rilascio di tutti gli ostaggi e una fine permanente delle ostilità, così come il ripristino di buona e piena assistenza umanitaria nella Striscia”, ha detto Meloni intervenendo in aula al Senato.
Ore 15:00 – Siria: Israele bombarda due batterie di artiglieria al confine – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato due batterie di artiglieria in Siria, vicino al confine con lo Stato ebraico. Lo hanno reso noto le Idf, secondo cui i raid effettuati con droni hanno colpito due postazioni nei pressi della città di Khan Arnabeh, nella Siria meridionale, nei pressi del confine con Israele, dove l’esercito di Tel Aviv si è schierato dopo la caduta di Bashar al-Assad a dicembre. “La presenza di armi nella Siria meridionale è una minaccia per lo Stato di Israele”, si legge nel comunicato. “L’Idf non permetterà l’esistenza di una minaccia militare nella Siria meridionale e agirà contro di essa”.
TPI esce in edicola ogni venerdì
Ore 14:30 – Gaza, la Casa bianca: “Hamas ha scelto la guerra” – Gli Stati Uniti hanno accusato Hamas di “aver scelto la guerra” a Gaza, rifiutando di liberare gli ostaggi israeliani. “Avrebbe potuto liberare gli ostaggi per prorogare il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra”, ha dichiarato in una nota il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Brian Hughes.
Ore 14:00 – Gaza: anche l’Arabia Saudita condanna “nei termini più forti” i raid di Israele – Anche l’Arabia Saudita ha condannato “nei termini più forti” la ripresa degli attacchi aerei con cui Israele ha infranto nella notte la tregua in vigore nella Striscia di Gaza dal 19 gennaio, costati la vita a oltre 400 persone. In una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Spa il ministero degli Esteri di Riad ha invitato la comunità internazionale a intervenire per fermare quelli che ha definito “crimini contro i palestinesi”.
Ore 13:30 – Gaza, i mediatori del Qatar: “Raid di Israele rischiano di infiammare la regione” – L’emirato del Qatar, uno dei tre Paesi (insieme a Egitto e Usa) impegnati a mediare tra Israele e il gruppo terroristico palestinese Hamas, ha condannato fermamente gli attacchi aerei condotti nella notte dallo Stato ebraico sulla Striscia di Gaza, affermando che la rottura della tregua in corso dal 19 gennaio potrebbe “infiammare la regione”. In una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Qna il ministero degli Esteri di Doha “avvisa che le crescenti politiche dell’occupante (Israele, ndr) finiranno per infiammare la regione e comprometterne la sicurezza”.
Ore 13:00 – Gaza, Idf: “Continuiamo i raid in tutta la Striscia” – Le forze armate di Israele (Idf) continuano a condurre raid aerei contro obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese in tutta la Striscia di Gaza dopo i bombardamenti costati la vita nella notte a oltre 400 persone. Lo hanno comunicato in una nota congiunta le Idf e i servizi interni israeliani dello Shin Bet, secondo cui “tra gli obiettivi colpiti nelle ultime ore figurano cellule terroristiche, postazioni per il lancio di razzi, depositi di armi e altre infrastrutture militari”. “Gli assassini di Hamas devono capire: se non liberano tutti i nostri ostaggi, i nostri raid si intensificheranno”, ha assicurato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz in una nota diramata dal suo ufficio a margine di una riunione convocata questa mattina dal premier Benjamin Netanyahu insieme al capo di stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, e altri dirigenti dei servizi di sicurezza.
