La Francia divisa anche sulle raccolte fondi: 1,5 milioni di euro all’agente, 400mila per Nahel
La Francia divisa anche sulle raccolte fondi: 1,5 milioni di euro all’agente, 400mila per Nahel
In carcere per omicidio volontario, la famiglia diventa nel frattempo milionaria. Fa discutere la raccolta fondi lanciata per il brigadiere Florian M., il poliziotto che ha ucciso il 17enne Nahel Merzouk a Nanterre scatenando forti proteste in tutta la Francia.
La campagna è stata lanciata subito dopo la tragedia da Jean Messiha, ex portavoce del candidato di estrema destra Eric Zemmour. L’agente, inquadrato da diversi video mentre apre il fuoco a distanza estremamente ravvicinata, ha ricevuto il sostegno da oltre 75mila persone per un totale finora di oltre 1,4 milioni di euro. Meno fortunata la famiglia della vittima, che in un’altra campagna ha raccolto circa 370mila euro, donati da 19mila persone.
Éric Bothorel, deputato del partito di Emmanuel Macron, al governo ha accusato Messiha di “giocare con il fuoco” e ha detto che il fondo era “indecente e scandaloso”. “Più di un milione di euro raccolti su iniziativa di un polemista di estrema destra a sostegno di un poliziotto che uccide un adolescente. Il messaggio? Vale la pena uccidere un giovane arabo”, ha scritto su Twitter Manon Aubry, eurodeputata della sinistra.
Nonostante le critiche arrivate da politici di centro e di sinistra, la piattaforma GoFundMe si è rifiutata di rimuovere la raccolta fondi. Un portavoce ha dichiarato alla rivista francese Capital che la campagna non ha violato le leggi francesi, che vietano di aprire sottoscrizioni pubbliche per coprire sanzioni stabilite dalla magistratura. “I soldi saranno dati direttamente alla famiglia, che è stata inclusa come beneficiaria”, ha detto.