Anche Macron è alla ricerca di gas: il presidente francese in Algeria per riallacciare i rapporti
Il presidente francese Emmanuel Macron è andato a porgere i suoi omaggi al presidente algerino Abdelmadjid Tebboune con una visita ufficiale che, a dire dell’Eliseo, vuole inaugurare una nuova fase di amicizia tra i due Stati. All’ordine del giorno c’era una visita congiunta al memoriale dei martiri della liberazione dell’Algeria dalla Francia.
La voglia del governo francese di sanare le ferite del passato coloniale non è estranea alla crisi energetica in corso. L’Algeria è uno dei principali produttori di idrocarburi, e il più importante nel Mediterraneo. Nella ricerca di fornitori alternativi alla Russia, come tutti i paesi europei, Macron si è voltato verso la terra che sessant’anni fa i suoi predecessori consideravano un dipartimento francese.
Ma le relazioni sono tutt’altro che distese e per mostrare la sua considerazione Macron si è portato dietro in pompa magna i ministri dell’Economia, dell’Interno e degli Affari Esteri per una permanenza di tre giorni. Nel 2021 Macron aveva messo in dubbio l’esistenza di un’identità algerina prima del periodo coloniale, provocando il ritiro dell’ambasciatore algerino da Parigi e il divieto agli aerei francesi di sorvolare il paese. Il divieto aveva reso ancora più complicata la presenza militare francese nel Sahel.
A febbraio Macron ha annunciato il ritiro delle sue truppe dal Mali, concludendo un’operazione militare durata quasi otto a anni. Ciò ha ridotto considerevolmente l’influenza della Francia nell’Africa nordoccidentale, il che ha dato un motivo in più a Macron di riconciliarsi con il potere del FLN, partito della liberazione algerina, nonché del presidente Tebboune.
Il paese africano ha già aumentato le esportazioni verso l’Italia quest’anno, un mese fa nella sua visita ad Algeri Mario Draghi ha dichiarato che dall’inizio della guerra in Ucraina “l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese”.