Ore 12:45 – Israele: il partito di estrema destra di Itamar Ben-Gvir tornerà nella maggioranza dopo la ripresa dei raid a Gaza – Il partito israeliano di estrema destra Otzma Yehudit, guidato dall’ex ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, rientrerà nella coalizione di governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo hanno comunicato in una nota congiunta il partito del premier, il Likud, e il movimento di Ben-Gvir dopo la ripresa dei raid aerei delle forze armate di Israele (Idf) a Gaza, che nella notte hanno determinato la fine del cessate il fuoco in corso dal 19 gennaio e a cui l’ex ministro si era sempre opposto. “Accogliamo con favore il ritorno dello Stato di Israele, guidato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, a combattimenti intensi”, aveva esultato Ben-Gvir sulla piattaforma social X dopo la ripresa dei raid aerei dell’Idf nella Striscia di Gaza. “Come avevamo detto nei mesi scorsi, quando ci siamo ritirati (dal governo, ndr): Israele deve tornare a combattere a Gaza. Questa è la mossa giusta, dal punto di vista morale ed etico e la più giustificata, per distruggere l’organizzazione terroristica Hamas e liberare i nostri ostaggi: non dobbiamo accettare l’esistenza dell’organizzazione Hamas, che deve essere distrutta”. Secondo la nota congiunta del Likud e di Otzma Yehudit, Ben-Gvir e i suoi due ministri torneranno oggi al governo.
Ore 12:30 – Gaza, la Commissaria Ue Hadja Lahbib: “Escalation devastante” – La Commissaria europea per la parità, la preparazione e la gestione delle crisi, la belga Hadja Lahbib, ha chiesto l’immediata cessazione dei bombardamenti israealiani a Gaza, che hanno infranto i due mesi di tregua in corso nella Striscia dal 19 gennaio. “La rinnovata escalation a Gaza è devastante. I civili hanno già sopportato sofferenze inimmaginabili. Questo deve finire”, ha scritto sui social la Commissaria europea per la parità, la preparazione e la gestione delle crisi umanitarie Hadja Lahbib. “Il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato e gli aiuti umanitari devono confluire a Gaza. È fondamentale ripristinare immediatamente il cessate il fuoco per prevenire ulteriori perdite di vite umane e distruzioni”.
Ore 12:15 – Israele: Netanyahu riunisce i vertici delle forze armate e di sicurezza – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato oggi il ministro della Difesa Israel Katz e il capo di stato maggiore delle forze armate dello Stato ebraico (Idf), il generale Eyal Zamir, e il suo segretario militare, il general maggiore Roman Gofman, per ricevere valutazione della situazione nella Striscia di Gaza, dove Tel Aviv ha ripreso nella notte gli attacchi aerei contro Hamas, infrangendo la tregua in vigore dal 19 gennaio scorso. Lo riferisce in una nota l’ufficio del premier israeliano, secondo cui l’incontro è avvenuto presso il quartier generale dell’esercito a Tel Aviv. Alla riunione, secondo la nota, erano presenti anche altri “responsabili della sicurezza”, ma il direttore dei servizi interni dello Shin Bet, Ronen Bar, che Netanyahu aveva annunciato di voler licenziare questa settimana, non compare nel filmato allegato al comunicato diramato dall’ufficio del premier.
Ore 11:45 – Sale ancora il bilancio delle vittime a Gaza: almeno 413 morti e 660 feriti – È salito ad almeno 413 morti e 660 feriti il bilancio delle vittime dei bombardamenti condotti nella notte da Israele sulla Striscia di Gaza, le cui strutture sanitarie sono “sopraffatte” dalle persone bisognose di aiuto. Il nuovo conto dei morti è stato annunciato dal ministero della Salute del territorio costiero controllato da Hamas, mentre la situazione disastrosa di ambulatori e ospedali della Striscia è stata denunciata dalla Croce Rossa. “Quello che abbiamo sentito questa mattina dai colleghi della Mezzaluna Palestinese è che molte strutture mediche sono letteralmente sopraffatte in tutta Gaza”, ha affermato Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, durante una conferenza stampa a Ginevra.
