Francia, la Chiesa è pronta a vendere i suoi immobili per risarcire le vittime dei preti pedofili
In Francia la chiesa cattolica ha deciso di vendere parte dei suoi beni immobiliari per raccogliere i fondi necessari a risarcire le vittime degli abusi dei preti pedofili avvenuti dagli anni ’50 al 2020.
La notizia è riportata da France24. Eric de Moulins-Beaufort, capo della conferenza episcopale francese, ha reso noto che “attueremo tutti i mezzi necessari per compiere la missione di indennizzare individualmente le vittime”. Il commento è arrivato al termine di una serie di incontri tenutisi a Lourdes alla presenza dei 120 membri della conferenza.
La Chiesa francese aveva già promesso l’istituzione di un fondo con cui provvedere a pagare i risarcimenti dal prossimo anno. Ora arriva la notizia che il fondo sarà rafforzato grazie “dalla vendita di beni immobiliari di proprietà della Conferenza episcopale di Francia e delle diocesi”. Se questo non fosse sufficente, Moulins-Beaufort ha annunciato che sarà chiesto un prestito alle banche. Inoltre, è stato chiesto al Vaticano di inviare un osservatore per aiutare la Chiesa francese in questa fase.
Secondo il rapporto di 2.500 pagine della commissione indipendente Ciase, pubblicato il mese scorso, gli abusi riguardano 216 mila minori. Il numero sale a 330.000 se si includono le denunce contro i membri laici della Chiesa, come gli insegnanti delle scuole cattoliche. Il presidente della commissione che ha redatto il rapporto ha parlato di un “carattere sistemico” nei tentativi di proteggere i membri del clero colpevoli degli abusi. I vescovi francesi hanno riconosciuto, per la prima volta formalmente, che la Chiesa ha avuto una “responsabilità istituzionale” nella vicenda. L’ammontare dei risarcimenti è di diverse decine di milioni di euro.