Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La foto di gruppo con cui i calciatori di Messico e Stati Uniti hanno detto no alle divisioni

Immagine di copertina

Si è disputata venerdì sera a Columbus, in Ohio, la partita tra le nazionali dei due paesi confinanti, e che ha visto un messaggio spontaneo di unione e solidarietà

Le nazionali di calcio di Stati Uniti e Messico si sono
incontrate nella sera di venerdì 11 novembre allo stadio Mapfre di Columbus,
Ohio, per una partita di qualificazione per i prossimi mondiali che si è
conclusa col punteggio di 2-1 in favore della squadra messicana.

Quello che però ha attirato l’attenzione dei commentatori
non è stato tanto il risultato calcistico, quando un gesto che ha visto
coinvolti tutti i calciatori delle due squadre prima ancora del fischio
d’inizio.

I due schieramenti avevano infatti scattato le rispettive foto
di gruppo separatamente, come da convenzione, ma inaspettatamente i due gruppi
di giocatori si sono poi uniti e mischiati per una foto unica, che molti hanno
interpretato come un ‘muro’ di unità in contrasto a quello promesso tra i due
paesi dal neo-eletto presidente Trump.

Com’è noto, infatti, durante la sua campagna elettorale il
magnate statunitense si è impegnato a costruire un muro lungo il confine tra i
due paesi con lo scopo di frenare l’immigrazione dal Messico verso gli Stati
Uniti, arrivando anche a definire i messicani come “stupratori” e
“assassini”.

Secondo quanto riportato da Sports Illustrated e altri organi di stampa, Oribe Peralta, attaccante
del Messico, ha poi evidenziato il sottotesto politico del gesto, twittando
dopo la partita insieme alla foto di gruppo: “No hay muro que nos detenga“, traducibile come: “Non c’è
muro che ci può fermare”. Il tweet non è al momento visibile sull’account
del giocatore.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Ti potrebbe interessare
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa