La polizia francese disperde manifestanti che protestano contro la riforma del lavoro
Le forze dell’ordine hanno sgomberato i lavoratori che bloccavano l'accesso alla raffineria di petrolio di Fos-sur-Mer
La polizia francese ha disperso i lavoratori che stavano protestando davanti alla raffineria di petrolio di Fos-sur-Mer, all’alba di martedì 24 maggio.
Le forze dell’ordine hanno usato idranti e gas lacrimogeni per sgomberare i manifestanti che bloccavano l’accesso allo stabilimento situato nell’area portuale di Marsiglia.
La decisione segue l’escalation di tensioni che si è avuta negli ultimi giorni tra il governo socialista e la “Confédération générale du travail” (Cgt), il sindacato che sta cercando di trasformare le singole proteste esplose nel paese in uno sciopero generale di tutto il settore.
I lavoratori francesi protestano per la recente riforma voluta dal presidente della repubblica François Hollande. Alla base della riforma vi è una serie di norme che prevede una semplificazione delle regole di assunzione e licenziamento, una maggiore flessibilità sugli orari di lavoro e la possibilità per le grandi aziende di ridurre i salari.
Il governo ha disegnato queste misure per combattere la disoccupazione, arrivata al 10 per cento. I tre quarti dei francesi si dichiarano contrari alla legge e criticano l’esecutivo per aver fatto ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione che prevede l’approvazione delle normative senza passare dal voto del parlamento.
Il governo sostiene che i tentativi dei sindacati di soffocare l’offerta di petrolio non saranno tollerati. Il portavoce della Cgt, Emmanuel Lepine, ha dichiarato che “lo scopo non è quello di causare scarsità di petrolio, ma quello di affossare la riforma del lavoro”. Tuttavia, ha anche aggiunto che la produzione scenderà almeno del 50 per cento.
Le proteste per la riforma avevano già causato nei giorni scorsi forti disagi. La compagnia petrolifera francese Total ha reso noto che centinaia delle sue 2.200 stazioni di servizio erano rimaste quasi o totalmente senza disponibilità di benzina. Domenica 22 maggio, delle 12.000 stazioni di tutto il paese, le 820 senza più una goccia di petrolio hanno dovuto chiudere.
La Cgt ha convocato uno sciopero aperto dei trasporti parigini per il 2 giugno, una settimana prima dell’inizio degli europei di calcio organizzati in Francia.