Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Francia, Macron nomina primo ministro il repubblicano Michel Barnier. Mélenchon protesta: “Elezione rubata”

Immagine di copertina
Credit: AGF

Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier nuovo primo ministro. L’annuncio dell’Eliseo è arrivato nella tarda mattinata di oggi, giovedì 5 settembre, dopo quasi due mesi  di impasse seguiti alle elezioni legislative anticipate del 30 giugno e 7 luglio.

Barnier è stato incaricato di “costituire un governo di unità al servizio del Paese e dei francesi”. “Questa nomina – si sottolinea nella nota – arriva dopo un giro di consultazioni senza precedenti durante le quali, in conformità con il suo dovere costituzionale, il presidente ha assicurato che il premier e il governo che verrà rispetteranno le condizioni per essere il più stabile possibile e si darà la possibilità della coalizione più larga”.

Barnier, 73 anni, ministro durante la presidenza Sarkozy, più volte commissario europeo e capo negoziatore dell’Ue per la Brexit, è un esponente di Les Républicains, partito di centrodestra.

La nomina arriva in un momento di forte tensioni nella politica francese. Le elezioni hanno visto prevalere per pochi voti la sinistra del Nuovo Fronte Popolare, che però non ha i numeri per governare da sola.

Solo una settimana fa – dopo che un primo giro di consultazioni – il presidente Macron si era rifiutato di conferire l’incarico di primo ministro a un esponente della coalizione di sinistra, scelta che ha scatenato forti polemiche.

“Michel Barnier non viene dal Nuovo Fronte Popolare che ha vinto le elezioni, ma da un partito che ha preso meno voti di tutti. L’elezione è stata rubata”, protesta ora il leader de La France Insoumise Jean-Luc Mélenchon.

Secondo Le Parisien, Macron ha deciso Barnier perché “non smantellerà la politica” perseguita dal presidente negli ultimi sette anni, “permetterà la partecipazione dei repubblicani a una coalizione di governo” e “non non ha ambizioni presidenziali per il 2027”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi