L’esercito siriano lancia una nuova offensiva su Aleppo
Con il supporto degli alleati, l'esercito siriano sta progressivamente avanzando nel sud della città, riconquistando siti militari sotto il controllo dei ribelli
Domenica 4 settembre, le truppe governative siriane hanno lanciato una nuova offensiva per riconquistare altre parti della città di Aleppo. “L’esercito siriano con il supporto delle forze alleate ha al momento il controllo totale dell’accademia degli armamenti e ha ampliato la sua presenza anche in altre zone dove sorgono accademie militari”, lo ha reso noto l’agenzia di stampa statale Sana.
L’offensiva lanciata in tutta la città, soprattutto nelle aree a sud di Aleppo, è stata supportata da attacchi aerei. L’agenzia di stampa AFP ha riferito che la zona orientale della città in mano ai ribelli ha subito pesanti bombardamenti aerei. In quest’area si trovano tre scuole militari.
Fonti militari riferiscono che le forze governative hanno ripreso il controllo dell’accademia aeronautica e i ribelli “sono al momento assediati all’interno di un’altra accademia dove è custodita l’artiglieria”.
Se riconquistano la scuola, le forze governative potrebbero quindi facilmente “prendere Ramussa, un quartiere a sud di Aleppo e reintrodurre un assedio in quelli ancora controllati dai ribelli”, hanno fatto sapere fonti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato sempre domenica che Stati Uniti e Russia si stavano confrontando su un cessate il fuoco in Siria. Rivolgendosi ai giornalisti, in occasione del vertice del G20 in Cina, Obama ha precisato che ci sono delle forti divergenze con i russi, ma che è necessario promuovere un processo di pace in Siria.
Intanto, sul fronte dei combattimenti che non si sono fermati, un comandante di un gruppo ribelle ha dichiarato alla Reuters che questi erano impegnati in una contro-offensiva per respingere l’avanzata dell’esercito siriano e riprendere il pieno controllo dell’area.
Circa 250mila civili hanno vissuto sotto assedio nelle aree controllate dai ribelli nella città di Aleppo – soprattutto nei quartieri orientali in mano ai ribelli – da quando all’inizio di luglio l’esercito, aiutato dalle milizie iraniane, ha interrotto la principale via di accesso alla zona.