Ore 11:30 – Israele: “Intensificheremo gli attacchi contro Hamas a Gaza” – Gli attacchi aerei condotti da Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza, che hanno infranto due mesi di tregua entrata in vigore dal 19 gennaio scorso, continueranno ad intensificarsi. Lo ha annunciato oggi in una nota il ministero degli Esteri di Tel Aviv, secondo cui “da questo momento in poi Israele agirà contro Hamas con crescente intensità militare”. Lo Stato ebraico ha giustificato la ripresa dei bombardamenti con il rifiuto di Hamas delle iniziative diplomatiche, sottolineando come il gruppo terroristico palestinese abbia “respinto due concrete proposte di mediazione presentate dall’inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff”, accettate invece da Israele. “L’Idf (le forze armate israeliane, ndr) sta colpendo obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi bellici, che includono la liberazione di tutti i nostri ostaggi, lo smantellamento delle infrastrutture militari e governative di Hamas e la rimozione della minaccia terroristica da Gaza alla sicurezza di Israele e dei suoi cittadini”, si legge nella nota.
Ore 11:20 – Gaza: oltre 400 morti nei raid aerei di Israele – È salito ad almeno 404 morti e 562 feriti il bilancio delle vittime dei bombardamenti condotti nella notte da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce in una nota il ministero della Salute del territorio costiero controllato da Hamas, secondo cui diverse vittime sono rimaste intrappolate sotto le macerie mentre sono ancora in corso le operazioni di recupero.
Ore 11:00 – Gaza: Hamas conferma la morte di quattro leader del gruppo (compreso il premier della Striscia) nei raid notturni di Israele – Almeno quattro esponenti del governo di Gaza controllato da Hamas sono rimasti uccisi nei raid aerei condotti nella notte da Israele nella Striscia. Lo riferisce in una nota l’ufficio stampa del governo del territorio costiero palestinese, citata dall’emittente qatariota al-Jazeera, secondo cui tra le vittime figurano il capo del comitato amministrativo del governo Issam al-Dalis, il sottosegretario del ministero della Giustizia Ahmed al-Hatta, il sottosegretario del ministero degli Interni Mahmoud Abu Watfa, e il direttore generale del Servizio di sicurezza interna, Bahjat Abu Sultan.
Ore 10:30 – Houthi denunciano nuovi raid Usa in Yemen: “3 feriti” – Una serie di nuovi attacchi aerei attribuiti alle forze armate degli Stati Uniti hanno preso di mira le aree dello Yemen controllate dal gruppo armato sciita filo-iraniano degli Houthi, provocando tre feriti. Lo riferiscono l’agenzia di stampa Saba e l’emittente locale al-Massira Tv, entrambi organi di propaganda del braccio politico del gruppo, Ansarullah. I raid, secondo le fonti Houthi, avrebbero colpito almeno due centri della provincia della capitale Sana’a, un numero imprecisato di zone della regione di Bajel, nel governatorato occidentale di Hodeidah, una serie di obiettivi nell’area di Sa’ada e almeno 12 obiettivi presso un’acciaieria di as-Salif, nello Yemen nord-occidentale. Tra i feriti, secondo l’agenzia di stampa Saba e l’emittente locale al-Massira Tv, figurano per ora una donna e le sue due figlie, investire dall’esplosione di un raid che ha colpito l’area di al-Ja’malah del distretto di Majz, nel governatorato di Sa’ada.
Ore 10:15 – Gaza: il segretario Onu Guterres si dice “scioccato” dai bombardamenti di Israele – Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres si è detto “scioccato” per gli attacchi aerei con cui Israele ha infranto nella notte la tregua in vigore a Gaza dal 19 gennaio e ha invitato tutte le parti a rispettare il cessate il fuoco nella Striscia, sollecitato lo Stato ebraico a riprendere gli aiuti umanitari per la popolazione del territorio costiero e Hamas a liberare senza condizioni tutti gli ostaggi. “Il Segretario generale è scioccato dagli attacchi aerei israeliani a Gaza, nei quali è stato ucciso un numero significativo di civili”, ha dichiarato oggi in una nota il portavoce aggiunto di Guterres, Farhan Haq. “Chiede con forza che il cessate il fuoco venga rispettato, che venga ristabilita l’assistenza umanitaria senza ostacoli e che gli ostaggi rimasti vengano rilasciati senza condizioni”.
