Coronavirus, Brasile: mentre Bolsonaro minimizza, a Manaus si preparano le fosse comuni
Coronavirus, Brasile: mentre Bolsonaro minimizza, a Manaus si preparano le fosse comuni
Si stanno scavando delle fosse comuni per via dell’ingente numero di decessi causati dal Coronavirus a Manaus, in Brasile. Nonostante le continue minimizzazioni del presidente Jair Bolsonaro, il Paese fa i conti con l’espandersi dell’epidemia da Covid-19 e con un alto numero di vittime per via della pericolosa infezione. Così, dopo le sconvolgenti immagini di New York, anche nella capitale dell’Amazzonia la decisione è stata quella di ricorrere a delle fosse comuni: “Il comune ha adottato il sistema di fosse comuni per seppellire le vittime di Covid-19, un metodo già utilizzato in altri Paesi”, è stato l’annuncio della città sudamericana, la quale ha spiegato che si tratta di una “misura necessaria per far fronte alla domanda di sepolture”.
Attualmente le vittime del Coronavirus in Brasile sono più di 2.700, mentre i contagi si attestano a quota 43mila; con questa situazione sempre più drammatica, dunque, il cimitero pubblico di Nossa Senhora Aparecida si è trovato a non riuscire a rispondere a tutte le domande di sepoltura, le quali sono circa 100 ogni giorno. “Manaus non sta vivendo un’emergenza ma una calamità naturale”, sono state le disperate parole del sindaco della città dell’Amazzonia, Arthur Virgilio Neto. “Siamo al collasso – ha proseguito Neto – i medici devono scegliere chi salvare in base all’età, siamo alla barbarie”. “L’Amazzonia – è stato infine l’appello al governo centrale del sindaco – ha bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di volontari, medici, infermieri e apparecchiature mediche”.
Leggi anche: 1. Coronavirus, boom di casi a Singapore: oltre 1400 in un solo giorno /2. Parigi, tracce di Coronavirus trovate nell’acqua della Senna: stop al lavaggio delle strade
3. Il Coronavirus colpisce più bimbi del previsto: “Per uno in terapia intensiva, infetti altri 2.381” /4. Il laboratorio di Wuhan al centro delle indagini Usa sull’origine della pandemia rompe il silenzio: “Non è uscito da qui”