Le due Coree tornano ad avere un unico fuso orario
La Corea del Nord ha spostato le lancette degli orologi avanti di 30 minuti per allinearsi all'ora della Corea del Sud
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La Corea del Nord ha spostato le lancette degli orologi avanti di 30 minuti per allinearsi all’ora della Corea del Sud nel quadro del processo di distensione fra i due paesi avviato durante le Olimpiadi.
“Il cambiamento di ora è il primo passo concreto preso dopo il terzo storico summit fra Nord e Sud per accelerare il processo di unificazione e trasformare cose diverse e separate in un’unica cosa”, ha reso noto l’agenzia ufficiale KCNA.
Il 29 aprile, l’ufficio di presidenza della Corea del Sud aveva reso noto che Seul e Pyongyang avrebbero uniformato di nuovo il loro fuso orario dopo lo storico incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in, avvenuto venerdì 27 aprile al villaggio di confine di Panmunjom(qui il riassunto della giornata).
Il piano sul cambio del fuso orario nordcoreano, con il ritorno a quello precedente, è uno dei segnali di riavvicinamento e riappacificazione lanciati da Kim Jong-un, insieme alla decisione di smantellare il sito dei test nucleari di Punggye-ri, nel nordest del paese.
Perché le due Coree hanno un fuso orario diverso?
Da agosto 2015 Pyongyang aveva adottato il fuso orario di 8 ore e 30 dal meridiano di Greenwich, abbandonando quello delle nove ore adottato dalla Corea del Sud e dal Giappone.
La decisione era stata annunciata come una mossa contro il “perfido imperialismo del Giappone”, dato che le 8 ore e mezza erano state in vigore sulla penisola coreana fino al 1910, anno di invasione da parte delle truppe nipponiche.
“Provo amarezza nel vedere che qui ci sono due orologi appesi al muro della Peace House, uno per l’orario di Seul e uno per quello di Pyongyang”, avrebbe affermato Kim, nelle parole riferite da Yoon Young-chan, portavoce della presidenza sudcoreana, in un briefing. “Dato che siamo stati noi a cambiare il fuso orario, ritorneremo a quello originario”.
La fine della guerra
L’incontro tra Kim e Moon è stato il primo vertice tra i leader dei due paesi da dieci anni a questa parte e si è tenuto nella zona demilitarizzata di Panmunjom, sul confine tra Nord e Sud, in coincidenza con il trentesimo parallelo.
Al termine dell’incontro i due capi di stato hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale hanno sancito che la guerra tra i due paesi è finita e si sono impegnati a lavorare per la completa denuclearizzazione della penisola coreana.
La distensione dei rapporti tra i due paesi favorirà colloqui più distesi nel vertice tra Kim Jong-un e il presidente statunitense statunitense Donald Trump, in programma tra maggio e giugno.
Durante una manifestazione tenutasi a Washington, nel Michigan, sabato 28 aprile Trump ha dichiarato che un incontro con la Corea del Nord potrebbe avvenire nelle prossime tre o quattro settimane.
“Sarà un incontro molto importante, la denuclearizzazione della penisola coreana. Ma vedremo come andrà”, ha aggiunto.