Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: oltre 500 vittime dal 18 marzo, 85 soltanto oggi. Unrwa: “Uccisi 5 membri del nostro staff”. Hamas spara 3 missili contro Israele. Idf lancia l’operazione terrestre nel nord della Striscia. Il ministero della Difesa di Tel Aviv approva i nuovi piani di battaglia | DIRETTA

Le ultime notizie in tempo reale sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza e su tutto ciò che sta accendo in Medio Oriente
Diretta live della guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas a Gaza oggi, giovedì 20 marzo
Continuano i raid di Israele sulla Striscia di Gaza, dopo che martedì 18 marzo lo Stato ebraico ha infranto la tregua in vigore dal 19 gennaio. In poco più di due giorni di bombardamenti, il Ministero della Salute della Striscia, guidato da Hamas, ha calcolato già oltre 500 morti, tra cui almeno 183 bambini. Nella precedente fase del conflitto – durata quindici mesi a partire dal 7 ottobre 2023, giorno del blitz sanguinario di Hamas sul territorio di Israele – l’offensiva dell’Idf ha ucciso quasi 50mila palestinesi, tra cui migliaia di bambini, e ne ha feriti circa 112mila. Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 20 marzo 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza. [Seguici anche su Instagram].
Ore 17.00 – Israele: il ministro Difesa Katz approva i nuovi piani di battaglia per Gaza – Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato i nuovi piani di battaglia dell’esercito per la Striscia di Gaza durante un incontro con il capo di stato maggiore delle forze armate (Idf), il generale Eyal Zamir. Lo ha comunicato in una nota il ministero della Difesa di Tel Aviv, secondo cui alla riunione hanno partecipato anche altri “alti funzionari militari e della difesa”. “Vediamo già che la pressione militare influisce sulla posizione di Hamas”, ha detto Katz, secondo il comunicato. “Non ci fermeremo finché gli ostaggi non saranno liberati”.
Ore 16.30 – Gaza, Idf: “Ucciso il leader dell’apparato repressivo di Hamas” – Il responsabile dell’apparato di sicurezza di Hamas a Gaza, Rashid Jahjuh, è rimasto ucciso in un raid condotto dalle forze armate di Israele (Idf). Lo hanno comunicato in una nota le Idf, secondo cui l’operazione è avvenuta in collaborazione con i servizi interni dello Shin Bet. L’apparato di sicurezza è l’ala del gruppo responsabile dell’identificazione dei collaborazionisti con Israele, della repressione dell’opposizione e della sicurezza degli esponenti e dei beni di Hamas nella Striscia. La vittima, secondo l’Idf, aveva sostituito Sami Ouda, ucciso da Israele nel luglio del 2024 insieme al capo del governo di Hamas a Gaza, Ruhi Mushtaha.
Ore 16.00 – Gaza, al-Jazeera: “110 morti nei raid di Israele dall’alba di oggi” – Almeno 110 persone sono rimaste uccise nei raid condotti da Israele dall’alba di oggi in tutta la Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita i propri corrispondenti sul campo
Ore 15.30 – Gaza: il Consiglio di Sicurezza Onu si riunisce su proposta di Usa e Israele per discutere della liberazione degli ostaggi – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito oggi su proposta di Stati Uniti e Israele per una riunione urgente sui 59 ostaggi ancora trattenuti da Hamas e dalla Jihad Islamica nella Striscia di Gaza. L’incontro è stato inaugurato dall’intervento dell’ostaggio liberato Eli Sharab, tenuto prigioniero per 491 giorni dopo che sua moglie e le sue figlie sono state uccise da Hamas il 7 ottobre 2023. Sharab ha definito “mostri terroristi” i miliziani del gruppo, affermando di aver visto membri di Hamas “rubare” aiuti umanitari a Gaza, un’accusa già mossa dal governo di Tel Aviv e sempre respinta dall’organizzazione terroristica. “Hamas ruba ai civili e impedisce che gli aiuti raggiungano chi ne ha veramente bisogno”, ha detto Sharab al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Ore 14.45 – Gaza: Idf dirama un avviso di evacuazione nel sud della Striscia e annuncia nuovi raid – Le forze armate di Israele (Idf) hanno diramato un avviso di evacuazione rivolto alla popolazione residente nella zona di Bani Suheila, nel sud della Striscia di Gaza, da dove Hamas ha lanciato oggi almeno tre razzi contro il centro dello Stato ebraico. L’avviso, pubblicato sui social dal portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, costituisce un “avvertimento definitivo” alla popolazione prima dei raid previsti dell’Idf. “Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo lanciando i loro razzi da aree civili”, ha dichiarato il portavoce in lingua araba delle Idf. “Abbiamo avvisato i residenti in questa zona molte volte”. Le Idf hanno invitato i civili della zona a dirigersi verso ovest, presso i rifugi nelle aree riconosciute come “umanitarie”.
