La foto virale che spiega il privilegio di essere bianchi negli Stati Uniti
Dopo un falso allarme in un'università, Jenny Lundt ha pubblicato un'immagine, condivisa da migliaia di utenti, per spiegare il razzismo nella società statunitense
All’inizio di marzo nella Colgate University, un college privato nello stato di New York, alcuni ufficiali hanno dato l’allarme dicendo che una persona armata si aggirava nel campus e avvisando le persone di trovare un posto sicuro.
Per molte ore la struttura è rimasta bloccata. Più tardi si è scoperto che non c’era nessun uomo armato, ma molti studenti sono stati stupiti e arrabbiati quando hanno saputo la ragione dell’allarme. Qualcuno ha chiamato la sicurezza del campus dopo aver visto uno studente di colore che teneva in mano una pistola per colla per un progetto scolastico.
Dopo la vicenda si è aperto un dibattito tra gli studenti sul tema del razzismo. Una studentessa della Colgate University di nome Jenny Lundt ha postato sui social una sua foto che la ritrae mentre posa con una Katana, una lunga spada giapponese.
“Ecco che cosa vuol dire avere un privilegio che deriva dall’essere bianchi”, ha scritto la ragazza. “Questa sono io, appena un anno fa in questo stesso campus, mentre correvo in giro con una spada di metallo affilata. Le persone hanno pensato che fosse divertente. Ridevano: ‘oh guarda quella innocua sciocca ragazza bianca con una spada gigante’!”
“Oggi un ragazzo di colore che aveva in mano una pistola per la colla ha fatto chiudere il mio prestigioso college per quattro ore. Le informazioni limitate che sono state diffuse hanno messo tutti i ragazzi neri di questo campus a rischio di essere uccisi. Questa è la realtà del razzismo istituzionalizzato negli Stati Uniti”.
“Chiedetevi perché questa spada è ancora nella mia stanza e non ha mai fatto sentire a disagio nessuno”, continua la ragazza nel post. “Nessuno ha allertato la sicurezza (…) Il razzismo è radicato nella nostra università e nella nostra società. Studenti bianchi del Colgate, dobbiamo fare di meglio”.
Dopo che il post è diventato virale, Jenny Lundt lo ha modificato, scrivendo che questa diffusione è un’altra faccia del suo privilegio e delle sue amicizie. Ha inoltre chiesto di focalizzare l’attenzione non su di lei ma sul suo messaggio contro il razzismo.
La studentessa ha pubblicato anche una lettera aperta che ha ricevuto da uno studente di nome Sahil Gadhavi, il quale ha raccontato la sua esperienza personale sul tema. Sahil Gadhavi loda Jenny per l’esempio inconfutabile di “privilegio dei bianchi” che ha fornito. Ma ha detto anche di essere pieno di sconforto perché “uno degli aspetti maggiori di questo privilegio è che consente ai bianchi la possibilità di essere ascoltati”.
A chi ha letto e condiviso il post di Jenny, Sahil chiede: “Dov’è la vostra reazione quando vedete neri finire in carcere ogni giorno mentre i bianchi escono di prigione per aver commesso gli stessi crimini? Dov’è la vostra attenzione quando i ragazzi neri sono presi di mira dalla polizia ogni giorno mentre i vostri bambini bianchi crescono nell’ignoranza consentita dalla loro pelle?”