Ore 10:00 – Gaza, il Coordinatore umanitario dell’Onu in Palestina: “Inaccettabile la ripresa dei raid, si ripristini subito la tregua” – Il coordinatore delle attività umanitarie delle Nazioni Unite in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, Muhannad Hadi, ha definito “inaccettabile” la ripresa degli attacchi aerei con cui Israele ha infranto la tregua in vigore nel territorio costiero palestinese dal 19 gennaio e ha sollecitato l’immediato ripristino del cessate il fuoco. “Si sono verificate ondate di attacchi aerei nella Striscia di Gaza fin dalle prime ore del mattino”, ha scritto Hadi in una nota. “Questo è inaccettabile. Un cessate il fuoco deve essere ripristinato immediatamente”.
Ore 9:45 – Gaza: il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisce oggi a New York – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi a New York per un briefing su Gaza e “la questione palestinese”. L’incontro, previsto alle 10:00 ora della costa orientale degli Stati Uniti ossia alle 15:00 in Italia, era in programma prima che Israele rompesse la tregua in corso dal 19 gennaio con i nuovi bombardamenti condotti nella notte sulla Striscia di Gaza e costati la vita ad almeno 300 persone, in gran parte donne e minori.
Ore 9:30 – Gaza: oltre 300 morti nei raid aerei di Israele – Almeno 326 persone, in gran parte donne e minori, sono rimaste uccise nella notte nella Striscia di Gaza a seguito dei nuovi bombardamenti condotti dalle forze armate di Israele (Idf), che ha rotto così la tregua in corso dal 19 gennaio. Lo riferisce in una nota l’ufficio stampa del governo di Gaza controllato da Hamas, citato dall’emittente qatariota al-Jazeera. Il bilancio ufficiale delle vittime però, secondo quanto riferito all’agenzia di stampa francese Afp dal direttore del ministero della Salute della Striscia, Mohammed Zaqout, è destinato a salire. “Il ministero della Salute ha registrato più di 330 decessi, per lo più bambini e donne palestinesi, e centinaia di feriti, decine dei quali versano in condizioni critiche”, ha detto ad Afp Zaqout. Diverse vittime, ha aggiunto, sono rimaste intrappolate sotto le macerie e sono in corso le operazioni di recupero. Secondo le stime riportate dai corrispondenti di al-Jazeera sul campo, i feriti sono almeno 440.
Ore 9:00 – Gaza: Israele ordina l’evacuazione delle zone di confine all’interno della Striscia – Le forze armate di Israele (Idf) hanno ordinato alla popolazione della Striscia di Gaza di evacuare le zone di confine con lo Stato ebraico dopo una notte di intensi attacchi condotti sul territorio costiero palestinese. Lo ha annunciato oggi sulla piattaforma X il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano, il colonnello Avichay Adraee, secondo cui l’ordinanza si applica “in particolare” alle aree di Beit Hanoun, nel nord della Striscia; Khirbet Khuza’a, Abasan al-Kabira e Abasan al-Jadida, tutte nel sud del territorio; definite “zone di combattimento pericolose”. Le Idf invitano pertanto gli abitanti a “rifugiarsi nei rifugi nella parte occidentale della città di Gaza e nella città di Khan Younis”. L’operazione, cominciata intorno all’1:00 di notte ora italiana, è stata battezzata “Forza e spada” dall’Idf.
