La storia delle foto del finto arresto di Trump che hanno fatto il giro del web: “Era solo uno scherzo”
Donald Trump preso di forza dalla polizia, ammanettato e portato in prigione, con la moglie Melania che protesta: uno scenario descritto da fotografie particolarmente accurate, che hanno fatto il giro del web, ma che sono soltanto dei montaggi realizzati da Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat, attraverso l’intelligenza artificiale. “Stavo solo scherzando – si è scusato – pensavo che forse solo cinque persone le avrebbero ritwittate”.
Making pictures of Trump getting arrested while waiting for Trump's arrest. pic.twitter.com/4D2QQfUpLZ
— Eliot Higgins (@EliotHiggins) March 20, 2023
E invece in meno di due giorni sono state visualizzate quasi 5 milioni di volte. Dell’arresto dell’ex presidente americano si parla da giorni, ma per un eventuale provvedimento bisognerà attendere ancora un po’: il gran giurì incaricato di valutare presso il tribunale penale di Manhattan le accuse contro di lui per aver comprato il silenzio di una donna molestata sessualmente ha fatto sapere che la decisione verrà presa la prossima settimana.
Il tycoon intanto si trova nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida, dove sono accorsi migliaia di suoi sostenitori pronti a mettere a ferro e fuoco le strade in caso in cui la polizia decidesse davvero di intervenire. Lo scorso 21 marzo Trump aveva chiamato a raccolta gli elettori, avvertendoli della possibilità di un arresto imminente. Il procuratore di Manhattan Alvin Bragg ha criticato l’ex presidente, parlando di un avviso che ha generato “falso allarme” nella popolazione. Il magistrato si è anche scagliato contro i repubblicani della Camera accusandoli di aver interferito nella sua inchiesta sul ruolo di Trump, dopo che tre commissioni guidate da esponenti del Grand Old Party hanno chiesto la consegna di documenti dell’indagine.
Intanto, tra gli ambienti vicini al tycoon, si fa largo l’ipotesi che possa essere inscenato un arresto “spettacolare”: l’ex presidente vorrebbe presentarsi ammanettato in tribunale, qualora davvero dovesse presentarsi alle autorità per il rilevamento delle impronte digitali e la foto segnaletica. Tra gli analisti qualcuno ci ha visto una strategia di marketing per lanciare con ancora maggiore forza la sua candidatura per le elezioni del 2024.