Ore 14.30 – Israele: la polizia usa gli idranti per fermare il corteo di protesta diretto alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme – La polizia è ricorsa agli idranti per reprimere le proteste dei manifestanti riunitisi oggi fuori dall’abitazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, in vista del previsto licenziamento da parte del governo del direttore dello Shin Bet, Ronen Bar. Le immagini degli scontri tra la polizia e i manifestanti, che hanno tentato di sfondare il cordone di sicurezza, sono diventate virali sui social e sono state riprese da diversi media e tv in Israele. Guidati da un gruppo di accademici e figure note dell’opposizione della società civile, tra cui il rettore della Tel Aviv University Ariel Porat, il presidente dell’Israel Bar Association Amit Becher e l’ex ministro della difesa Moshe Ya’alon, centinaia di dimostranti hanno marciato sotto la pioggia dal campus Givat Ram dell’Università Ebraica fino al vicino quartiere di Rehavia, a Gerusalemme dove si trova la residenza del premier Netanyahu, circondata dal cordone istituito dagli agenti della polizia di frontiera, che è intervenuta con violenza per fermare il corteo. Proteste dall’opposizione con il leader Yair Lapid che ha “condannato fermamente” la violenza delle autorità mentre tra i feriti figura anche il segretario del Partito dei Democratici ed ex vice capo di stato maggiore delle forze armate, Yair Golan. Il governo Netanyahu dovrebbe riunirsi oggi alle 21.30 ora locale (le 20.30 in Italia) per votare sulla proposta del premier di licenziare Ronen Bar, un’iniziativa che ha scatenato diverse proteste in tutto il Paese..
Ore 14.00 – Israele: nessun ferito nell’attacco missilistico di Hamas – I razzi lanciati oggi da Hamas dal sud della Striscia di Gaza contro il centro di Israele e le schegge cadute nel territorio dello Stato ebraico non hanno provocato feriti. Lo hanno confermato in una nota citata dal quotidiano online Zman Yisrael le autorità di polizia israeliane, secondo cui le schegge dei missili lanciati da Gaza sono precipitati in alcune zone all’aperto di Rishon Lezion.
Ore 13.40 – Gaza: Qatar ed Egitto ribadiscono la necessità di “intensificare gli sforzi congiunti” per attuare la tregua – L’emirato del Qatar e l’Egitto, i principali mediatori tra Israele e Hamas, hanno ribadito la necessità di intensificare gli sforzi congiunti per attuare le tre fasi dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. In un colloquio telefonico il cui contenuto è stato riportato da una nota diramata dal ministero degli Esteri del Qatar, il premier dell’emirato, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, e il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, “hanno sottolineato la necessità di migliorare gli sforzi congiunti per riprendere l’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia nelle sue tre fasi e di coordinare le posizioni dei due Paesi a sostegno del piano arabo-islamico per la rapida ripresa e ricostruzione di Gaza, nonché della Conferenza Internazionale del Cairo per la Ricostruzione”.
