In Francia continuano le proteste contro la riforma del lavoro
I sindacati hanno indetto la quarta manifestazione contro la proposta di legge che verrà portata in parlamento il 3 maggio
I sindacati francesi hanno indetto la quarta giornata di proteste e manifestazioni contro la proposta di riforma del lavoro in Francia, giovedì 28 aprile 2016. Lavoratori, studenti universitari e liceali hanno risposto all’appello scendendo in piazza.
I suoi oppositori ritengono che la nuova legge sul lavoro sia troppo favorevole ai datori di lavoro e scoraggi l’occupazione, contribuendo alla precarietà tra i lavoratori salariati, specialmente i giovani.
Scioperi e proteste hanno creato disagi ai pendolari mentre alcuni voli dell’aeroporti di Orly, a sud di Parigi, sono stati cancellati.
La polizia anti-sommossa è intervenuta con gas lacrimogeni ai margini delle manifestazioni in città come Nantes, sulla costa occidentale della Francia.
Alcuni operai hanno bruciato copertoni sulle strade per interrompere il traffico in alcune parti del paese, mentre decine di migliaia di manifestanti hanno invaso le strade parigine e di altre decine di città francesi.
Le precedenti manifestazioni si sono svolte il 9 e 31 marzo, e il 9 aprile. La discussione della proposta in parlamento comincerà il 3 maggio e durerà diverse settimane.
Il presidente francese Francois Hollande vive un momento di impopolarità e deve fare i conti con un tasso di disoccupazione fermo al di sopra della soglia del 10 per cento, a poco più di un anno dalle prossime elezioni presidenziali.
Hollande ha dichiarato che non correrà per un secondo mandato se non riuscirà a diminuire il tasso di disoccupazione.
In seguito alle prime manifestazioni, molti francesi hanno scelto di esprimere tutto il proprio disagio in un momento storico difficile organizzando dei raduni notturni nelle più importanti piazze francesi.
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