Una foresta pluviale a Dubai
Dopo l'edificio più alto al mondo e il più grande impianto sciistico, Dubai presto vanterà la prima foresta pluviale nella regione
Dieci anni dopo la costruzione dell’edificio più alto al mondo, il Burj Khalifa, e del più grande impianto sciistico artificiale – primo a includere una pista nera – Dubai potrebbe presto vantare anche la prima foresta tropicale del Medio Oriente.
Il piano è stato annunciato dalla Damac Properties Dubai Co PJSC, una ditta degli Emirati Arabi Uniti che gestisce proprietà immobiliari, e dovrebbe essere completato nel 2019, in tempo per l’Expo 2020 che si terrà a Dubai.
“La foresta pluviale di Dubai ricreerà completamente l’ambiente naturale che caratterizza questi luoghi”, ha dichiarato Ziad El Chaar, direttore della Damac.
“La nostra foresta sarà un Paese tropicale delle meraviglie, in cui turisti, residenti locali e scolaresche potranno immergersi”, ha concluso l’uomo.
Il progetto verrà realizzato all’interno di una cupola e farà parte di un piano di sviluppo che la Damac sta conducendo in un’area che si estende su oltre 5 milioni di metri quadri a Dubai, e sarà adiacente al campo da golf progettato dall’atleta statunitense Tiger Woods e finanziato dal magnate americano Donald Trump.
Gli ambientalisti hanno tuttavia criticato duramente l’idea di ricreare una foresta pluviale a Dubai, per via degli eccessivi consumi d’acqua che ne deriverebbero.
Gli Emirati Arabi Uniti fanno già registrare il più alto consumo pro capite di acqua al mondo: in media ogni residente ne usa 550 litri al giorno. Più del triplo della media italiana, che secondo i dati rilevati dall’Istat si aggira intorno ai 175 litri giornalieri per abitante.