Ore 13.30 – Siria: la Germania riapre la sua ambasciata a Damasco – La Germania ha riaperto oggi a Damasco la sua ambasciata in Siria, chiusa dal 2012, alla presenza della ministra degli Esteri uscente, Annalena Baerbock, che ha esortato l’amministrazione per la transizione a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza nel Paese arabo. Lo ha riferito il ministero tedesco in una nota diramata sul suo sito-web. “Per il popolo siriano, la speranza di pace e la paura di una nuova violenza sono strettamente legate”, ha detto Baerbock. “Siamo qui per sostenere la transizione pacifica del potere e la ricostruzione”.
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Ore 13.15 – Gaza: 85 morti e 133 feriti dall’alba di oggi – Almeno 85 persone sono state uccise e altre 133 sono rimaste ferite negli attacchi delle forze armate israeliane (Idf) condotti dall’alba di oggi nella Striscia di Gaza. Lo riferisce in una nota diramata su Telegram il ministero della Salute del territorio costiero palestinese controllato da Hamas.
Ore 13.00 – Gaza: 506 morti dal 18 marzo, compresi 200 minori – Almeno 506 persone, compresi 200 minori, sono rimaste uccise e 909 sono state ferite nella Striscia di Gaza dalla ripresa degli attacchi aerei delle forze armate di Israele che il 18 marzo ha infranto la tregua in vigore nel territorio costiero palestinese dal 19 gennaio scorso. L’ultimo bilancio delle vittime è stato diramato dal ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, secondo cui queste vanno ad aggiungersi ai 49.617 morti e ai 112.950 feriti registrati nella Striscia dal 7 ottobre 2023.
Ore 12.45 – Gaza: Hamas rivendica l’attacco missilistico contro Israele – Hamas ha rivendicato l’attacco missilistico lanciato oggi dal sud della Striscia di Gaza contro il centro di Israele. In una nota diramata su Telegram dalle Brigate Ezzeddine al-Qassam, l’ala militare del gruppo, Hamas ha fatto sapere di aver preso di mira Tel Aviv con una raffica di razzi M90, in risposta ai “massacri sionisti contro i civili” a Gaza.
Ore 12.30 – Gaza: lanciati tre missili contro il centro di Israele – Tre missili a lungo raggio sono stati lanciati oggi dal sud della Striscia di Gaza verso il centro di Israele. Lo hanno reso noto le forze armate di Israele (Idf) in una nota, secondo cui uno dei razzi è stato intercettato dalle difese aeree dello Stato ebraico, mentre gli altri due hanno colpito altrettante aree all’aperto. Al momento non si hanno notizie di danni né di feriti. Si tratta del primo attacco missilistico lanciato contro lo Stato ebraico da Gaza dal dal 7 ottobre 2024, primo anniversario degli attentati terroristici di Hamas e della Jihad Islamica in Israele.
Ore 12.15 – Gaza, al-Jazeera: “95 morti nei raid di Israele dalla mezzanotte” – Almeno 95 palestinesi, tra cui un numero imprecisato di donne e bambini, sono rimaste uccise nei raid condotti da Israele dall’alba di oggi nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera.
Ore 12.00 – Gaza: Idf lanciano un’operazione terrestre nel nord, vicino Beit Lahia – Le forze armate di Israele (Idf) hanno lanciato un’operazioni militare terrestre nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno comunicato in una nota congiunta le Idf e i servizi interni dello Shin Bet, secondo cui l’azione è cominciata sull’asse costiero nell’area di Beit Lahia, nel nord di Gaza.
