Francia, Macron nomina premier Gabriel Attal: ecco chi è il nuovo primo ministro francese
A 34 anni l'ormai ex ministro dell'Istruzione sostituisce la dimissionaria Elisabeth Borne e diventa il più giovane capo del governo nella storia della République, nonché il primo apertamente omosessuale
Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato nuovo premier l’ormai ex ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal, che diventa così il più giovane capo del governo nella storia della République, nonché il primo apertamente omosessuale.
Tra i più popolari ministri di un esecutivo dal basso gradimento, Attal sostituisce la dimissionaria Elisabeth Borne, al governo per soli 20 mesi in cui si è fatta carico dell’approvazione della sgradita riforma delle pensioni, che l’anno scorso è costata mesi di proteste in tutta la Francia, e della controversa legge sull’immigrazione, adottata soltanto a dicembre e sostenuta dall’estrema destra di Marine Le Pen, dividendo profondamente il campo centrista fedele al presidente Macron.
Con la nomina di un nuovo premier e l’atteso rimpasto di governo, a sei mesi dalle elezioni europee, il leader dell’Eliseo tenta di rilanciare il suo secondo mandato quinquennale, in cui ha perso la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale, e di recuperare terreno sul Rassemblement national di Le Pen, tuttora in testa ai sondaggi.
Una carriera fulminea
Nato nel 1989 nell’Ile de France, cresce a Parigi in una famiglia agiata con tre sorelle e il fratello adottato dai suoi genitori. Il padre, Yves Attal, scomparso nel 2015, era un avvocato e produttore cinematografico di origini ebree alsaziane e tunisine. La madre, Marie de Couriss, proviene invece da una famiglia fuggita nel 1917 dalla Russia rivoluzionaria, tanto che anche il figlio si professa di religione russa ortodossa.
Formatosi alla École alsacienne, una delle più prestigiose (e costose) scuole private di Parigi, ha cominciato la sua “carriera politica” all’età di soli 23 anni quando, da membro del Partito Socialista, è entrato al Ministero della Sanità come “consigliere” durante la presidenza di François Hollande.
Tutto però era cominciato molto prima, durante le proteste giovanili del 2006 contro le leggi per la deregolamentazione del mercato del lavoro volute dal governo di Dominique de Villepin sotto la presidenza di Jacques Chirac. Allora, a soli 17 anni, Gabriel Attal era sceso in piazza insieme ai suoi compagni di scuola. Un impegno che proseguirà anche durante la sua carriera universitaria alla Sciences Po, dove nel 2007 fonderà anche un comitato per il sostegno a Ingrid Betancourt, l’ex candidata presidente della Colombia tenuta in ostaggio dalle FARC dal 2002 al 2008. Alla fine nel 2012, dopo un anno (2009-2010) trascorso a lavorare con Éric de Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma, si laureerà in Affari Pubblici, entrando subito dopo al Ministero.
Sei anni dopo nel 2018, a soli 29 anni, diventerà per la prima volta sottosegretario per la Gioventù durante il primo mandato Macron, che l’anno prima l’aveva portato per la prima volta in Parlamento come deputato. Quindi, due anni dopo, sarà nominato portavoce del governo per poi arrivare, a luglio scorso, ad assumere l’incarico di ministro dell’Istruzione.
Anche la sua vita personale si intreccia con la politica: apertamente omosessuale, fino a due anni fa Gabriel Attal viveva a Parigi con il compagno Stéphane Séjourné, il 38enne segretario generale di Renaissance, il partito politico di Macron, e attuale europarlamentare nonché leader del gruppo Renew Europe. Insomma, un astro nascente della politica francese e, per molti, il vero delfino del leader dell’Eliseo, un “mini-Macron” che potrebbe guidare i centristi alle elezioni presidenziali del 2029 quando Macron non potrà ricandidarsi.