Ore 8:30 – Yemen: Houthi rivendicano il terzo attacco alla portaerei statunitense Harry Truman nel Mar Rosso – Il gruppo armato sciita filo-iraniano Houthi, che controlla gran parte dello Yemen settentrionale e occidentale, ha rivendicato oggi il terzo attacco condotto nelle ultime 48 ore contro la portaerei statunitense Harry Truman nel Mar Rosso, in risposta ai raid aerei statunitensi condotti nel fine settimana nel Paese arabo su ordine del presidente Donald Trump. “Nelle ultime ore, le forze armate yemenite hanno preso di mira con successo la portaerei statunitense USS Harry Truman nel Mar Rosso settentrionale con due missili da crociera e due droni, e hanno preso di mira un cacciatorpediniere statunitense con un missile da crociera e due droni”, ha fatto sapere il gruppo in una nota diramata su Telegram. Si tratta del terzo attacco Houthi dopo quelli di ieri e di domenica. Gli Stati Uniti non hanno confermato questi attacchi ma sabato scorso il presidente Donald Trump ha promesso “l’inferno” ai “terroristi Houthi” che attaccano le navi al largo delle coste dello Yemen.
Ore 8:00 – Gaza, Hamas: “Netanyahu affossa la tregua e condanna gli ostaggi” – Hamas ha accusato Israele di aver “deciso di affossare la tregua” e di condannare gli ostaggi “a un destino incerto” con i suoi nuovi attacchi aerei condotti nella notte sulla Striscia di Gaza, dove si registrano oltre 200 morti. “Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di affossare l’accordo di cessate il fuoco, esponendo i prigionieri di Gaza a un destino incerto”, ha scritto il gruppo terroristico palestinese in una nota diramata su Telegram, riferendosi agli ostaggi. Hamas ha chiesto inoltre al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi urgentemente e di adottare una risoluzione per costringere Israele a “cessare l’aggressione” e a ritirare le sue truppe dall’intera Striscia.
Ore 7:30 – Gaza: oltre 200 morti nei raid aerei di Israele – Almeno 244 persone sono rimaste uccise nella notte nella Striscia di Gaza a seguito dei bombardamenti condotti dalle forze armate di Israele (Idf), che ha rotto così la tregua in corso dal 19 gennaio. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, citato da diversi corrispondenti dell’emittente qatariota al-Jazeera.
Ore 7:00 – Israele rompe la tregua e bombarda Gaza – Israele ha lanciato nella notte una serie di raid aerei contro Hamas nella Striscia di Gaza, rompendo così la tregua in corso dal 19 gennaio. La conferma arriva dalle forze armate israeliane (Idf), secondo cui i bombardamenti hanno preso di mira i vertici civili e militari di Hamas. “L’offensiva preventiva”, ha dichiarato all’agenzia di stampa francese Afp un anonimo funzionario israeliano, durerà “finché necessario”. Israele accusa il gruppo terroristico palestinese di non aver rispettato gli accordi previsti dal cessate il fuoco e di non aver liberato tutti i 52 ostaggi, di cui alcuni già deceduti, ancora trattenuti nella Striscia, rifiutando le proposte dell’inviato in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff. Le forze israeliane, ha fatto sapere ad Afp la fonte anonima, “hanno lanciato una serie di attacchi preventivi contro comandanti militari di medio livello, membri della leadership di Hamas e l’infrastruttura terroristica del movimento”. “Decine di raid”, ha aggiunto, sono in corso nel tentativo di impedire ad Hamas di “ricostruire le sue forze e riarmarsi”. “Questa offensiva preventiva”, ha concluso, “continuerà finché sarà necessario”. Intanto le autorità di Israele hanno disposto la chiusura delle scuole nelle zone confinanti con la Striscia, dopo che l’esercito ha annunciato nuovi attacchi aerei su larga scala nel territorio costiero palestinese. “D’ora in poi, Israele agirà contro Hamas con una forza militare sempre maggiore”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, mentre il ministro della Difesa, Israel Katz, ha affermato che “le porte dell’inferno si apriranno a Gaza” e che Hamas verrà colpita con una forza “mai vista prima” se non verranno liberati tutti gli ostaggi.