Le donne francesi mostrano il décolleté per rispondere alla protesta delle musulmane pro-burkini
Francia, battaglia burkini décolleté
Francia burkini decollete | È una battaglia ideologica a colpi di burkini e décolletée, quella che imperversa in Francia negli ultimi giorni.
Una conflitto decisamente sui generis le cui protagoniste sono solo donne. Da una parte: donne che rivendicano la propria libertà individuale indossando un burka. Dall’altra: donne che combattono quella che loro vedono come una minaccia culturale a suon di seni semi nudi sui social network. Il tutto nel silenzio assordante della politica.
Ecco i fatti. Lo scorso 16 giugno, a Grenoble (Alpi francesi) un gruppo di donne di fede islamica ha fatto irruzione in una piscina comunale indossando dei burkini, vale a dire dei costumi da bagno ultra coprenti banditi Oltralpe perché considerati un simbolo religioso.
Francia burkini decollete | In Francia, la legge sulla laicità del 1905 impone infatti il divieto assoluto di mostrare qualsiasi simbolo religioso o che richiami in qualche modo alla religione nei luoghi pubblici.
Spesso vissuta come una limitazione della libertà personale, la legge 1905 è particolarmente criticata dai gruppi islamici più tradizionalisti, che rivendicano il diritto di esprimere la propria identità per strada e negli edifici pubblici.
Sulla scia delle polemiche dell’estate 2016, i fatti di Grenoble di questo giugno dimostrano che la questione è bel lontana dall’essere archiviata. Dopo essere state multate, le “colpevoli” si sono autoproclamate le “Rosa Parks musulmane”, in riferimento alla celebre icona afroamericana che nel 1955 rifiutò di cedere il suo posto a un uomo bianco.
Francia burkini decollete | “Vogliamo disobbedire per rivendicare il diritto di fare il bagno coperte”: questo il loro mantra. Di fronte a tale “rigurgito religioso” la frangia laicista e femminista della Francia non è rimasta in silenzio e la militante anti-velo Zohra Bitan ha lanciato sui social l’hashtag destinato a diventare virale, #JeKiffeMonDécoltée, che letteralmente significa “adoro il mio décoltée”.
Twitter e Facebook si sono così popolati di immagini rappresentati seni smisurati. Uno schiaffo, secondo le utenti, a quei “fastidiosi burka” e a quelle donne “bigotte” che vedono le occidentali come delle “sgualdrine”.
Francia burkini decollete | In effetti, qualche tempo fa una giovane francese di nome Celine B. era stata insultata verbalmente da un uomo musulmano che le aveva dato della “baldracca” in ragione dei suoi abiti succinti (o presunti tali). La vicenda aveva scatenato l’indignazione di tantissime utenti, molte delle quali hanno partecipato alla campagna “Je kiffe mon décolleté”, che al momento sta spopolando sui social d’Oltralpe.