Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:14
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Scontri tra le forze irachene e l’Isis per l’università di Mosul

Immagine di copertina

Secondo un'emittente araba, i soldati iracheni sono entrati nel campus universitario e hanno ottenuto il controllo di un secondo ponte sul fiume Tigri

Le forze governative sono entrate nel campus dell’università di Mosul, rende noto l’emittente araba al-Mayadin, vicina all’Iran, venerdì 13 gennaio 2017.

Le truppe d’élite irachene hanno ottenuto il controllo di diversi edifici nell’area, ma i media locali riferiscono che ci sono violenti scontri tra i soldati e i jihadisti.

Nei giorni scorsi sembra che i miliziani dell’Isis – che usavano il complesso edilizio come base e, in particolare, i laboratori per produrre armi chimiche – abbiano saccheggiato e danneggiato alcuni dei locali dell’università.

Nel frattempo, i soldati iracheni hanno anche ottenuto il controllo di un secondo ponte sul Tigri.

Il fiume divide a metà la città separando la parte orientale, dove prosegue l’avanzata delle forze di Baghdad, dalla parte occidentale, ancora interamente sotto il controllo del sedicente Stato islamico, che nel 2014 ha stabilito nella città settentrionale irachena la sua capitale.

Le truppe d’élite del servizio antiterrorismo iracheno hanno raggiunto il cosiddetto Secondo Ponte, anche noto come Ponte della Libertà, nella parte sudorientale di Mosul. Si tratta di uno dei cinque ponti cittadini che collegano le due sponde del Tigri.

In precedenza, le truppe irachene avevano ottenuto il controllo del ponte più meridionale.

Tutte e cinque le infrastrutture sono state bombardate dagli aerei della coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti per intralciare i movimenti dei miliziani dell’Isis.

Tuttavia non sono stati completamente distrutti così che, una volta completata la riconquista della città, possano essere ripristinati rapidamente.

Gran parte della parte est della città è ormai in mano alle forze irachene, ma solo una volta ottenuto il controllo della sponda orientale del fiume potrà essere lanciato l’attacco contro le forze jihadiste nei quartieri occidentali.

Anche la conquista dell’università è importante in quest’ottica, dato che si trova in un’area che si affaccia sul Tigri.

La campagna per espellere i miliziani dell’Isis da Mosul è cominciata il 17 ottobre 2016.

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Esteri / Ucraina: Trump sente Putin e Zelensky e annuncia negoziati con la Russia. Ecco cosa si sono detti
Esteri / Haiti: le violenze sessuali contro i bambini sono aumentate del 1.000%
Esteri / Gaza, la tregua è a rischio: scambio di accuse tra Israele e Hamas. Netanyahu: “Pronti a riprendere i raid”
Esteri / Zelensky: “Pronto a uno scambio di territori con la Russia. Offro ricchi profitti alle aziende Usa”
Economia / Elon Musk vuole anche ChatGPT ma l’a.d. di OpenAI lo gela
Esteri / Gaza, Trump: “Tregua da annullare se Hamas non libera gli ostaggi”. E minaccia Egitto e Giordania
Esteri / Ucraina, Trump: “Un giorno potrebbe essere russa. Da Kiev voglio 500 miliardi in terre rare”