Ore 11.30 – Direttore Unrwa: “Uccisi 5 membri del nostro staff” – Secondo il direttore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti alla Palestina, Philippe Lazzarini, negli ultimi giorni sono stati uccisi 5 membri dello staff, portando il bilancio delle vittime dell’Unrwa a 284. “Erano insegnanti, dottori e infermieri: al servizio dei più vulnerabili”, ha affermato Lazzarini su X. “I bombardamenti delle forze israeliane continuano dall’aria e dal mare per il terzo giorno. Temiamo che il peggio debba ancora venire, data l’invasione terrestre in corso che separa il nord dal sud”, ha aggiunto.
Ore 10.30 – Hamas, in corso contatti con i mediatori per fermare Israele – Il portavoce di Hamas Abdul Latif al-Qanou ha affermato che il gruppo palestinese rimane fedele all’accordo di cessate il fuoco firmato a gennaio e sta collaborando con i mediatori per “costringere” Israele a fermare la ripresa dei raid. “Stiamo lavorando con i mediatori per risparmiare il nostro popolo dalla guerra in modo permanente”, ha affermato al-Qanou secondo il Palestinian Information Center. Il portavoce ha inoltre chiesto alla Lega araba e all’Organizzazione per la cooperazione islamica di adottare “azioni urgenti” a favore dei palestinesi per “impedire la carestia e fermare l’assedio”.
Ore 10.00 – Gaza: Idf annuncia una nuova “operazione terrestre limitata” nella Striscia – Le forze armate di Israele (Idf) hanno annunciato una nuova, “limitata operazione terrestre” nella Striscia di Gaza e proibito alla popolazione palestinese di spostarsi tra il nord e il sud del territorio costiero attraverso la via Salah al-Din. L’annuncio è arrivato sui social dal portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, secondo cui i palestinesi che desiderano spostarsi da nord a sud devono farlo solo attraverso la via al-Rashid, lungo la costa mediterranea ed evitare, per la loro sicurezza, di avvicinarsi ai soldati israeliani. L’operazione terrestre, la prima dell’Idf nella Striscia dopo due mesi di tregua, ha lo scopo, secondo il colonnello Avichay Adraee, di ampliare la zona cuscinetto di Israele lungo il cosiddetto “Corridoio di Netzarim”, che divide la Striscia di Gaza da nord a sud.
Ore 09.30 – Raid di Israele all’alba: almeno 71 morti – Almeno 71 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi in attacchi sferrati prima dell’alba di oggi da Israele nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente araba Al Jazeera.
Ore 09.00 – Colloqui tra Egitto e Qatar per il cessate il fuoco – Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty e lo sceicco del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani hanno avuto un colloquio al telefono. Lo riferiscono fonti del Cairo. I due Paesi sono mediatori chiave nei negoziati tra Israele e Hamas e starebbero discutendo di come ripristinare l’accordo di cessate il fuoco a Gaza, oltre che del piano di ricostruzione a guida araba della Striscia.
Ore 08.30 – Israele, esercitazioni sulle alture del Golan – Israele condurrà esercitazioni militari sulle alture del Golan occupate, territorio situato tra Siria, Israele e Libano. “Si prevede che si sentiranno delle esplosioni”, ha fatto sapere l’esercito dello Stato ebraico tramite un post su X assicurando che “non c’è alcuna minaccia alla sicurezza”. Dopo la caduta del regime siriano di Bashar al-Assad, avvenuta a dicembre, l’esercito israeliano ha assunto il controllo di una parte maggiore del territorio, spostandosi in una zona cuscinetto pattugliata dalle Nazioni Unite che separa Siria e Israele dal 1974.
Ore 08.00 Ben Gvir: “Chi protesta contro Netanyahu è contro Israele” – Itamar Ben-Gvir, neo-nominato ministro della Sicurezza nazionale israeliano nonché esponente dell’estrema destra, ha accusato gli israeliani che protestano contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e la guerra di Gaza di essere contro Israele. “Gli attivisti della protesta hanno da tempo cessato di essere solo contro il governo e il primo ministro. Sono diventati completamente contro lo Stato di Israele”, ha affermato Ben-Gvir in un post sui social.
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