Un gallo ha ucciso un uomo a colpi di artigli e becco
Un gallo ha ucciso un uomo a colpi di artigli e becco
Jasper Kraus è stato trovato morto dal suo coinquilino in una pozza di sangue. A ucciderlo è stato un gallo, a colpi di becco e artigli. È accaduto ad aprile 2022 a Killahornian, in Irlanda.
A distanza di quasi un anno, la figlia Virginia Guinan ha raccontato agli inquirenti di aver trovato in casa una scia di sangue che conduceva al pollaio, dove un pollo di razza brahma aveva gli artigli ancora sporchi di sangue. Lo riporta l’Irish Mirror.
Solo allora, la donna ha capito cosa fosse successo. Quel gallo aveva già in precedenza attaccato la nipote della vittima.
Cosa è successo
Quel giorno, ad avvisare Guinan fu l’inquilino del padre, il primo ad aver trovato il cadavere. Corey O’Keeffe ha raccontato che quel giorno era rientrato in casa alle 8 del mattino, dopo un turno di notte al lavoro. Kraus era ancora vivo e gli ha detto che si sarebbe diretto nel pollaio per dare da mangiare ai polli. Poi è andato a dormire.
Qualche ora dopo, O’Keeffe è stato svegliato dalle urla di Kraus
Ucciso da un gallo: una tragedia che lascia senza parole. Jasper Kraus, olandese residente a Killahorniain, in Irlanda, è stato trovato morto lo scorso 28 aprile 2022 dal suo inquilino in una pozza di sangue con ferite multiple alle gambe.
Questa settimana la figlia della vittima, Virginia Guinan, ha raccontato agli inquirenti che il giorno del tragico ritrovamento c’era una lunga scia di sangue che partiva dall’abitazione del padre e arrivava fino al pollaio, dove si trovava un pollo di razza “brahma” con gli artigli sporchi di sangue: lo riporta l’Irish Mirror.
A quel punto, la donna ha collegato la morte del padre alla possibile aggressione di quel volatile, lo stesso animale che in precedenza – stando sempre alla testimonianza – aveva aggredito anche la nipote dell’uomo.
Il giorno della tragedia Guinan era stata avvisata dall’uomo che per primo aveva ritrovato il cadavere di Kraus, Corey O’Keeffe, l’inquilino della vittima, con cui condivideva l’abitazione.
O’Keeffe ha riferito agli investigatori che il giorno della tragedia era rientrato in casa intorno alle 8.00 di mattina dopo un turno di lavoro notturno. Dopo aver incrociato Kraus, quest’ultimo gli avrebbe detto che si sarebbe recato proprio nel pollaio, per dar da mangiare agli animali.
Qualche ora dopo essere andato a dormire, O’Keeffe è stato svegliato intorno a mezzogiorno dalle urla disperate del proprietario di casa. Una volta giunto in suo soccorso, l’inquilino della vittima ha notato una profonda ferita sulla sua gamba sinistra, mentre Kraus mormorava la parola “gallo”.
Quando anche la figlia di Kraus è arrivata di corsa a casa del padre, quest’ultima lo ha trovato steso a terra, con la gamba fasciata e i soccorritori dell’ambulanza intenti a praticargli un massaggio cardiaco. Ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
L’autopsia ha tuttavia stabilito che la morte non è stata provocata dalle ferite inferte dal gallo, ma da un’aritmia cardiaca. La stessa figlia ha confermato che Kraus in passato aveva già avuto un infarto, ma era sopravvissuto.