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Home » Esteri

Francia, minatori risarciti con 10mila euro a testa per l’ansia di potersi ammalare

Immagine di copertina
Foto di marcindrews da Pixabay

In Francia 727 minatori del carbone sono stati indennizzati perché hanno temuto per anni di ammalarsi per esser stati esposti dalla loro azienda a delle sostanze tossiche. La sentenza della a Corte d’appello di Douai è arrivata dopo una vicenda giudiziaria di otto anni. Ai gueules noires, i “musi neri” della Lorena – regione al confine con Belgio, Germania e Lussemburgo – sono stati riconosciuti 10mila euro a testa, come spiega un articolo di Daniele Castellani Perelli pubblicato su Repubblica.

I giudici francesi hanno ritenuto sussistente il cosiddetto préjudice d’anxiété, un concetto sancito nel 2010 dalla giurisprudenza nazionale e inizialmente previsto solo per l’esposizione all’amianto, ma che da un paio d’anni è applicato anche in altri contesti. Si tratta di una situazione di angoscia e inquietudine permanente dinanzi al rischio di ammalarsi in qualsiasi momento, che va a pregiudicare la propria salute mentale.

Ben 320 malattie professionali, soprattutto cancri e silicosi, erano state riconosciute ai 727 minatori, che erano stati esposti a polveri di legno e carbone, particelle d’amianto, fumi di locomotive diesel e emanazioni di liquidi tossici, che hanno generato “un rischio elevato di sviluppare una patologia grave”, come riconosciuto a gennaio scorso dai giudici francesi. Uno degli avvocati dei minatori, Jean-Paul Teissonnière, ha parlato di “un grande successo”, “frutto della tenacia dei minatori, davanti all’inerzia dei poteri pubblici”.

Leggi anche: Le foto della ex miniera più ricca della Serbia a 30 anni dall’esplosione che la distrusse

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